Roma, 4 gennaio 2012 – Le Acli esprimono apprezzamento per l’iniziativa del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, e del ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione Andrea Riccardi, di ripensare la “tassa” sul permesso di soggiorno agli stranieri prevista da un decreto del precedente del Governo, che entrerà in vigore a fine gennaio.
Per Antonio Russo, responsabile immigrazione delle Acli: «E’ un segnale sicuramente importante e coraggioso quello che viene dai ministri Cancellieri e Riccardi. E’ positiva la volontà espressa di valutare l’impatto reale di questo contributo sulla vita di tanti lavoratori stranieri e delle loro famiglie, prendendo giustamente in considerazione il reddito disponibile e la composizione del nucleo familiare. L’auspicio è che si arrivi all’abolizione di questa tassa supplementare, dal carattere iniquo e discriminatorio, introdotta con il famigerato pacchetto sicurezza per motivi meramente propagandistici».
Le Acli ricordano che già oggi la richiesta o il rinnovo di un permesso costa al singolo cittadino straniero oltre 70 euro. Permesso che l'amministrazione riesce tuttavia a rilasciare, denuncia Antonio Russo, «in tempi biblici, mai meno di un anno e spesso di più, lasciando la persona in una situazione di costante precarietà giuridica. Un eventuale innalzamento dei costi amministrativi dovrebbe essere perciò accompagnata, come per tutti i cittadini, da un potenziamento del servizio offerto».