Venerdì, 17 maggio 2024 - ore 03.41

L'irriverente e la Giustizia. Italia chiama India…

Per i due italiani in India, il prossimo 26 agosto cominciera' un arbitrato internazionale. Quindi un organismo al di sopra che due Stati potrebbe decidere.

| Scritto da Redazione
L'irriverente e la Giustizia. Italia chiama India…

Correva l'anno 2012, il 15 febbraio due militari italiani imbarcati su una petroliera italiana che andava da Sry Lanka in Gibuti sono accusati di omicidio perche', al largo dello Stato indiano del Kerala, in acque a rischio pirateria, hanno sparato contro un peschereccio uccidendo due indiani.

Dopo tre anni e mezzo per fare giustizia siamo “in alto mare”. Dei due accusati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in termini mediatici, sappiamo tutto: giudizialmente, umanamente, politicamente, economicamente, diplomaticamente. Ogni italiano medio si e' fatta un'idea disastrosa della procedura giudiziale dell'India.

Corre l'anno 2015, il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, dice : “"In tema di immigrazione la situazione e' difficile soprattutto per ciò che riguarda i richiedenti asilo. Quelli arrivati nel 2013 e che hanno fatto ricorso al tribunale civile, si sono visti assegnare la prima udienza nel 2017. Questi migranti resteranno al Cara di Mineo, con un costo per lo Stato di decine di milioni di euro. ...”. 2013-2017: 4 anni. Dei richiedenti asilo, in termini mediatici, non sappiamo nulla: quanti sono, chi sono, cosa pensano, le loro storie e i loro drammi e le loro disperazioni. Sappiamo solo quello che ci ha detto il procuratore Salvi (in quei pochi e marginali luoghi in cui lo leggeremo). Ma, l'italiano medio, che grossomodo sa abbastanza della altrettanto disastrosa procedura giudiziale italiana (soprattuto quando l'ha vissuta in prima persona, foss'anche per una multa), non si scandalizza piu' di tanto. Non solo, in termini politici c'e' anche chi ci campa e guad  agna su questa permanenza dei richiedenti asilo nei Cara.

Meglio l'India o meglio l'Italia? Paesi, entrambi, a democrazia consolidata. I primi se la sono conquistata a meta' del secolo scorso (1947) grazie a ferocissime lotte con Gandhi in testa. I secondi (Italia) devono ringraziare gli Usa e i loro alleati che sempre a meta' del secolo scorso annientarono nazisti e fascisti.

Entrambi questi Paesi  hanno sistemi giudiziari da incubo. Senza entrare nei particolari, da utenti di questi servizi, come altrimenti potremmo definirli facendo riferimento alle due vicende?

C'e' una differenza, pero'.

Per i due italiani in India, il prossimo 26 agosto cominciera' un arbitrato internazionale. Quindi un organismo al di sopra che due Stati potrebbe decidere. Per i richiedenti asilo nei nostri Cara, quale organismo internazionale ci pensera', visto che le leggi nazionali hanno prodotto quel che abbiamo scritto?

Dobbiamo cominciare ad invidiare l'India?

Vincenzo Donvito, presidente Aduc 

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