Mercoledì, 15 maggio 2024 - ore 06.20

Mafia.Alfano(IDV).Castelli doveva denunciare

| Scritto da Redazione
Mafia.Alfano(IDV).Castelli doveva denunciare

MAFIA, ALFANO (IDV): “CASTELLI AVEVA OBBLIGO DI DENUNCIA”
PALERMO, 20 APR. - “Era ovvio che i magistrati avrebbero chiesto a Castelli di chiarire le sue dichiarazioni su una trattativa proposta dalla mafia e, a quanto dice, ‘rifiutata’ nel 2003 dall’allora governo Berlusconi. E deve chiarire: non, incredibilmente, ai giornali, ma all’autorità giudiziaria, che dovrebbe sapere essere unico organo preposto. Dovrebbe spiegare intanto chi erano i boss pronti alla dissociazione e chi gli alti magistrati con cui si consultò informalmente e che cosa è stata la strana manovra fra Dap (nelle persone del dott. Tinebra e del dr. Leopardi, ex sostituto di Tinebra a Caltanissetta chiamato dal suo capo al Dap) e Sisde (nelle persone di Mori e Obinu) per creare una sorta di intelligence carceraria”. Lo ha detto Sonia Alfano, europarlamentare e responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia di IdV.

“Ricordo che all’epoca Castelli era, inspiegabilmente, Ministro della Giustizia, e avrebbe dovuto sapere che era dunque un pubblico ufficiale con obbligo di denuncia di evidenti notizie di reato. Non lo ha fatto e quindi siamo davanti al reato di omessa denuncia. Qualcuno può spiegarlo all’esponente leghista?” ha concluso la Alfano.

MANIFESTI “BR”, ALFANO (IDV): BERLUSCONI RAMMARICATO PER ADDIO LASSINI? E’ MANDANTE MORALE

PALERMO, 20 APR. - “A chi chiedeva un intervento di Berlusconi sulla vicenda dei manifesti anti-pm di Milano, oggi è arrivata una doccia fredda. Secondo Repubblica, infatti, Berlusconi avrebbe detto ‘Quel Lassini avrebbe fatto bene a non dimettersi, fosse dipeso da me...’, esprimendo il suo rammarico per l’addio del candidato. Trovo che questa sia l’ennesima abominevole prova che il mandante morale di quell’ignobile iniziativa sia il Presidente del Consiglio”. E’ quanto afferma l’europarlamentare di IdV Sonia Alfano, in merito alle indiscrezioni pubblicate dal quotidiano nazionale ‘La Repubblica’.

“Invece di rammaricarsi per l’addio di Lassini - sottolinea l’eurodeputata - Berlusconi, se fosse interessato al bene comune, dovrebbe preoccuparsi di quanto accade in Calabria, dove, fra i tanti candidati impresentabili del suo partito, al consiglio comunale di Reggio Calabria figura un personaggio ambiguo, tale Tonino Serranò, filmato dai carabinieri con una pistola in mano mentre era in compagnia di un soggetto ritenuto vicino alla cosca Serraino”.

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