Sabato, 27 aprile 2024 - ore 04.10

IL SENATO BLOCCA IL DDL ZAN: LITI IN AULA

Ddl Zan, il Senato blocca l'iter: approvata a scrutinio segreto la "tagliola" chiesta da Lega e FdI Pd, LeU e M5s contestano la decisione della presidente del Senato. Bagarre in Aula, "censurato" il pentastellato Santangelo. Zan: "Tradito patto politico". Salvini: "Sconfitta l'arroganza di Letta e Cinquestelle"

| Scritto da Redazione
IL SENATO BLOCCA IL DDL ZAN: LITI IN AULA

Salta l'esame degli articoli ed emendamenti del ddl Zan, per cui l'iter si blocca.

L'aula del Senato ha infatti votato a favore della cosiddetta "tagliola", chiesta da Lega e FdI.

A favore, 154 senatori, 131 i contrari e due astenuti. La votazione, avvenuta a scrutinio segreto, è stata accolta da un applauso. Il disegno di legge contro l'omotransfobia era stato approvato dalla Camera il 4 novembre 2020.

L'Aula del Senato ha approvato la proposta di non passaggio all'esame degli articoli del ddl Zan.

La cosiddetta 'tagliola' presentata da Lega e Fdi ha ottenuto 154 voti favorevoli, 131 contrari, e due astenuti.

Dopo il voto segreto la presidente di Palazzo Madama, Casellati, ha sospeso la seduta che riprendera' al termine della Conferenza dei capigruppo.

Bagarre in Aula, Casellati "censura" Santangelo (M5s) - Il dibattito in Senato si trasforma presto in bagarre. "Vincenzo Santangelo lei è un maleducato, lei è ammonito", afferma la Casellati rivolta al senatore pentastellato. "In base al regolamento parla uno per gruppo, perciò il senatore Licheri non può parlare", visto che ha già parlato Perilli, insiste la numero uno del Senato replicando alle proteste degli esponenti del Movimento che chiedevano di intervenire. Le urla e i gesti però continuano: "Santangelo è censurato, tra poco la allontano dall'Aula. Non mi costringa, questi gesti li fa da altre parti, non qua dentro".

 

Zanda: "Col voto segreto, il ddl rischia di non vedere più la luce" - "Rispetto la decisione del presidente del Senato, ma dissento", fa sapere il senatore Luigi Zanda intervenendo in Aula. "Se il non passaggio agli articoli sarà bocciato, il ddl potrà proseguire il suo iter. Viceversa verrebbe definitivamente archiviato e non vedrà mai la luce".

 

Ronzulli: "La forzatura della sinistra danneggia chi chiede tutele" - "Difendere i diritti non significa scriversi in mano 'ddl Zan' a favore di telecamera e selfie", afferma invece Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato. "Avete voluto forzare i tempi, perché non vi interessa una buona legge, vi interessa 'fare qualcosa di sinistra'. Questo dimostra in tutta evidenza solo una cosa: a voi delle persone Lgbt, dei loro drammi personali e travagli interiori, degli insulti, delle minacce e delle violenze di cui sono vittima, non interessa assolutamente nulla".

 

Bellanova: "Sui diritti non si fa nessun gioco" - "Sui diritti non si fa nessun gioco", dichiara il presidente di Italia Viva, Teresa Bellanova. "Non ci si trincera nel segreto dell'urna. Ognuno si assuma la responsabilità di far sapere da che parte sta. No al voto segreto".

 

Salvini: "Pd e 5s sconfitti, si riparta dalla nostra proposta"

Per il leader della Lega, Matteo Salvini, è stata "sconfitta l'arroganza di Letta e dei

5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione".

 

Zan: "Tradito patto politico, le responsabilità sono chiare"

Dopo il via libera alla "tagliola", su Twitter è arrivata la reazione del deputato Alessandro Zan. "Chi per mesi, dopo l'approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il ddl Zan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare".

 

Forza Italia: Vito lascia gli incarici, Masini vota contro la 'tagliola' Elio Vito, con una lettera al presidente Silvio Berlusconi, ha annunciato di lasciare gli incarichi interni al partito dopo che Forza Italia ha votato al Senato a favore della pregiudiziali sul ddl Zan che hanno bloccato l'iter della proposta di legge. "Per coerenza con le mie convinzioni, a malincuore rimetto l'incarico che mi hai affidato", ha scritto Vito. Barbara Masini, invece, ha annunciato di aver votato contro la 'tagliola'. "La mia storia personale e la mia coscienza mi hanno costretto a votare contro le mozione di non passaggio agli articoli presentata da Lega e FdI, andando anche contro il mio gruppo di riferimento", ha spiegato la senatrice di Forza Italia.

 

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