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L’ECOLIBRI A Crema presentazione libro Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista di Paolo Berizzi il 19 novembre

Associazione Culturale Caffè Letterario di Crema Lunedì 19 novembre, ore 20.45, in sala Bottesini del Folcioni, ingresso libero ;Berizzi: viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista di Paolo Berizzi – Ed. Baldini-Castoldi

| Scritto da Redazione
L’ECOLIBRI A Crema presentazione libro Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista di Paolo Berizzi il 19 novembre

L’ECOLIBRI A Crema presentazione libro Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista di Paolo Berizzi il 19 novembre

Associazione Culturale Caffè Letterario di Crema Lunedì 19  novembre, ore 20.45,  in sala Bottesini del Folcioni, ingresso libero ;Berizzi: viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista di Paolo Berizzi – Ed. Baldini-Castoldi                  

Una serata per la libertà di stampa e contro ogni tipo di intimidazione, nel corso della quale  l’autore,  conversando con Paolo Perucchini, presidente dell’Associazione Lombarda Giornalisti, presenta, nonostante le ripetute minacce ricevute, il libro ‘NazItalia’

In quindici anni di inchieste ha ‘fotografato’ un Paese che si è riscoperto fascista, o forse sotto sotto non ha mai smesso di esserlo. Un Paese in cui i media e i partiti, sia di destra che di sinistra, sono sempre timidi a parlare di fascismo e a stigmatizzare certe derive. Ma lo ha fatto rischiando: Paolo Berizzi, inviato de ‘La Repubblica’ ha riunito questo suo lavoro nel libro ‘NazItalia. Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista’ (Baldini+Castoldi) è stato raggiunto da minacce reiterate da parte di gruppi neofascisti, prima gli hanno rovinato l’automobile incidendo sulla carrozzeria una svastica, il simbolo delle Ss naziste e una croce. Minacce tanto concrete che dal 2017 il giornalista è sotto tutela delle forze dell’ordine. A fine ottobre sono comparse scritte addirittura sulla porta di casa sua, a Bergamo. Chiare minacce all’uomo e alla libertà di stampa, per le quali ha ricevuto la solidarietà dell’Ordine di giornalisti e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Vito Crimi, del M5S, che ha detto: “Raccontare e denunciare fatti e accadimenti non può essere considerata una colpa, né un motivo di persecuzione, mai. Il giornalismo è una professione degna del più grande rispetto, poiché risponde al sacrosanto diritto dei cittadini ad essere informati e mira a concedere loro consapevolezza e libertà di scelta”. Nei mesi scorsi erano apparsi anche striscioni e volantini contenenti minacce e la presentazione del suo libro è stata più volte interrotta dagli squadristi.

Il libro. Aprile 2018. L’Italia si appresta a festeggiare il 73° anniversario della Liberazione, mentre alle elezioni del 4 marzo ha vinto un centrodestra a guida leghista, grazie anche ai voti neofascisti. Nel 2017 Paolo Berizzi, con i suoi scoop su ‘la Repubblica’, ha raccontato quella che lui definisce la nuova marcia su Roma di Forza Nuova, il lido ‘mussoliniano’ di Chioggia, il blitz del Veneto Fronte Skinheads nella sede di un’associazione pro-migranti di Como. Fino alla tentata strage di Macerata nel febbraio 2018. “Episodi sintomo di un’escalation fascio-leghista e xenofoba allarmante, di fronte alla quale l’Italia si divide fra chi minimizza o dà la colpa all’immigrazione fuori controllo, come il leghista Salvini, e chi assicura che il fascismo in Italia è morto per sempre. Non è così”.

È uno sdoganamento in corso da anni, colpa anche dell’inedia di istituzioni e organi dello Stato. E che continuerà sotto le nuove forme del populismo sovranista, mentre partiti come CasaPound e Forza Nuova puntano a sostituirsi allo Stato e a radicarsi sul territorio offrendo assistenzialismo di strada e sicurezza fai da te. Oggi più che mai, quindi, mentre i fascisti del terzo millennio agiscono nelle piazze e nel web, con la violenza e la beneficenza, bisogna far nostro il monito che Umberto Eco lanciava sul «fascismo eterno», capace di riproporsi sempre sotto forme liquide e larvate: «il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l’indice su ognuna delle sue forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo».

 Anche questa serata, accompagnata dagli intermezzi di studenti del civico istituto musicale Folcioni, è resa possibile grazie al fondamentale contributo degli sponsor che sostengono l'attività del Caffé Letterario di Crema: Associazione Popolare di Crema per il territorio, Banca Cremasca e Mantovana, Fapes di Sergnano, Comitato Soci Coop di Crema, libreria La Storia di Crema, Icas di Crema, il quotidiano La Provincia di Cremona e Crema e, naturalmente, la Fondazione San Domenico che ospita gli appuntamenti.

 

 

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