Tale problematica doveva essere a conoscenza dell’Amministrazione Comunale di Cremona, in quanto la FIN sta lavorando per rinnovi di 6 mesi in 6 mesi dal luglio 2014, per cui ampiamente prevedibile che prima o poi si sarebbe stancata di non avere il rinnovo definitivo. Da qui la decisione di smantellare i blocchi di partenza.
Esistono tre manifestazioni d’ interesse per una nuova Convenzione per la Gestione della Piscina Comunale, ma i tempi non fanno pensare ad una veloce soluzione della questione.
Il M5S ha allora presentato un’ interrogazione a risposta scritta nella quale si chiede quali strategie in primo luogo si vogliono adottare per evitare anzitutto la chiusura dell’impianto nel periodo estivo.
In secondo luogo si chiede come si intendano evitare gli eventuali danni economici alla cittadinanza Cremonese: infatti, permanendo una situazione di incertezza, per gli utenti non è al momento possibile stipulare degli abbonamenti che rendano più economico l’accesso alla struttura.
La piscina comunale è una struttura che ha già di per sé un considerevole numero di accessi annui, quantificati in circa 80000.
Pertanto ci si chiede anche , come mai, vista la grande richiesta della cittadinanza, gli orari di chiusura serale non vengono uniformati a quelli delle piscine del territorio?
Abbiamo infatti allegato all’ interrogazione, gli orari delle piscine di Verolanuova, Crema, Viadana e Asola. In questa piscine infatti, durante la stagione invernale, l’ orario di chiusura è intorno alle 22 / 22.30, mentre a Cremona la chiusura è alle ore 20.
Inoltre, sempre sulla scorta di altre realtà simili, si è posto il quesito del perché non si pensi ( anche al fine di creare nuovi posti di lavoro), di realizzare un punto di ristoro (bar), all’interno della struttura, che funga altresì come punto di socializzazione e di servizio per i numerosi utenti.
Prof.ssa Maria Lucia Lanfredi ( Consigliere M5S di Cremona)