Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 05.40

Lombardi nel Mondo.Intervista a Giosuè Frosio

| Scritto da Redazione
Lombardi nel Mondo.Intervista a Giosuè Frosio

Intervista al Presidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile del
Consiglio Regionale della Lombardia, GIOSUÈ FROSIO

LE INTERVISTE IN ESCLUSIVA DEL PORTALE LOMBARDI NEL MONDO.
La frase rivelatrice: tutti i lombardi in generale ce l'hanno nel Dna quello
dell'accoglienza e dell'ospitalità. Noi non faremo un'accoglienza in modo
duro però in questo paese deve venire chi ha voglia di lavorare, chi vuol
fare, chi vuol crescere insieme al nostro Paese per far crescere questi
paesi.

Presidente Frosio, in questo inizio di Legislatura, quali attività ha svolto
a favore del territorio che rappresenta?

In tanto noi rappresentiamo il territorio lombardo, anche se di provenienza
sono bergamasco.Devo dire ci siamo attivati subito su alcuni progetti tra
cui quello del cemento-amianto,che ancora l'iter sta andando avanti.
Cemento-amianto che purtroppo in Lombardia vede protagonista fortemente con
all'incirca tre milioni e mezzo di metri cubi. C'è un progetto da parte
della Comunità Europea per lo smaltimento entro il 2016, vogliamo
raggiungere questo obiettivo. Siamo a buon punto della discussione su questo
progetto che abbiamo scisso in due: uno il sanitario perché tocca il profilo
sanitario, se pensiamo agli ex esposti, e l'altro invece il profilo proprio
dello smaltimento, il recupero e lo smaltimento. Credo che questo
sia un progetto di legge che deve trovare la condivisione di tutti i partiti
e fin che non c'è la condivisione assolutamente non ci si muove, bisogna
trovare la quadra, la responsabilità è forte e lo faremo. Altri progetti
nella direzione della tutela del territorio sono comunque seguiti anche
all'interno di altri assessorati come l'urbanistica, le energie rinnovabili
che stiamo cercando proprio in questi mesi anche lì di spingere fortemente
perché da questa economia "green" potrebbero arrivare nuovi posti di lavoro
in una situazione di mercato così difficile che sta attraversando anche la
Lombardia. La crisi italiana è molto forte, siamo
sotto tiro anche dalla finanza internazionale. Io credo che abbiamo ancora
diversi lavoratori in cassa integrazione, siamo stati bravi con gli
ammortizzatori sociali, sia il Governo che la Regione, però adesso è ora di
far ripartire la macchina e protagonista potrebbe essere proprio
la "green economy".

La Lombardia, nel suo insieme, ha sempre registrato importanti flussi
migratori verso l'estero. Come vede oggi questo fenomeno? Pensa, con la sua
Commissione, di poter avviare qualche iniziativa legislativa specifica in
questo campo?

Ma guardi io intanto parto dall'ultima domanda che lei mi ha fatto, credo io
son presidente di questa Commissione, ma anche all'interno di questa
Commissione c'è la Protezione Civile.Quando parliamo di questi benefattori,
perché io li definisco così tutti gli uomini che fanno del volontariato, in
modo particolare quelli della Protezione Civile, e questo anche come
accoglienza agli immigrati c'è un impegno che è costante e non han bisogno
di formare leggi perché i lombardi, i bergamaschi, ma tutti i lombardi in
generale ce l'hanno nel Dna quello dell'accoglienza e dell'ospitalità. Deve
cambiare un qualcosa perché anche noi, io fortunatamente no, ma sappiamo
benissimo per quelli che siamo stati all'estero magari Svizzera, Germania,
Francia, Stati Uniti e Argentina sono stati accolti in modo duro, molto
duro, perché bisogna dirlo i nostri sono andati per lavoro. Noi non faremo
un'accoglienza in modo duro però in questo paese deve venire chi ha voglia
di lavorare, chi vuol fare, chi vuol crescere insieme al nostro Paese per
far crescere questi paesi. Anche se io dico che oggi è un metodo superato,
bisogna aiutare l'immigrazione a casa loro. Perché sradicare della gente dal
loro paese, soprattutto paesi del Magreb o altri con difficoltà enormi anche
di integrazione,perché dobbiamo capire e comprendere che hanno un altro
sistema di vita, un altro modo di agire, altre religioni forti. E allora io
credo vadano aiutati a casa loro. Questo è quello che potremo fare anche non
solo con la mia Commissione, ma portando avanti in primis la
Commissione con la Protezione Civile che sta facendo tanto e c'è molto da
fare assolutamente,ma anche sotto il profilo assieme ad altre Commissioni
portare avanti progetti di leggeaffinché si possa destinare degli aiuti,
attraverso la raccolta in Lombardia, per questi paesi.

Quali ritiene possano essere le priorità e le normative da proporre nel
corso di questa Legislatura per il territorio che lei rappresenta?

Prima abbiam parlato di una priorità importantissima che è il
cemento-amianto. Ci son tante priorità, una va in discussione proprio in
questi giorni e si tratta della nuova riforma della legge parchi . Sarà
molto discussa, molto complessa e tra l'altro a gennaio c'è ne sarà in campo
un'altra proprio perché dall'ambiente dovremmo portare il nostro futuro a
vivere in un ambiente più sereno, troppe fragilità in Lombardia in nome
dell'economia si sono dovute subire. Adesso è arrivato il momento di
cambiare e noi non dobbiamo più aspettare,dobbiamo consegnare questo Paese
ai nostri figli e al futuro, un paese ancora vivibile. Si è partiti già da
tempo perché siamo attenti al problema legato all'ambiente, ma io credo che
bisogna muoversi anche con una proposta di legge fortemente voluta anche
dall'Assessorato al Territorio, Daniele Belotti, che è quella della
conservazione dei territori. Conservazione dei territori significa non
sprecare il territorio. Per quanto riguarda il turismo credo sia arrivato il
momento basta seconde case. L'accoglienza si fa attraverso alberghi, bed &
breakfast, tante situazioni messe in campo dalla Regione. E un'altra cosa
importante non dimentichiamolo: conservare il patrimonio agricolo della
Lombardia. Patrimonio agricolo che non è indifferente, molti non si
ricordano o meglio non tutti sanno che siamo la prima regione in Italia come
produzione agricola. E io anche all'interno del PTR ho insistito fortemente
che venisse collocata una grande area agricola padana di conservazione a
livello mondiale.Andiamo in quella direzione, sappiamo benissimo che il
patrimonio agricolo lombardo è importante, lo sa benissimo l'Assessore De
Capitani che assieme a lui stiamo cercando di formare un progetto che tuteli
ancor di più i prodotti agricoli lombardi.

E sull'Expò 2015 cosa ne pensa, in futuro?

Io sull'Expò ho sempre detto che ci rimane una cosa: crederci. Dobbiamo
crederci, perché per quanto riguarda l'organizzazione, io da semplice
consigliere, non ho visto fino ad oggi una grande organizzazione nell'attesa
che questo Expò arrivi. Però sappiamo benissimo anche com'è dinamica la
Regione, come può essere dinamico anche il Comune di Milano. In questa
partita nessuno deve star fuori, io credo che sarà un'occasione soprattutto
per far conoscere anche la Lombardia sotto il profilo agricolo e ambientale,
per quanto mi riguarda. Il tema è proprio quello dell'acqua e lo sfamare il
mondo e questo noi dobbiamo non pensarlo come un Expò che potrebbe
arricchire immediatamente la Lombardia, ma dovrà arricchire le persone che
arrivano in Lombardia per poter dare un aiuto in futuro. A noi arriveranno
dopo questo Expò, secondo me, migliaia e migliaia di turisti, però noi
dobbiamo farci vedere preparati dalle persone che hanno più bisogno, dalle
comunità mondiali che aspettano di capire che cosa potrebbe trasformare
anche la loro vita nei loro territori per dare un insegnamento che non solo
l'economia passa attraverso la distruzione del territorio, ma anche con il
mantenimento del territorio.

Giovanni Girardi

www.lombardinelmondo.org

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