Né con la stampa che da grande enfasi solamente al fatto, vero, del calo dal 56,3%, dato del ballottaggio, al 53,5% di oggi, né con chi rileva che nonostante quel calo oggi i numeri sono quelli citati.
Partendo da questi dati, le interpretazioni possono essere le più varie e ancora di più le affermazioni possono essere libere.
Per esempio si può anche non voler vedere che cosa è successo in centro durante tutta l'estate e l’autunno e prendere ad esempio assoluto un periodo nel quale con freddo e nebbia ci sono comunque state le iniziative per il ’Natale d’autore’ in collaborazione con i commercianti e tre mostre (al caldo), a palazzo comunale, al Museo del Violino e al Museo Archeologico, avvenimentoi ovviamente non citati.
Si possono anche inventare i dubbi sull'utilizzo dei rifiuti differenziati e sul costo del servizio; ma il materiale raccolto va nelle aziende e località dichiarate da aprile 2015 sul sito del comune (https://www.comune.cremona.it/node/428599) e la Tari è diminuita contrariamente a quanto contenuto in tutte le previsioni fatte negli anni passati.
Sull'inceneritore la questione non è accontentare gli uni o gli altri, ma fare quanto scritto nel programma: “in tre anni con un piano industriale costruiamo un’alternativa all’incenerimento dei rifiuti” indipendentemente dalla felicità dei singoli interlocutori.
Ancora sulla cultura si può non vedere una pianificazione che coinvolge profondamente la città e le sue risorse. Oppure ancora lanciare sospetti di presunto non impegno agli assessori (questa poi…)
Eh si bella cosa la libertà anche di buttare là affermazioni disinformate, parziali o insinuare dubbi, alla verifica però la fuffa non regge.
Conclusione: ci si fa una ragione guardando la realtà e non le convenienze o le (in)soddisfazioni personali.
Alfredo Martini (Fare Nuova La Città Cremona)
