Cateno De Luca, sindaco di Messina, oggi ha comunicato che venti tunisini sono fuggiti dalla caserma di Bisconte e si vanno ad aggiungere a un'altra trentina che è in fuga da giorni. Il primo cittadino ha così spiegato che non trova altra soluzione se non quella di chiudere tutto:
"Sono appena stato informato dalla Prefettura, che ringrazio, che stanotte sono scappati altri 20 tunisini dalla caserma di Bisconte. Abbiamo fatto chiudere l’hotspot, è rimasto il Cas: da qui hanno tentato la fuga in 40. Di questi, 20 ci sono riusciti. Cara ministro Lamorgese, le avevo ribadito che la caserma Gasparro di Bisconte era un colabrodo e dunque non idonea all’accoglienza. Siamo alla quarta fuga. Ci sono 50 tunisini in giro per la città. Adesso basta, occorre chiudere definitivamente"
De Luca ha poi sottolineato:
"Con queste politiche sbagliate state invadendo il nostro territorio. Le consiglio di continuare sulla linea della solidarietà, ma perché non porta i migranti in parlamento? Certamente lì saranno al sicuro, così siamo tutti più tranquilli. Va bene l’assistenza ma non a Messina, in questa struttura fatiscente"
E poi ha annunciato la decisione presa:
"Come massima autorità locale sono obbligato a informare la mia comunità. Ribadisco quanto già promesso: il 26 agosto termina il periodo di quarantena dei 20 tunisini che non sono riusciti a fuggire, sempre che non ci provino ancora. Dopodiché io comincerò a dare calci nel sedere a chiunque mi impedirà la chiusura il 27 agosto. A Messina non deve esserci più nessun migrante, la caserma Gasparro sarà chiusa. Non voglio più sentire parlare di hotspot e Cas a Messina. Li porti alla Camera e al Senato perché è giusto che si continui con la solidarietà, ma sicura: sia per i migranti che per la popolazione"