Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 19.04

Le Acli nella Campagna 005 Tassa europea sulle transazioni finanziarie:è ora di decidere

Una TTF europea libererebbe un gettito di 30 miliardi utili a combattere la povertà, a creare occupazione, a fronteggiare i danni dei cambiamenti climatici.

| Scritto da Redazione
Le Acli nella Campagna 005 Tassa europea sulle transazioni finanziarie:è ora di decidere

Da qualche tempo si sente sempre meno parlare di riforma della finanza.

Oltre che grave dal punto di vista economico e sociale (la speculazione finanziaria è la grande responsabile della crisi e finora ha ben poco risposto delle sue “colpe”) ciò contrasta con le dichiarazioni che il leader mondiali hanno fatto in questi anni sulla scorta della pressione popolare.

La Campagna 005, cui le Acli  aderiscono, non ha però intenzione di far spegnere i riflettori su questo tema e sulla necessità di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie a livello europeo. Infatti negli ultimi mesi ha continuato ad agire su tutti i fronti aperti: ha proseguito l’interlocuzione politica, ha ribadito con chiarezza i propri posizionamenti (l’allocazione del gettito proveniente dalla TTF); seguirà da vicino l’Ecofin del prossimo 9 dicembre (l’ultimo sotto il semestre di presidenza italiana della UE).

Sempre con l’obiettivo di raggiungere il varo di una tassa europea sulle speculazioni finanziarie di alto profilo: applicata ad un tasso adeguato, che contempli il principio di emissione e di residenza, che comprenda un’ampia base imponibile con inclusione dei derivati.

In occasione dell’ultimo Ecofin di novembre non si sono registrati decisivi progressi. Tanto che al momento non c’è certezza di raggiungere un accordo sulla prima fase di implementazione della TTF negli 11 Paesi della Cooperazione rafforzata, come era stato annunciato a maggio.

Alcuni Paesi europei facenti parte della Cooperazione rafforzata sulla TTF appaiono titubanti e tra loro c’è chi avanza una proposta di compromesso estremamente al ribasso, in cui si tace anche sui successive step nell’implementazione graduale della TTF a 11.

Il nostro attuale governo ha di recente concentrato la propria attenzione sull’evasione/elusione fiscale (peraltro uno degli assi della campagna 005), che fa sentire sensibilmente il suo peso sul PIL, ma sembra “distratto” sull’urgenza di condurre in porto il negoziato europeo sulla TTF.

Ma non c’è più tempo per i rinvii. Serve volontà politica dei governi di non cedere alla pressione dei poteri forti della finanza. Bisogna scongiurare il rischio che il progetto di TTF possa arenarsi o realizzarsi in modalità insufficienti per poter perseguire le sue finalità.

Sul fronte della TTF si gioca una delle partite decisive che ci dirà se il bene comune e il desiderio di giustizia fiscale e sociale dei popoli europei prevarrà sullo strapotere delle lobby finanziarie.

Pertanto, volendo continuare a far sentire la nostra voce, in vista del prossimo Ecofin, sono state progettate alcune azioni: una petizione rivolta al ministro Padoan e una giornata  di mobilitazione che vedrà coinvolte le principali capitali europee (Roma compresa) il prossimo 8 dicembre, vigilia dell’Ecofin.

L’impegno delle Acli va nella linea di papa Francesco che di recente ha affermato  che per “mantenere viva la realtà delle democrazie” occorre resistere alle pressioni degli interessi che vorrebbero trasformarle in “sistemi uniformanti di potere finanziario al servizio di imperi sconosciuti” 

Acli Cremona

 

 

 

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