Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 23.20

M5S: la sanità lombarda rimane formigoniana ma abbiamo limitato i danni.

Mentre i consiglieri regionali cremonesi Lena (Lega) e Malvezzi (Ncd) si vestivano da paladini del territorio cremonese contro la cattiva riforma della sanità lombarda che loro stessi, insieme ai loro partiti, avevano scritto.

| Scritto da Redazione
M5S: la sanità lombarda  rimane  formigoniana  ma abbiamo limitato i danni.

Mentre i sindaci del Pd presenziavano con fascia tricolore ad ogni seduta consiliare, per difendere giustamente il proprio territorio, ma senza dire ai loro cittadini che il male della riforma era la privatizzazione del sistema sanitario regionale.

Mentre tutto ciò accadeva, i nove consiglieri regionali del M5S, con una durissima opposizione in aula, ottenevano importanti risultati, che andavano oltre il mantenimento dell'autonomia dell'ospedale di Crema.

Siamo riusciti ad inserire la costituzione dell'Agenzia dei Controlli, organo indipendente e terzo con ruolo di controllo del sistema e dei flussi di dati, con l'obiettivo di scovare le storture del sistema ed evitare gli scandali che negli anni hanno coinvolto la sanità lombarda in particolare le strutture private accreditate. L'agenzia sarà formata a maggioranza da membri scelti dalle opposizioni e l'obiettivo, ribadiamo, sarà quello di controllo e non certo quello di bloccare il sistema.

Abbiamo ottenuto l'adozione del principio di stabilizzazione del personale sanitario precario. Si è inserita l'abolizione dei ticket graduale in base al reddito fino a 32.000€.

Abbiamo raggiunto importanti risultati anche sotto il profilo della prevenzione: è stato ripristinato l'osservatorio epidemiologico, inspiegabilmente abolito nella bozza di legge di riforma. Sono stati inseriti i principi riguardanti i corretti stili di vita e l'invecchiamento attivo.

Sulle nomine dei manager, per valorizzare merito e competenza, abbiamo ottenuto che la nomina possa avvenire scegliendo da una short-list stilata da una apposita Commissione indipendente. Negli indicatori per la valutazione dei manager abbiamo aggiunto la corretta gestione del budget, il mantenimento della salute dei cittadini e l'abbattimento delle liste d'attesa. Rimane un giudizio negativo sulla riforma, che purtroppo non scardina il sistema “formigoniano” e soprattutto il disequilibrio verso il privato.

Ora la sfida è nella gestione della nuova governance con persone competenti al di fuori degli interessi di partito e delle lottizzazioni politiche, per scongiurare in questo modo la perdita di posti letto degli ospedali pubblici e una nuova gestione della sanità.

Danilo Toninelli  Deputato MoVimento 5 Stelle (Cremona)

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