Come portavoce del M5S vorrei far sapere a tutti i cittadini del mio territorio che il parere dell'OMS non deve generare allarmismi. In primo luogo perché l’OMS ha affermato di avere a disposizione «prove non definitive» che indicano che anche la carne rossa è probabilmente cancerogena (classificazione 2A).
Secondo, che il giudizio negativo sul consumo eccessivo di carni rosse, sopratutto se trattate, è noto da tempo. Motivo di per sé sufficiente a spazzare via le preoccupazioni per chi ne faccia un corretto consumo. Questo dibattito deve invece rappresentare una spinta ad incentivare un consumo consapevole di cibo, che parta dal semplice rispetto della cosiddetta 'piramide alimentare', basata su verdura e frutta, passando per la scelta di prodotti della filiera corta. Che tradotto significa anche aiutare l'economia locale e limitare l'impatto ambientale dei sistemi di produzione attraverso una riduzione delle emissioni inquinanti.
Sino ad arrivare alla importantissima tracciabilità della filiera produttiva attraverso la trasparenza in etichetta. Solo così il consumatore potrà sapere da dove provengono le carni utilizzate e in quali condizioni sono stati allevati gli animali, se in un allevamento intensivo o all'aperto, come già avviene per le uova.
Come M5S ci battiamo per la controllabilità della provenienza degli alimenti, carni comprese, consapevoli dell’elevata qualità media delle carni e in generali dei prodotti italiane, impegnandoci per il suo riconoscimento e per la tutela dei lavoratori del settore a tutti i livelli, da quello locale e regionale a quello europeo, e continueremo a farlo, anche con questo incentivo a una sempre maggiore consapevolezza alimentare.
Danilo Toninelli Deputato MoVimento 5 Stelle Cremona
