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Lottizzazione San Felice di 500mila mq non fa bene alla città| P. Zignani

Ancora una volta non c’è alcun punto d’incontro fra associazioni e amministrazione, quando si parla di consumo di suolo.

| Scritto da Redazione
Lottizzazione San Felice di 500mila mq non fa bene alla città| P. Zignani

La nuova lottizzazione  di San Felice di 500 mila mq non fa bene alla città| Paolo Zignani

Sulla lottizzazione di san Felice, nel giugno del 2016 ho scritto l’articolo seguente. Legambiente aveva fatto osservazioni non accolte.

Ricordo alcune dichiarazioni dell’architetto

Michele de Crecchio  , molto critico sulla previsione urbanistica.

Non c’è stata mobilitazione: gli Stati generali non esistevano ancora. Nel 2019 è stato presentato un piano attuativo. 

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CREMONA Avanti senza dubbi e senza rimorsi con la lottizzazione privata più grande della storia di Cremona, quella di 300mila metri quadrati nella zona di via Mantova-San Felice. Oggi la commissione Territorio, riunitasi nella sala Gruppi del Comune, ha iniziato la discussione sulle controdeduzioni presentate dall’Arpa, da Legambiente, da Centropadane e da un residente della zona, respingendole tutte quante, salvo approvare la richiesta di una modifica riguardante la fascia di rispetto dall’A21. Legambiente ha contestato che la parte di verde della lottizzazione ha solo scopo decorativo e di qualità paesaggistica, e non va considerato a servizio del quartiere, perché non sarà fruibile da San Felice se non passando per un sottopassaggio. Inoltre il parcheggio per mezzi pesanti non dovrebbe essere ritenuto pubblico, come nemmeno la rotatoria, inizialmente non prevista. Il Comune così, per Legambiente, si fa carico di costi di manutenzione rilevanti.

Al contrario il direttore dello staff del servizio urbanistica, Marco Masserdotti, ribatte nelle controdeduzioni che si tratta il verde pubblico fa parte delle opere di urbanizzazione con valore ambientale, e che il parcheggio di mezzi pesanti è indispensabile alla realizzazione della lottizzazione, ed è finalizzato alla città, non all’attività privata. Tutte le caratteristiche della lottizzazione, anche la parte di logistica, vengono rivendicate dal Comune come pienamente legittime allo sviluppo cittadino e come opere di urbanizzazione.

Non ci sono dunque sprechi di suolo, per il Comune. Le controdeduzioni si rifanno poi alla Valutazione ambientale strategica e alla bozza di convezione con l’immobiliare Guerino, che realizzerà l’intervento. L’amministrazione ribalta completamente una lunga serie di critiche, compresa quella del circolo cittadino Vedo Verde, di Legambiente, che ha contestato il fatto che l’ampliamento della rotatoria sarà realizzato dopo la lottizzazione, anche se le previsioni di traffico esistono già. Critiche, anche queste, respinte al mittente, da parte del dirigente Masserdotti, che rifà alle leggi in vigore e alle capacità professionali dei progettisti. Da un punto di vista strategico politico, il Comune ha scelto di dare opportunità di sviluppo ad alcune attività commerciali, all’ingrosso e al dettaglio, dopo anni di crisi.

Ancora una volta non c’è alcun punto d’incontro fra associazioni e amministrazione, quando si parla di consumo di suolo.

L’assessore Andrea Virgilio giustifica i lavori sostenendo che di trentadue ambiti di trasformazione già previsti dall’amministrazione Perri la nuova amministrazione ne attiva solo due, in via Mantova e via Flaminia. La legge regionale sul consumo viene poi considerata inapplicabile, con un rischio di ricorsi al Tar da parte delle imprese

giugno 20216

 

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