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IL MONDO AGRICOLO PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO RURALE DEL CASALASCO-VIADANESE| G.Torchio

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IL MONDO AGRICOLO PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO RURALE DEL CASALASCO-VIADANESE| G.Torchio

TORRICELLA DEL PIZZO -  GENNAIO 2014 INCONTRO PUBBLICO Intervento Presidente del GAL On. Giuseppe Torchio
IL MONDO AGRICOLO PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO RURALE DEL CASALASCO-VIADANESE: LE NOSTRE ECCELLENZE PER EXPO E NON SOLO
Lo sviluppo di un’area rurale di pianura come l’Oglio Po pone il mondo agricolo come protagonista: il GAL Oglio Po terre d’acqua fa leva sul comparto delle imprese agricole fin dal 2003, con la prima programmazione Leader, misura specifica dell’UE per le aree rurali, che ha coinvolto il territorio (periodo 2000-2006).

In modo particolare, con il passato Piano di Sviluppo Locale e l’attuale Piano (2007-2013), il GAL ha sostenuto vendita diretta, diversificazione e innovazione di filiera. Le principali iniziative connesse al supporto della vendita diretta sono state attivate nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale 2007-2013 (con i contributi alle aziende agricole che allestivano punti vendita diretti in azienda) e con il progetto Distretto di Economia Solidale DES

(progetto di cooperazione Leader, che coinvolge le aree rurali di: Oltrepo Mantovano, Colline Moreniche, Garda Valsabbia, Sebino Bresciano e Valtrompia, Valtellina, Lomellina) favorendo il raccordo tra i produttori locali e le mense collettive (scolastiche, assistenziale, sanitarie, ristorazione aziendale in strutture pubbliche e private) a filiera corta anche con il superamento del sistema delle offerte al massimo ribasso, privilegiando i prodotti locali, la qualita’ e la salubrità.

Evoluzione del progetto DES è il percorso del territorio dell’Oglio Po nella definizione di un Distretto Agricolo basato sull’agricoltura biologica.

Il progetto nasce dall’iniziativa dei Consiglieri regionali Agostino Alloni e Marco Carra con l’avallo dell’assessore regionale on. Gianni Fava: a seguito di recenti riunioni pubbliche (28 Ottobre a Milano, 15 Novembre a Casalmaggiore e 25 Novembre a Viadana), il GAL Oglio Po è stato individuato quale soggetto territoriale che guiderà il territorio nella candidatura del Distretto Agricolo.

Il 27 Novembre il GAL ha organizzato il primo incontro tecnico, dove sono stati presentati il percorso e le questioni chiave. Alla riunione hanno partecipato gli enti pubblici (10 rappresentanti dei Comuni e l’assessore all’agricoltura della Provincia di Mantova), le aziende agricole (10 rappresentanti), il Gruppo Acquisto Solidale promosso nell’area dall’associazione Gasalasco,le associazioni di categoria (4 rappresentanti).

Il GAL sta effettuando la prima fase: l’analisi del comparto riferito a circa 56 Comuni (uno studio preliminare ne aveva coinvolti 30). Sulla base dell’analisi, verrà realizzata la seconda fase, che prevede in questi giorni la realizzazione di incontri con i rappresentanti del mondo agricolo: Associazioni di categoria, Camere di Commercio, Province. In seguito a tali incontri, verranno realizzati gruppi di lavoro con le imprese (piccole e grandi), per proseguire nella definizione delle scelte chiave per la costituzione del Distretto (tipologia, modello di società di gestione, piano di distretto)In termini di sostegno alla diversificazione, il GAL promuove iniziative intersettoriali che coniughino l’eccellenza delle produzioni locali e la loro valorizzazione nei settori turistico e culturale, coinvolgendo partenariati pubblici e privati. Ne sono esempi il PSL 2007-2013, con il finanziamento di recuperi strutturali per favorire la diversificazione in aziende agricole (es. fattorie didattiche e spazi esterni per agriturismo; servizi di sosta e ricreativi), il contributo ad attività informative per favorire la diversificazione, filiera corta e turismo rurale; il Piano di Promozione dell’Oglio Po, che promuove le produzioni agricole quali eccellenze del territorio  e il progetto Akropolis, dove i prodotti locali sono stati valorizzati in eventi culturali itineranti.

Il prossimo piano 2014-2020 (si chiamerà Piano di Azione Locale) può essere considerato come la terza tappa del percorso iniziato nel 2003: nella prima tappa, il territorio si era dato l’obiettivo di incrementare il valore ambientale dell’area in termini di sviluppo sostenibile; nella seconda, la finalità del piano di sviluppo puntava a un sistema rurale di qualità, fondato sul rapporto tra abitanti, agricoltura ed istituzioni locali; stiamo ora lavorando a definire quale sia il cambiamento necessario per la crescita socio economica dei prossimi 6 anni

Un ultimo accenno all’opera di concertazione che quotidianamente svolge il GAL Oglio Po terre d’acqua: riceviamo ogni giorno sollecitazioni dal territorio su iniziative, problematiche e proposte di sviluppo. Piccole e grandi istanze per le quali il GAL cerca risposte sempre con lo stesso metodo: concertazione, integrazione nelle strategie di sviluppo locale, realizzazione dei progetti con coerenza e costanza rispetto all’obiettivo. Ne è un esempio il progetto sulle culture ebraiche “Rimon”, recentemente finanziato da Fondazione Cariplo, dove sono previste anche attività di stimolo agli imprenditori agricoli sull’opportunità dei segmenti di mercato rappresentati dalla certificazione kasher (con il sostegno di realtà importanti quali il Consorzio Casalasco del Pomodoro e Cremonafiere):  anche le grandi Fondazioni bancarie chiedono un percorso concordato secondo i dettami Europei, a rinnovamento del messaggio per cui le tappe del percorso e le mete da raggiungere hanno valore se il cammino è condiviso e il beneficio è ampio e durevole.

Oltre alle sollecitazioni dal territorio, è fondamentale anche saper cogliere le opportunità per il territorio: pensando a EXPO 2015, viene spontaneo chiedersi come il Cremonese si prepara all'evento e con quali investimenti. Come GAL, dopo la firma, nei giorni scorsi,   del protocollo d'intesa alla Camera di Commercio, e' seguita una prima riunione operativa che ha portato a confrontare il nostro approccio con quanto avviene a Brescia (2 milioni di di euro) ed a Piacenza (0,5 milioni). Il mio personale impegno è proseguire nell’opera di confronto con le aree attigue e rinnovare l’importanza di cordate miste pubblico private (e mi riferisco in particolare al settore bancario che dovrà, indipendentemente da EXPO, rinnovare la propria vocazione territoriale, non dimenticando che l’attuale dimensione è spesso figlia di presenze locali che reclamano attenzione e parità di trattamento con gli altri territori). Allo stesso modo penso al coinvolgimento  delle società multiutilities per la gestione dei servizi pubblici locali. Approccio di partecipazione e partenariato, dunque, per tutte le iniziative che vanno oltre il territorio per ribadirne, allo stesso tempo, la peculiarità di eccellenza e valore. A monte, è ovvio, la rapida messa in rete delle risorse necessarie alle infrastrutture.

2014-01-19

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