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LA SEDE OPERATIVA DELL’AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE

| Scritto da Redazione
LA SEDE OPERATIVA DELL’AZIENDA SOCIALE DEL CREMONESE

NEI LOCALI DEL CENTRO PASTORALE DIOCESANO DOVE UN TEMPO C’ERANO GLI UFFICI DELLE ACLI
Giovedì 2 gennaio l'Azione Sociale del Cremonese, pur mantenendo la sede legale in corso Vittorio Emanuele 42, ha aperto la nuova sede operativa in via Sant'Antonio del Fuoco 9/a, al secondo piano del Centro pastorale diocesano. Dove un tempo vi erano gli uffici delle Acli provinciali – da alcuni mesi trasferiti in via card. Massaia -, ora si sono insediati gli oltre venti operatori dell'Azienda costituita il 28 febbraio 2009 dai 47 comuni del distretto di Cremona.

La scelta del trasloco – compiuto in tempi record durante le festività natalizie – è stata dettata principalmente dalle necessità di spazi più grandi e funzionali, anche in vista dell'accreditamento dell'Azienda come agenzia per il lavoro da parte della Regione Lombardia.

Una parte importante dei 516 metri quadri che costituiscono la base operativa è proprio destinata alla nuova agenzia del lavoro con un’ampia e luminosa sala d’aspetto, una reception e diversi uffici dedicati ai colloqui.

Nella parte rimanente trova posto la segreteria generale, il servizio per la non autosufficienza ed i servizi domiciliari, quelli per la tutela dei minori soggetti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, lo sportello distrettuale RSA, l’ufficio della coordinatrice di tutti gli assistenti sociali operativi sul territorio, l’ufficio dedicato ai progetti e al rapporto con il terzo settore e un locale per due giovani disabili impegnati in lavori di segreteria e di inserimento dati.

Un ambiente particolarmente colorato e arredato con giocattoli e peluche è destinato, invece, a incontri protetti tra i figli e il genitore che vive al di fuori del nucleo familiare dopo una separazione o un divorzio. Spazio infine al settore amministrativo, all'ufficio del direttore generale Ettore Vittorio Uccellini e del presidente Luigi Amore.

Nelle prossime settimane è prevista l’inaugurazione ufficiale della sede con l’auspicata presenza del vescovo Lafranconi, dell’intero consiglio di amministrazione e dei rappresentanti dei Comuni che hanno costituito l’azienda.

Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, il mercoledì anche dalle 14.30 alle 16.30. Maggiori informazioni su www.aziendasocialecr.it.

«La scelta di trasferirsi – dichiara il presidente prof. Luigi Amore – è stata dettata prima di tutto dalla necessità di rendere più funzionale l’assetto lavorativo e di avere a disposizione spazi più adeguati e accoglienti, viste le problematiche che l’Azienda affronta, ma soprattutto nell’ottica futura di consolidare e rafforzare, anche da un punto di vista organizzativo, una struttura che nei prossimi anni per il Distretto di Cremona avrà un ruolo sempre più importante e strategico nel rispondere ai bisogni del territorio e nel valorizzare il più possibile le risorse che Regione Lombardia metterà a disposizione».

«Siamo particolarmente contenti – spiega don Irvano Maglia, direttore del Centro Pastorale diocesano – di accogliere l’Azienda Sociale del Cremonese nei nostri ambienti. Anzitutto perché, al pari delle ACLI, è una realtà che mira al servizio della persona, soprattutto se fragile e indifesa, e in secondo luogo perché questa vicinanza permetterà un dialogo e una collaborazione in un settore dove la comunità ecclesiale è particolarmente attiva».

Cos’è l’Azienda Sociale del Cremonese

L'Azienda Speciale Consortile del Distretto Sociale Cremonese è l’ente strumentale dei 47 comuni appartenenti all’ambito distrettuale di Cremona finalizzato all’esercizio di funzioni sociali, assistenziali, educative, socio-sanitarie integrate e, più, in generale, alle gestione associata dei servizi alla persona, nonché ente capo-fila dell’Ambito distrettuale di Cremona per l’attuazione del piano di zona. È stata costituita il 28 febbraio 2009 ed ha la sede legale in corso Vittorio Emanuele 42 presso l’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Cremona.

 

Cremona, 2 gennaio 2014

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