NUOVO MAXI POLO LOGISTICO A SAN FELICE, CREMONA . SERVE? Costituente Clima
Da dove spunta improvvisamente il progetto di Polo Logisti 6 volte più grande?
Dove sta il risparmio di suolo?
Dove sta la neutralità climatica?
Dove sta il lavoro buono e dignitoso?
Dove sta il trasporto intelligente e pulito?
Dove sta la sostenibilità ambientale e sociale?
Dove sta la tutela della salute dall'inquinamento?
Dove sta la compatibilità con Next Generation UE?
Dove sta la riconversione ecologica?
Dove sta il futuro verde e digitale?
Dove sta la rigenerazione urbana?
Dove sta il governo del territorio?
Solo 5 mesi fa il Comune di Cremona proponeva una opportuna consultazione sul proprio PUMS, Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, che prevedeva nei pressi della frazione di San Felice un'area di 55.000 da destinare a Polo Logistico.
Da dove spunta improvvisamente il progetto di Polo Logisti 6 volte più grande?
Ricordiamo all'Amministrazione comunale che prima di procedere meccanicamente alla concessione, potrebbe misurare e far misurare ad Autorità scientifiche indipendenti sostenibilità ambientale e sociale di questo progetto.
Ricordiamo in tempo di covid-19 e di crisi climatica ogni istituzione rappresentativa dovrebbe rispondere ai propri cittadini sul livello di impatto ambientale dei nuovi per quanto riguarda emissioni di polveri sottili e conseguenze sulla salute.
Ricordiamo che la creazione di posti di lavoro va accompagnata da contratti nazionali certi e da diritti sindacali garantiti per tutti gli assunti condizionalità non aggirabili dai gestori dei poli logistici.
Ricordiamo che ogni nuova consistente attività umana andrebbe decisa in coerenza i paradigmi previsti dalla transizione ecologica con l'obiettivo italiano ed europeo di ridurre la C02 del 55% entro 9 anni.