Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 00.55

Il punto di Rosario Amico Roxas. Un referendum anomalo

«Come accade nel gioco delle tre carte, per avere una speranza di vincere bisogna puntare su due carte, almeno dietro le quinte»

| Scritto da Redazione
Il punto di Rosario Amico Roxas. Un referendum anomalo

Nemmeno Matteo Renzi si è accorto di aver proposto un referendum che non pone una scelta ma impone un indirizzo senza via d’uscita. Confesso che fino a oggi ho comunicato con i miei amici della mia rubrica (oltre 2.500 indirizzi utili !) la mia decisione di votare NO; adesso è il momento del ripensamento motivato, senza, peraltro, voler influenzare nessuno. Apparirebbe, in un’analisi superficiale, che con il NO vincerebbero quanti vorrebbero vedere Renzi alle corde; mentre se dovesse vincere il SÌ, allora a vincere sarebbe un’accozzaglia frullata, unita solamente dall’ansia di potere, come Verdini, Alfano e pochi altri sulla medesima scia. Ho scritto che “apparirebbe” quanto detto, perché si tratta solo di apparenza marginale, supportata da furberie degne della peggiore Prima Repubblica.

C’è un personaggio, sempre più squallido, che tace (per motivi di salute) ma opera sottobanco, che intende vincere a tutti i costi; propaganda il NO, ma solamente per avere l’opportunità di offrire i suoi servigi nel caso di sconfitta di Renzi. Si tratta del solito Berlusconi, che gioca al napoletanissimo gioco delle tre carte: vorrebbe votare SÌ per entrare nelle grazie di Renzi e affiancarlo nella gestione delle Istituzioni al massimo livello. Ma, come accade proprio nel gioco delle tre carte, per avere una speranza di vincere bisogna puntare su due carte, almeno dietro le quinte. Così fa campagna elettorale per il NO, ma offrendo la sua collaborazione, in caso di vittoria del NO, per formalizzare quel tanto anelato “Partito della Nazione”, che farebbe risorgere il medesimo Berlusconi dalle sue consunte ceneri. La scelta tra il NO e il SÌ è diventata un’opzione che naviga dal “male” al “peggio”, perché il peggior politico degli ultimi 150 anni conta di vincere “perdendo”, intrufolandosi nel futuro della Nazione come un famelico topo in una cambusa dove però è rimasto ben poco.

Ma c’è stato il terremoto che ha aperto nuovi crediti e nuove ipotesi di contrattazioni, così vale bene la pena tentare un inserimento unitamente al seguito che ha già fornito ampie prove criminali nei vari terremoti, nelle evasioni fiscali, nelle aste truccate, nelle esportazioni di denaro all’estero. Se, invece, dovesse vincere il SÌ, il sempre noto B. avrebbe l’alea di poter dire all’ingenuo Renzi che sarebbe stato disponibile a dargli una mano in caso di sconfitta.

Per chi, come me, ritiene doveroso esprimere un voto democratico, non c’è spazio di scelta coerente e fiduciosa. Con il NO vince Berlusconi, con il SÌ vince Berlusconi, perché Renzi non saprebbe come emarginare le avidità di mr. ex tutto, cadendo nella trappola del Partito della Nazione. Rimane un barlume di speranza che Renzi si renda conto che il suo passato alleato del Nazareno mira solamente a risorgere dalle ceneri, itinerario già collaudato proprio nette trattative del Nazareno; si apre così la porta che conduce a votare SÌ, nella speranza di rompere le uova nel paniere a mr. ex tutto, e poi… Che Dio ce la mandi buona.

Rosario Amico Roxas

1116 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria