Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 21.52

News Matteo Piloni (Pd) : Trenord, Coronavirus, Medico a scuola,Tamponi,Sfiducia a Fontana

TRENORD, ALTRE CORSE TAGLIATE. LA NOSTRA PROVINCIA ANCORA PENALIZZATA; CORONAVIRUS, È URGENTE INTERVENIRE PER CONCLUDERE NEI TERMINI PREVISTI I CORSI PER GLI OPERATORI SANITARI; Scuola : REGIONE NON VUOLE IL MEDICO A SCUOLA. MA I SOLDI CI SAREBBERO;CORONAVIRUS: TEMPI TROPPO LUNGHI PER I TAMPONI A SCUOLA, LA REGIONE CHIARISCA IL PROTOCOLLO DA SEGUIRE;SFIDUCIA A FONTANA: VOTO DI OGGI INAUGURA LA FINE DELLA LEGISLATURA, SI È SPEZZATO IL FILO DI FIDUCIA TRA REGIONE E CITTADINI.

| Scritto da Redazione
News Matteo Piloni (Pd) : Trenord, Coronavirus, Medico a scuola,Tamponi,Sfiducia a Fontana

News Matteo Piloni (Pd) : Trenord, Coronavirus, Medico a scuola,Tamponi,Sfiducia a Fontana

TRENORD, ALTRE CORSE TAGLIATE. LA NOSTRA PROVINCIA ANCORA PENALIZZATA; CORONAVIRUS, È URGENTE INTERVENIRE PER CONCLUDERE NEI TERMINI PREVISTI I CORSI PER GLI OPERATORI SANITARI; Scuola : REGIONE NON VUOLE IL MEDICO A SCUOLA. MA I SOLDI CI SAREBBERO;CORONAVIRUS: TEMPI TROPPO LUNGHI PER I TAMPONI A SCUOLA, LA REGIONE CHIARISCA IL PROTOCOLLO DA SEGUIRE;SFIDUCIA A FONTANA: VOTO DI OGGI INAUGURA LA FINE DELLA LEGISLATURA, SI È SPEZZATO IL FILO DI FIDUCIA TRA REGIONE E CITTADINI.

TRENORD, ALTRE CORSE TAGLIATE. LA NOSTRA PROVINCIA ANCORA PENALIZZATA: “Regione Lombardia è a conoscenza dell’aggiornamento del nuovo orario ufficiale del servizio ferroviario effettuato da Trenord? E ha intenzione di farsi parte attiva affinché sia effettivamente ripristinato il 100% dell’offerta, così come previsto dal contratto di servizio, in modo da mettere fine alle continue e incomprensibili riduzioni delle corse, effettuate senza alcuna organicità di sistema?” È questo l’interrogativo posto dal consigliere regionale del PD Matteo Piloni che oggi ha presentato l’ennesima interrogazione sul tema. “Trenord – spiega Piloni – assicura che dal 14 settembre ci sarà un sostanziale ripristino dell’offerta pre-Covid nelle fasce orarie a maggior domanda con alcune eccezioni che sembrano riguardare proprio la linea Mantova-Cremona-Lodi-Milano dove saranno effettuate nuove cancellazioni (5240 delle 16.26 che parte da Cremona e arriva a Codogno alle 17 e il 5241 che parte da Codogno alle 17.19 e arriva a Cremona alle 17.55), sostituendo il servizio con collegamenti a mezzo bus”. “La nostra provincia si trova, insomma, ancora più svantaggiata, nonostante le criticità già più volte evidenziate. Il sito di Trenord recita ‘aumentiamo la libertà di scelta dei nostri clienti’. Sì, la libertà di arrangiarsi!" conclude Piloni che solo una settimana fa ha presentato una interrogazione per chiedere il ripristino delle corse ferroviarie di collegamento con la provincia di Cremona.

CORONAVIRUS, È URGENTE INTERVENIRE PER CONCLUDERE NEI TERMINI PREVISTI I CORSI PER GLI OPERATORI SANITARI CHE DEVONO ENTRARE IN SERVIZIO AL PIÙ PRESTO; Il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni ha presentato oggi una interrogazione a risposta scritta in merito alle problematiche che riguardano i corsi di formazione per operatori sociosanitari, ausiliari socioassistenziali e assistenti odontoiatrici della provincia di Cremona. “Purtroppo, l’emergenza Covid ha colpito anche la formazione di figure professionali fondamentali, in questo momento più che mai – dice Piloni – si tratta di tutti quegli operatori accreditati della nostra provincia che hanno proseguito a distanza la formazione teorica in ambito sociosanitario, socioassistenziale e odontoiatrico che, ad oggi e soprattutto nel nostro territorio, possono svolgere il loro tirocinio solo in pochissime strutture disposte ad ospitarli, non solo per una questione di sicurezza, ma anche per mancanza di risorse necessarie proprio per garantire quella sicurezza”. “Tutti problemi che stanno condizionando la ripresa dei tirocini – aggiunge il consigliere dem - e che stanno determinando uno slittamento del termine dei percorsi formativi con conseguente ritardo nell’inserimento lavorativo dei corsisti che già frequentavano i corsi al momento dell’interruzione autoritativa intercorsa”. “Un ritardo che se non si corre ai ripari provocherà una grave perdita– ammonisce Piloni - è dunque fondamentale che i percorsi formativi avviati a settembre 2019 si concludano nei termini previsti prima dell’emergenza Covid”. “È per questo che abbiamo chiesto all’assessore Gallera – conclude - tirocini curriculari anche al di fuori del territorio regionale con una deroga alle disposizioni in vigore, il riconoscimento di crediti formativi acquisiti anche in contesti non formali, la possibilità per chi segue i corsi Asa (ausiliario socio assistenziale) e Oss (operatore sociosanitario) di svolgere il tirocinio presso la propria sede lavorativa e infine la disponibilità, per le strutture che ospitano i tirocinanti, di risorse aggiuntive per coprire i costi per i dispositivi di protezione, i test sierologici e gli esami necessari”.

Scuola : REGIONE NON VUOLE IL MEDICO A SCUOLA. MA I SOLDI CI SAREBBERO: “Bocciando la nostra mozione, di fatto la Giunta Fontana lascia soli studenti e personale scolastico dicendo loro che non vuole assegnare presidi sanitari alle scuole per controllare, prevenire e monitorare la situazione. Proprio ora che dobbiamo garantire la massima attenzione affinché le scuole ripartano in sicurezza”, è il commento di Paola Bocci, consigliera regionale del Pd, e prima firmataria della mozione respinta dalla maggioranza sul tema della vigilanza sanitaria a scuola. L’atto impegnava la Giunta “a destinare personale sanitario come presidio scolastico Sars-CoV-2 in ogni singola sede di struttura scolastica e nei servizi educativi dell’infanzia della regione, in modo che a interfacciarsi con il Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria delle Ats e a gestire i protocolli sanitari sia personale altamente qualificato, al quale assegnare anche attività di prevenzione ed educazione sanitaria nelle scuole, e a predisporre un piano di vaccinazione antinfluenzale stagionale per tutto il personale scolastico e per tutti gli alunni della Lombardia”. Oltre tutto, secondo Bocci, una decisione del centrodestra che va contro se stesso: “Nella legge regionale n. 33 del 2009 in materia di sanità, a proposito di medicina scolastica, si dice che le Ats devono assicurare la prevenzione collettiva nelle scuole di ogni ordine e grado soprattutto quando sussistono esigenze di sanità pubblica. E nel 2016 è proprio la Lega, con un ordine del giorno votato all’unanimità dal consiglio regionale, a chiedere di reintrodurre il medico nelle scuole, impegnando la Giunta ad attivare «in via sperimentale un percorso di promozione della salute istituendo la figura del medico scolastico di primo presidio presso i plessi scolastici dell’area della città metropolitana di Milano». All’epoca, la risposta scontata delle Asl fu che non c’erano i soldi”. La consigliera Pd si fa portavoce anche dei timori dei presidi: “Per l’avvio dell’anno scolastico in sicurezza dicono a chiare lettere che è necessario ripristinare la figura del medico scolastico e dell’équipe psicopedagogica. Il presidio igienico-sanitario svolgerebbe un’importante funzione diagnostico-preventiva ed è quindi da considerarsi oggi più che mai fondamentale, così come garantire agli studenti, soprattutto più piccoli, vaccinazioni antinfluenzali, accompagnate da una diffusa campagna di sensibilizzazione”. Infine, la Bocci fa una proposta, proprio indirizzata a coprire la questione dei costi: “Potremmo trovare le risorse per la medicina scolastica nel Mes e nel Recovery Fund, come il Partito democratico sta dicendo da tempo e Regione Lombardia, anziché lamentarsi della mancanza di soldi, potrebbe seguirci in questa direzione”.

CORONAVIRUS: TEMPI TROPPO LUNGHI PER I TAMPONI A SCUOLA, LA REGIONE CHIARISCA IL PROTOCOLLO DA SEGUIRE: Un'intera classe della scuola Iside Franceschini di Crema è stata messa in isolamento in attesa dell'esito del tampone fatto a tutti gli studenti. Se non si interviene rapidamente, situazioni come questa si moltiplicheranno molto velocemente, la Regione Lombardia deve chiarire al più presto, con un atto formale a tutte le ATS, quali protocolli seguire per i casi sospetti e soprattutto deve attivarsi affinché la processazione e refertazione dei tamponi sia eseguita al massimo entro le 24 ore. In alternativa rischieremo di bloccare ancora una volta l’intera regione”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni che oggi ha scritto formalmente al direttore generale Welfare Marco Trivelli per segnalare la situazione e chiedere di chiarire altrettanto formalmente alle ATS la procedura corretta qualora si riscontrino casi positivi nelle scuole, con l'obiettivo di evitare che situazioni analoghe accadano in altre scuole della nostra Regione. “Le linee ministeriali del 28 agosto prevedono che, a seguito di segnalazione del pediatra, solo in caso di test positivo ‘si notifica il caso, si avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata’ - spiega Piloni -. Indicazioni nazionali che non fanno però i conti con il fatto che, in Lombardia, i tempi tra l’esecuzione di un tampone e l’esito sono estremamente lunghi e di conseguenza noi oggi abbiamo una intera classe di bambini con i relativi genitori, costretti a rimanere in casa per l’incapacità di questa regione di gestire in giornata esecuzione e refertazione dei test”.

SFIDUCIA A FONTANA: VOTO DI OGGI INAUGURA LA FINE DELLA LEGISLATURA, SI È SPEZZATO IL FILO DI FIDUCIA TRA REGIONE E CITTADINI. “La Lombardia rimane su un treno senza conducente, come quello che si è schiantato a metà agosto a Carnate, ma il voto di oggi inaugura la fine della legislatura regionale, perché si è spezzato il filo di fiducia tra chi guida la Regione e i cittadini. In questi mesi i lombardi si sono sentiti soli e abbandonati come non era mai successo e a salvarli è stato solo il lockdown voluto dal Governo. Fontana e la sua giunta, intanto, si sono chiusi nel palazzo e hanno dichiarato a più riprese di non aver sbagliato nulla. Per quanto la legislatura regionale possa trascinarsi, nei fatti è già finita, al di là del voto espresso oggi in Aula da una maggioranza che non vuole ammettere il fallimento della gestione dell’emergenza”. Lo dichiarano il capogruppo del Pd in Regione Fabio Pizzul e il consigliere Matteo Piloni dopo il voto negativo della maggioranza a guida Lega, questo pomeriggio in Consiglio regionale, alla mozione di sfiducia al presidente Attilio Fontana per la gestione dell’emergenza Covid-19. La mozione è stata respinta con 49 no, l’intera maggioranza, e 29 sì.

 

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