Sabato, 27 aprile 2024 - ore 06.20

In Polonia la Kopacz sposta la maggioranza a sinistra

L’analisi di Matteo Cazzulani: il nuovo premier polacco ottiene la fiducia dei due partiti della coalizione di Governo, la cristiano-democratica Piattaforma Civica e il contadino PSL, e dei radical-progressisti del Tuo Movimento. Ucraina, energia e rapporti transatlantici le priorità dell’Exposé del nuovo capo del Governo

| Scritto da Redazione
In Polonia la Kopacz sposta la maggioranza a sinistra

Pragmatismo, continuità e allargamento del consenso. Queste sono le parole d’ordine con cui il nuovo premier polacco, Ewa Kopacz, ha ottenuto la fiducia del Parlamento nella giornata di mercoledì primo ottobre, dopo avere pronunciato il suo discorso di presentazione del nuovo Governo. La Kopacz, criticata per avere distribuito le poltrone a seconda dell’appartenenza dei Ministri alle correnti interne alla piattaforma Civica (PO, la forza politica cristiano-democratica a cui appartiene la Kopacz), è invece riuscita, in una sola mattinata, ad allargare la coalizione di maggioranza a sostegno del Governo. Infatti, rispetto ai 238 deputati che nel 2011 hanno votato la fiducia all’Esecutivo di Donald Tusk (l’ex-premier e Segretario della PO, di recente nominato Presidente della Commissione Europea), il Governo Kopacz è stato sostenuto da ben 259 parlamentari. A favorire l’allargamento della coalizione di maggioranza è stato non soltanto il voto favorevole della PO e del Partito contadino PSL (partner di Governo della Piattaforma Civica), ma anche il sostegno esterno prestato dal Tuo Movimento (TR), movimento radical-progressista guidato da Janusz Palikot, ex-esponente di spicco della Piattaforma Civica. Oltre all’allargamento a sinistra della maggioranza, la Kopacz, dopo avere invitato durante il suo discorso alla concordia nazionale, è anche riuscita nell’impresa di riconciliare Tusk con il capo del principale partito dell’opposizione, il conservatore Diritto e Giustizia (PiS). Tusk e Kaczynski, seguendo alla lettera l’invito del nuovo premier a seppellire l’ascia di guerra che da anni sta dividendo la Polonia, alla fine dell’Exposé della Kopacz si sono stretti la mano: un gesto storico che apre a una possibile nuova stagione politica. Le conquiste della Kopacz sono anche frutto di un Exposé molto equilibrato, pragmatico, che, pronunciato nel segno della continuità, non ha lasciato spazio all’opposizione a troppe critiche. La nuova premier, contestata per avere sostituito agli Esteri l’apprezzatissimo Radoslaw Sikorski con il meno esperto in campo diplomatico Grzegorz Schetyna, ha posto la questione ucraina in primo piano, dichiarando che il suo Governo adotterà una politica pragmatica nei confronti di Kyiv per sostenere l’integrità territoriale e lo sviluppo in chiave europea dell’Ucraina, senza tuttavia discostare la Polonia dalle linee comuni dell’Unione Europea. Il secondo capitolo dell’Exposé della Kopacz ha riguardato l’Unione Energetica Europea: progetto, concepito da due ex-Presidenti della Commissione Europea del calibro di Jacques Delors e Romano Prodi, rilanciato di recente da Tusk e dal Presidente francese Francois Hollande, che il nuovo premier polacco intende continuare a sostenere per rafforzare la sicurezza energetica della Polonia.

«Il mio Governo sarà impegnato affinché l’UE prenda decisioni effettive in ambito energetico a difesa della sicurezza dei suoi Paesi membri. Non possiamo tollerare oltre la situazione in cui l’Europa è divisa tra Paesi favoriti e meno favoriti da un fornitore estero in base al suo calcolo politico», ha dichiarato la Kopacz riferendosi alla politica energetica della Russia, che si avvale del gas come mezzo di coercizione geopolitica. Oltre all’Europa, la Kopacz ha anche sottolineato l’importanza di rafforzare i rapporti con gli Stati Uniti d’America mediante, da un lato, la firma dell’accordo di Partnership Commerciale e Industriale Trans Atlantica e, dall’altro, l’incremento della presenza di soldati USA in Polonia per incrementare le strutture difensive del Paese.

Proprio la difesa è stato l’aspetto con cui la Kopacz ha avviato la discussione sulla politica interna: in un momento di crisi internazionale, in cui la Polonia non ritiene sufficienti le garanzie difensive offerte dall’UE e dalla NATO, il nuovo premier ha promesso più risorse (39 milioni di zloty) per i soldati. La Kopacz ha poi promesso la costituzione di un fondo nazionale per aiutare le imprese agro-alimentari colpite dall’embargo imposto dalla Russia, e ha invitato l’Europa a fare di più per tutelare il settore produttivo polacco. Altri aspetti rilevati toccati dalla Kopacz nel suo Exposé sono la riforma del sistema fiscale e la distribuzione di manuali gratuiti per alcune classi della scuola polacca. Infine, importante è anche la politica climatica, con la Kopacz che ha promesso l’adozione, in tempi brevi, di tecnologie all’avanguardia per lo sfruttamento del carbone.

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