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La tortura del 41-Bis Rassegna del 16 maggio 2017

Sul tema molte testimonianza che provengono dalle carceri italiane

| Scritto da Redazione
La tortura del 41-Bis Rassegna del 16 maggio 2017

Giuliano Capecchi Ho deciso, dopo numerosi rinvii e varie esitazioni, di dedicare una rubrica settimanale fissa al 41 bis, chiedendo uno spazio al nostro sito e facendola girare tramite altri blog e strumenti informativi. Inserirò in questa rubrica soprattutto lettere che ricevo da detenuti di questa area del carcere. Non vi spaventate. Non sono così numerose. Una delle varie cose che non funzionano in queste zone è proprio la corrispondenza. Ma ne riparleremo.

Voglio iniziare questo impegno con una bella lettera di Rita, sorella di Giuseppe, che si trova nella sezione 41 bis del carcere di Novara. Con Giuseppe ci scriviamo da vario tempo, con molte difficoltà. Poi ho conosciuto anche Rita e la loro mamma, le quali sono state a trovare Giuseppe a Novara martedì 9 maggio. Ed ecco la lettera che ho sollecitato, la quale ci porta informazioni su come si svolgono i colloqui e sulla stanza dove viene fatto il colloquio con il vetro divisorio. Ho chiesto a Rita di iniziare questa rassegna settimanale e la ringrazio veramente molto.

Rita DA BANCALI – SASSARI : Ciao Giuliano, quando vado da Giuseppe ricevo sempre una carica di energia. È strano, ma è così. È combattivo, non si arrende alle ingiustizie che è costretto a vivere, alle "soverchierie", cerca con i mezzi che ha di reagire, scrive spesso al magistrato di sorveglianza e in contemporanea per conoscenza al procuratore regionale e al garante dei detenuti. Ieri mi ha colpito quando mi ha detto che quello che gli preme più di tutto è studiare, ha tante curiosità che vorrebbe soddisfare, ha fame di "conoscenza" e la cosa che più desidera è avere i mezzi per poterla soddisfare... i libri.  Non gli interessa ciò che sta fuori del carcere, nel senso che non chiede di nessuno. Poi in futuro ha il desiderio di fare qualcosa per gli altri, dentro il carcere.  Vi stima moltissimo perché vi adoperate per vincere le sofferenze che il 41 bis crea, mi dice: “Sono brave persone che cercano di lottare con noi". Era commosso. Mi informava che c'è un articolo che riguarda l'incontro dell'otto aprile contro il 41 bis, di cui quando può mi invierà la copia. Certamente se otterremo, in futuro di poterci abbracciare, di avere dei contatti umani: una carezza, una stretta di mano, se lui potesse studiare ed ottenere i testi che desidera, se potesse avere dei contatti, relazionarsi con persone culturalmente ed umanamente ricche, allora il carcere non sarebbe così terribile. Mi si stringe il cuore al pensiero di quanto mio fratello e altri come lui possano donare agli altri, arricchendo gli altri delle loro esperienze... Io quando vado da Giuseppe ne esco con qualcosa in più. Volevo raccontarti di alcuni minuti del nostro colloquio.... Ad un certo punto Giuseppe

mi dice: "Dai un bacio alla mamma e poi a mia madre sarà come se te lo dessi io", è stato bello! Mi chiedevi della sala colloqui, nonostante ci siano diversi posti (mi sembra cinque) si può entrare una famiglia alla volta, per cui può succedere che per qualche imprevisto una famiglia ritarda ed allora tutto va a rotoli, tutti gli appuntamenti (che prendiamo per prenotare il colloquio) si spostano ed è grave perché si viene da lontano, la maggioranza viene in aereo ed ogni due mesi, così possiamo fare due ore, quindi meno costi. Però qualcosa al riguardo sta succedendo, non si faranno colloqui dal 15 giugno al 15 agosto (è questo comunque dopo che i detenuti hanno dato il loro consenso) poiché devono sistemare e fare dei cambiamenti alla sala colloqui, ci hanno detto che potremo entrare più famiglie. Questo sarebbe un bene. Quindi per un mese non ci saranno colloqui. Ti sto informando (un po' al contrario, scusami), mi dicevi se sono andata da sola.? No, vado con mia madre, mio fratello desidera così, vuole vederla, per lei è faticoso, però adesso abbiamo trovato l'assistenza anche con il treno, per cui mi organizzo prima e vengono a prenderla al vagone e nelle coincidenze. Abbiamo risolto un grosso problema. Però mia madre deve scendere in Sicilia per andare dall'altro mio fratello, che ha bisogno di sentirci vicino anche per la sua situazione psichica, ha bisogno della nostra vicinanza, ecco perché devi aiutarmi. Mi diceva Giuseppe che dobbiamo chiedere il trasferimento al D.A.P., facendo presente la situazione di fragilità di nostro fratello. Che devo dirti ancora… buon lavoro e a presto.

In allegato la News completa a cura dell’ Associazione Liberarsi – Casella postale 30 – 50012 Grassina (FI) –

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LA TORTURA DEL 41 BIS – RASSEGNA SETTIMANALE – N.1 – 16 MAGGIO 2017, A CURA DI GIULIANO CAPECCHI

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