Martedì, 10 dicembre 2024 - ore 18.43

Nuova ondata di arresti e di chiusure di esercizi pubblici di baha’i in Iran

L’attacco coordinato è stato portato domenica 15 novembre

| Scritto da Redazione
Nuova ondata di arresti e di chiusure di esercizi pubblici di baha’i in Iran

Domenica 15 novembre le autorità iraniane hanno lanciato un attacco coordinato contro la comunità baha’i, arrestando 15 baha’i in tre città, dopo aver fatto irruzione nelle loro case e averle perquisite. Gli arresti hanno avuto luogo nelle città di Teheran, Isfahan e Mashad. I nomi confermati sono i seguenti: a Teheran, Sahba Farnoush, Negar Bagheri, Nava Monjazeb, Yavar Haghighat, Navid Aghdasi ed Helia Moshtagh. A Isfahan, Keyvan Nik-Aien, Parvin Nik-Aien, Yeganeh Agahi, Matin Janamian e Arshia Rowhani. A Mashad, Sanaz Eshaghi, Nika Pakzadan, Farzaneh Daneshgari e Nagmeh Zabihian.

Inoltre, oltre cinque negozi sono stati chiusi dalle autorità nelle città di Ghaem Shahr, Kerman e Rafsanjan. Non è un caso che le chiusure abbiano avuto luogo il giorno dopo che la comunità baha’i aveva celebrato due delle più importanti festività sacre baha’i, la Nascita del Bab e la Nascita di Baha’u’llah, che cadono in due giorni consecutivi, e durante le quali i baha’i si astengono dal lavoro. Per gli esercenti, questo significa chiudere i loro esercizi, un atto che equivale a una punizione da parte delle autorità, che hanno spesso impedito ai baha’i di riaprire i negozi, dopo averli chiusi. E in effetti alcuni dei negozi che sono stati chiusi dopo le festività gemelle nel 2014 non hanno ancora avuto il permesso di riaprire.

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