In democrazia il voto determina le scelte. Il trionfo di Renzi rifonda il PD e “ cambia il verso al partito ed all’Italia”. La voglia di rinnovamento che c’è nel paese ha premiato l’uomo, il leader, che ha avuto il coraggio, a volte la sfrontatezza di porre con forza il temi del cambiamento ( leggasi anche rottamazione).
E’ indubbio ,con questo voto viene rifondato il PD. Le componenti storiche che l’anno fondato contano meno del 20%. Una nuova generazione si è fatta strada e prenderà nelle sue mani la direzione del partito. E’ inutile negarlo o cercare giustificazione: la vecchia guardia è stata battuta.
Cuperlo paga tre cose fondamentalmente:
-l’essere appunto apparso l’espressione della vecchia guardia;
-aver difeso il governo Letta chiamandolo a più riprese “ il nostro Governo”;
-il non essere competitivo sul piano della comunicazione.
Sul piano tattico è stato schiacciato da Civati ( subito al voto) e da Renzi ( al voto se Letta non fa cose precise ecc.).
Non per questo le sue idee di “ sinistra” non valgono. Sono tutte lì. Nel quotidiano della gente, dei cittadini, dei lavoratori , del pensionati, dei giovani, delle donne.
A Renzi spetta dirigere il Pd, dare nuovo slancio, conquistare nuove praterie, appunto cambiare l’Italia.
Io che ho votato Cuperlo, e che sono fra i perdenti, non mi sento umiliato. Resto dentro e darò il mio contributo. Non farò però la sentinella del passato tanto” rosso” e bello ma mi confronterò con gli altri sui miei valori di equità e di eguaglianza. Non rinuncerò a guardare alla sinistra europea, ai suoi valori convinto che i problemi non si risolvono “ coltivando bene il nostro orto” ma avendo uno sguardo più lungo.
Complimenti quindi a Renzi ed a tutti i loro militanti. Io e tanti altri ci siamo con le nostre idee e con la ferma volontà di non far vincere la destra vecchia e nuova.
Il PD, come afferma lo stesso Renzi, è di "sinistra". Bene noi ci siamo e daremo il nostro contributo per vincere e cambiare l’Italia.
Cremona 9 dicembre 2013
