Stamane c'è stato l'incontro tra il Comitato per il ripristino della Legge 188/07 e il Ministro del Lavoro.
Il Ministro ha rappresentato la volontà di individuare uno "strumento di contrasto agli abusi che non abbia effetti vessatori sulle aziende e tuteli le lavoratrici e lavoratori". Il ripristino della Legge 188/07 con un preciso iter parlamentare viene ritenuto impossibile dal ministro data l'opposizione di parte dell'ex maggioranza di centrodestra, Sacconi in testa (che come ricorderete la abrogò), e altre forze parlamentari.
Il Ministro pertanto non ritenendo utile un provvedimento ad hoc ha comunicato, come già annunciato in altre sedi, che una procedura contro le dimissioni in bianco sarà prevista nella riforma del mercato del lavoro.
Sicuramente è punto positivo e che va attribuito al movimento ed al nostro lavoro il fatto che il Ministro ritenga in ogni caso di reintrodurre una norma di contrasto alla pratica incivile delle dimissioni in bianco, tuttavia rimangono alcuni punti per noi da ribadire: la legge 188/07 rimane una legge di principi valevoli ed ancora attuali ( tutela delle persone, dei precari, delle lavoratrici in maternità, dei migranti ecc); non introduce sanzioni ulteriori per le aziende se non quelle previste dal codice civile in materia ed anzi l'assenza di una regolamentazione chiara com'era quella derivante dalle procedure previste dalla 188/07 aumenta il contenzioso legale a danno di lavoratori e imprese; la legge ha avuto una breve sperimentazione ed ha agito nello spazio di quei pochi mesi come deterrente facendo calare le dimissioni volontarie vertiginosamente come dimostrano le indagini condotte da molte consigliere di parità; le aziende, da subito, misero in discussione alcuni punti del regolamento applicativo considerati onerosi e farraginosi, ciò non giustifica la cancellazione dei principi della legge casomai dimostra che occorrono correttivi alla sua applicazione individuando modalità più agevoli ma non meno prescrittive.
Per tutte queste ragioni oltre che per il valore simbolico che ebbe la legge 188/07 e il movimento per il suo ripristino riteniamo importante continuare la nostra battaglia a difesa della legge, anzi della sua estensione ed implementazione.
Come leggerete dal Comunicato del "Comitato 188 donne per la Legge 188", fatto da tante esperienze diverse comprese le tre confederazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, il prossimo 23 Febbraio vorremmo fare una serie di iniziative che coinvolgano nel territorio le organizzazioni del Comitato, i singoli e le associazioni a sostegno del ripristino della legge 188/07 con una conferenza stampa nazionale e al contempo le iniziative possibili nel territorio. Vi invitiamo pertanto a prendere contatto con Cisl e Uil e poi con le Associazioni, partiti e tutti i soggetti coinvolgibili a sostegno della nostra battaglia per ipotizzare momenti di iniziativa sul territorio da costruire nella giornata del 23 p.v. ( sit-in, volantinaggi, assemblee pubbliche, cartoline al Ministro e ogni cosa che si riterrà utile). A livello nazionale in quella data si terrà un Conferenza Stampa del Comitato probabilmente alla Camera dei Deputati di cui vi daremo notizia appena definita.
Potete fare riferimento alla Compagna Rosanna Rosi, Resp. Pol. di genere, per segnalare le iniziative e concordare dettagli organizzativi.
In allegato oltre al comunicato odierno anche il testo dell'appello "188 donne per la 188".
Non abbiamo tempi lunghi visto che il Ministro collega la definizione di una ipotesi che recepisca la lotta alle dimissioni in bianco alla trattativa con le parti sociali sul Mercato del Lavoro, pertanto sarebbe utile attivare da subito percorsi di iniziative che trovino una definizione il prossimo 23 febbraio.
fonte: cgil
