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Lombardia ,crocefisso obbligatorio nelle sedi regionali

| Scritto da Redazione
Lombardia ,crocefisso obbligatorio nelle sedi regionali

PIZZUL E MIRABELLI (PD): "STRUMENTALIZZAZIONE DELLA LEGA CHE, SU ALTRI TEMI, NON E' ASSOLUTAMENTE COERENTE CON QUESTA SCELTA". 
Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi, martedì 8 novembre 2011, il progetto di legge della Lega sull'esposizione del crocefisso negli immobili regionali, con il Gruppo del Partito democratico fuori dall'Aula a segnare la netta contrarietà a una visione strumentale di un simbolo altamente religioso.
In Aula il Pd ha prima proposto di votare una pregiudiziale contro la legittimità costituzionale dei consigli regionali a legiferare sul tema. Bocciata, però, a maggioranza. Quindi, dopo una lunga discussione sul significato, per gli uni e per gli altri, del crocefisso, ha deciso di abbandonare l'Aula.
 
"Non si fa politica con il crocifisso - ha commentato Fabio Pizzul, consigliere regionale del Pd che ha affrontato il tema anche in Commissione Cultura -. Ben venga il crocifisso e la sua presenza, ma non la sua strumentalizzazione, come sta facendo la Lega, e men che meno qualsiasi obbligo riguardo la sua esposizione. Il Carroccio e il Pdl non hanno colto la differenza tra la facoltà di esporre e l'obbligo di farlo. Le sentenze delle varie corti italiane ed europee sono intervenute in merito alla richiesta di togliere il crocifisso e non riguardo la possibilità di imporre per legge la sua esposizione. Contesto anche lo strumento usato.  Non bastava un regolamento? Non era sufficiente una circolare? Nessuno mi toglie il sospetto che si sia voluto utilizzare uno strumento forte per marcare meglio il territorio e l'identità. Ma il crocifisso non può essere utilizzato come simbolo esclusivamente identitario e non può neppure essere imposto a qualcuno".
 
A dimostrazione che il Gruppo del Pd era compatto contro l'uso che il partito di Bossi sta facendo dell'argomento, è intervenuto in dichiarazione di voto il consigliere Franco Mirabelli: "Non ci creerà certo disagio vedere il crocefisso sui muri del nostro palazzo, ma è il metodo con cui la Lega lo impone che non ci piace, che è assolutamente strumentale e inaccettabile tanto per i laici quanto per i cattolici. E dimostra come non ci sia alcuna coerenza tra chi dovrebbe accogliere e chi vuol cacciare gli immigrati, tra chi tollera comportamenti moralmente inaccettabili dai propri rappresentanti e chi si lava la coscienza con il crocefisso".
 
E al termine del voto Pizzul ha aggiunto: "La Lega esulta per aver ottenuto l'approvazione dell'obbligo dell'esposizione del crocifisso, il Pdl osserva tra il compiaciuto e l'imbarazzato. Le minoranze hanno scelto di abbandonare l'Aula e di non partecipare al voto per marcare il dissenso nei confronti di un provvedimento largamente strumentale. Pare difficile accettare lezioni sul crocifisso da chi, come la Lega, nella sua storia ha spesso dileggiato i valori cristiani e nel suo agire politico utilizza costantemente temi lontani anni luce dal Vangelo. Prova ne sia il fatto che il consigliere leghista promotore della legge non ha visto l'ora di farsi fotografare con in braccio il crocefisso che intende far esporre al Pirellone".
 
Milano, 8 novembre 2011
 
Ufficio Stampa Pd
Consiglio Regionale Lombardia
via Filzi, 29 Milano

 

 

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