Domenica, 19 maggio 2024 - ore 20.07

Io vado a Lampedusa

Campagna per il rilancio di un turismo sostenibile a Lampedusa e Linosa

| Scritto da Redazione
Io vado a Lampedusa

Lampedusa e Linosa sono tra i posti più belli al mondo, isole molto diverse tra loro, caratterizzate da una na-tura magica e meravigliosa. Lampedusa, isola calcarea con un mare definito da molti “Il più bello mai visto”. Linosa, isola vulcanica con una vegetazione ricchissima e unica.

Isole molto spesso dimenticate e sfruttate per creare retoriche funzionali ai vari governi che si sono avvicendati negli anni. Lampedusa in particolare è stata esposta ad una pressione mediatica enorme per la questione delle migrazioni. I media, quasi sempre, hanno raccontato le migrazioni ad uso e consumo della politica e degli interessi milionari che girano attorno al business delle migrazioni. Quasi mai abbiamo ascoltato analisi da parte dei media (se non in rari casi) e dei politici che prendessero in considerazione i motivi per cui migliaia di persone scappano dalla propria casa, mai parlare della vendita e produzione di armi da parte dell’Europa, mai abbiamo visto i politici impegnarsi nell’eliminare le cause delle migrazioni di massa così come le conosciamo.

Abbiamo assistito ad un piagnisteo infinito che si è risolto sempre con scelte repressive (vedi i centri di de-tenzione per migranti o i respingimenti) e militari (vedi Frontex) o alla peggiore propaganda (Lega e compagnia bella) tesa a fare scoppiare la guerra tra gli ultimi. In ogni caso Lampedusa ha subito da parte dello Stato italiano e dell’Europa una sorta di colonizzazione interna che l’ha ridotta o a palcoscenico per politici e politicanti vari o a laboratorio di repressione e militarizzazione.

Lampedusa e Linosa sono isole che vogliono vivere di turismo e pesca e che vogliono dare il loro contributo in termini di accoglienza in base all’estensione del proprio territorio e al numero dei propri abitanti. Di sicuro non vogliamo carceri e caserme sulle nostre isole. Ci piacerebbe un grande ospedale che potesse servire per tutti coloro che vivono nel Mediterraneo e ne hanno bisogno: Lampedusani, Linosani, pescatori, migranti, viaggiatori, turisti.. ma non accettiamo il continuo stato d’eccezione a cui ci si vorrebbe relegare. Per questo chiediamo a tutti coloro che amano Lampedusa e Linosa, di venire adesso in viaggio qui, nel centro del Mediterraneo, in solidarietà con gli isolani che troppo spesso sono stati ab-bandonati, sfruttati, non ascoltati.

Venite a scoprire dei posti unici, a incontrare queste piccole comunità, attraversate da molte contraddizioni.

Il Collettivo Askavusa, con il lancio della campagna IO VADO A Lampedusa, ha già cominciato questo percorso, che deve continuare con l’aiuto degli isolani e di tutti coloro che amano e seguono le isole Pelagie o che ne hanno sempre sentito parlare in certi termini e che non si accontentano delle immagini viste alla tv. Siamo comunità frammentate che devono recuperare l’unità e riscoprire la loro storia. Il turismo può trasformarsi da semplice attività economica (che ha fatto anche molti danni) a stimolo per autodeterminarsi e scoprirsi padroni del proprio destino.

Fonte: Collettivo Askavusa

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