Nell’incontro ci confronteremo su questioni di grande rilievo che riguardano le trivellazioni in Pianura padana, le nostre falde, fiumi e laghi, anche se il quesito referendario è circoscritto alle concessioni di sfruttamento di giacimenti di idrocarburi, in particolare di gas metano, già operative nei nostri mari.
Ci chiederemo perchè in Lombardia dovremmo essere indifferenti all’appello che ci viene da ben 9 Regioni italiane che chiedono soltanto regole più precise e tempi certi per lo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio nei mari che le bagnano. Perchè i Vescovi di quei territori sostengono giustamente che debba venire “ prima l’ambiente del profitto”. Ci chiederemo perchè il Governo italiano al Vertice mondiale sul clima a Parigi abbia sostenuto la decarbonizzazione dell’economia e la riduzione al ricorso delle fonti fossili e poi non abbia inteso accogliere le modifiche proposte dai Consigli regionali delle 9 Regioni e se non esista il rischio di spaccare l’Italia in due, facendo fallire la partecipazione al referendum.
Relatori
Oreste Magni, Ecoistituto della valle del Ticino e del movimento Rifiuti Zero
Dario Faccini, segretario dell’Associazione nazionale per lo Studio del Picco del petrolio
Nel corso dell’incontro presenteremo anche la novità di cominciare a utilizzare la misura del Picco dell’acqua, suggerita a livello internazionale da alcuni scienziati, per analizzare non tanto la quantità ma la qualità dell’acqua dolce disponibile.
Promotori Legambiente, Acli, Arci, AmbienteScienze, Andiamo Oltre, A Tutto Compost, CreaFuturo, Filiera Corta Solidale, Salviamo il Paesaggio, WWF
in collaborazione con
“Comitato provinciale Vota Sì al referendum per fermare le trivelle”.