L’Authority bacchetta Ryanair e la sua pubblicità «fuorviante».
È stata infatti l’Advertising Standards Authority - l’autorità UK del settore pubblicitario - a invitare apertamente la compagnia a interrompere i suoi attuali annunci, che la presentano come “il vettore più green d’Europa”.
Secondo l’authority le promozioni - diffuse tra TV, radio e giornali - si basano su una classifica delle emissioni di carbonio non comprovate e basate in grossa parte su vecchi dati; per questo - ha proseguito - quelle informazioni nella loro forma attuale non devono più apparire.
In tutta risposta, Ryanair ha fatto sapere di aver sempre fornito informazioni a supporto di quanto sostenuto, chiarendo che gli annunci hanno diffuso un “messaggio estremamente importante” per i clienti di 10 Paesi europei.
La società con sede a Dublino basa le sue dichiarazioni su un comparto flotte nuovo ed “efficiente in termini di carburante” qualitativamente “tra i più alti in Europa”.
Tutte le compagnie aeree al momento si trovano ad affrontare la crescente pressione volta a ridurre in maniera considerevole l’attuale livello di emissioni di carbonio, sulla scia di spinte ambientaliste sociali e governative.
Il settore nel 2018 ha prodotto il 2,4% di tutte le emissioni indotte dall’uomo. Stime rilevano che entro il 2050 potrebbe diventare il maggior produttore se altre industrie taglieranno i loro attuali livelli più rapidamente.
In questo scenario, Ryanair non si trova esattamente dalla parte dei virtuosi, considerando che è da tempo sotto osservazione a causa di un modello di business che ha aperto a centinaia di rotte dei cosiddetti ’viaggi in massa’.
Anche per questo ha colpito non poco la sua prima campagna pubblicitaria focalizzata sull’ambiente, diffusa a partire dallo scorso settembre.
Per l’Advertising Standards Authority il dato più ragionevole e corretto da diffondere sarebbe la quantità di carbonio emessa in grammi di CO2, prodotta per passeggero ogni miglio.
Mentre le affermazioni di Ryanair si basano su calcoli relativi a una combinazione tra densità e posti a sedere, che in verità non sono stati del tutto chiariti. L’annuncio etichetta la compagnia come quella che vanta i migliori dati sulle emissioni di ogni grande compagnia aerea europea.
Eppure - fa notare l’Authority - il confronto è solo altri quattro vettori. Un sondaggio che classificava effettivamente Ryanair al primo posto è datato al 2011, mentre un altro più recente la pone al quinto posto:
“Ryanair dovrebbe smetterla di rilasciare annunci green sensazionalistici e iniziare a fare davvero qualcosa per far fronte alle sue emissioni altissime”,
ha dichiarato Jo Dardenne, direttore del gruppo di trasporti e ambiente.
Proprio quest’ultimo - il gruppo Transport & Environment - ha recentemente invitato i governi a raggiungere accordi bilaterali in materia di tassazione del carburante per aerei, mentre l’Unione europea lavora a piani tasse su scala regionale.