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LILA Giornata mondiale contro l’AIDS 1 dicembre 2020

La LILA denuncia: “rischio arretramento nella lotta all’HIV. Le Istituzioni rispondano”. Nel LILAReport 2020 la bufera Covid su assistenza, diagnosi e prevenzione

| Scritto da Redazione
LILA Giornata mondiale contro l’AIDS 1 dicembre 2020

LILA Giornata mondiale contro l’AIDS 1 dicembre 2020

La LILA denuncia: “rischio arretramento nella lotta all’HIV. Le Istituzioni rispondano”. Nel LILAReport 2020 la bufera Covid su assistenza, diagnosi e prevenzione

Questo primo dicembre, giornata mondiale di lotta all’AIDS, cade in un momento particolarmente difficile, segnato, in tutto il mondo, dal disastro COVID che ha colpito in modo disuguale gruppi sociali e popolazioni aumentando ingiustizie ed esclusione.

“In Italia, gli effetti di decenni di tagli, del sistematico smantellamento del sistema sanitario pubblico e della sua frammentazione regionale  –dice il Presidente della LILA, Massimo Oldrini- stanno presentando un conto molto pesante sul fronte del diritto alla salute mentre Governo e Regioni non sembrano in grado di correggere il corso di questo tracollo”.

A causa della pandemia, gran parte delle persone con patologie croniche ha subito rilevanti limitazioni nell’accesso e nella continuità delle cure e tra queste, in modo particolare, le persone con HIV. I tradizionali ambiti sanitari di riferimento, ossia reparti e ambulatori di malattie infettive, sono stati proprio quelli più investiti dalla bufera COVID mentre gli infettivologi sono stati letteralmente risucchiati dall’emergenza. Questo ha prodotto, in troppi casi, l’interruzione del rapporto medico-paziente, l’impossibilità di essere ricoverati nei reparti di riferimento, una distribuzione difficoltosa dei farmaci antiretrovirali salva-vita, lo slittamento di visite e controlli, mentre la gestione delle comorbidità (presenti in modo rilevante tra le persone con HIV) è, per tante persone, completamente saltata.

Il colpo è stato duro anche per la prevenzione e la diagnosi precoce: i servizi di testing, così come quelli per l’erogazione della PrEP, la Profilassi Pre-Esposizione, hanno subito forti limitazioni mentre sono saltati i programmi di informazione tra i più giovani, per la verità, quasi esclusivamente appannaggio delle associazioni.

I nostri servizi di helpline hanno colto e raccolto in questi mesi le difficoltà di chi ha vissuto il problema sulla propria pelle. Pur avendo subito interruzioni a causa delle restrizioni, i servizi di supporto della LILA si sono rapidamente riorganizzati riuscendo a garantire aiuto telefonico, consegna a casa di farmaci e analisi, azioni di advocacy sul territorio per chi non riusciva ad ottenere medicine e assistenza.

 

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