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Ordine di trattazione del Consiglio Comunale dell’11 aprile 2022 - ore 14,30

Interrogazione presentata in data 4 aprile 2022 dal consigliere comunale del Gruppo misto di minoranza Pietro Burgazzi sulle dimissioni dei componenti comitato parenti di ''Cremona Solidale''

| Scritto da Redazione
Ordine di trattazione del Consiglio Comunale  dell’11 aprile 2022 -  ore 14,30

Da quanto appreso dal giornale locale e dai social, quanto è successo a Cremona Solidale non sembra essere un problema di poco conto, in quanto esprime un netto dissenso sui trattamenti degli anziani presenti in struttura. Il video riportato sui social non lascia spazio a contestazioni pertanto vengono meno tutte le premesse e promesse fatte dai nuovi dirigenti della struttura.

Ricordo che nella Commissione Politiche alla Persona, presente la nuova dirigente, i presupposti fossero diversi, ricordo benissimo le problematiche trattate per appunto sovvertire i malumori dei parenti dei degenti che, anche a causa del Covid, si sentivano un po' inascoltati e facevano presente che tante richieste da loro esplicitate venivano puntualmente disattese causa Covid.

Alla luce di quanto accaduto e, di quanto descritto dai dimissionari, su alcune mancanze nei confronti dei degenti, primo si chiede un intervento del Sindaco e dell'Assessore per verificare se quanto denunciato corrisponde al vero.

Secondo chiederei una Commissione di vigilanza al fine di sentire le varie maestranze in merito a quanto sopra descritto.

Quindi si interroga il Sindaco e la Giunta in merito ai problemi riportati, abbandono, mal vestizione, mancata cura della persona e scarso coinvolgimento nelle attività ricreative.

Approvazione dello schema di “Costituzione di Associazione Temporanea di Scopo e mandato collettivo speciale con rappresentanza” a supporto della programmazione strategica territoriale.

Ordine del giorno presentato in data 24 gennaio 2022 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Riccardo Merli) sulla richiesta di riapertura del Centro di Medicina dello Sport.

Premesso che:

nel solo Comune di Cremona sono attualmente presenti, iscritte al registro pubblico del CONI, 148 associazioni e società sportive;

la città di Cremona, secondo una recente classifica de Il Sole 24 Ore, è stabilmente ai primissimi posti nelle classifiche nazionali come indice di sportività;

nel territorio della provincia di Cremona, ed in particolare in 113 comuni, sono presenti 635 società sportive;

nell'ultimo censimento del CONI, nella provincia di Cremona, risultano tesserati a federazioni sportive e discipline associate (senza tener conto, quindi, dei tesserati al losport dilettantistico) circa 37.000 atleti.

Considerato che:

nell'interesse assoluto e primario della salute di tutti i cittadini che svolgono attività sportiva agonistica, è previsto l'obbligo di una certificazione sanitaria di idoneità, che può essere rilasciata unicamente da un medico specialista in Medicina dello Sport.

Considerato altresì che:

da molti mesi, ormai, non è attivo, presso l'ASST cli Cremona, il Centro di Medicina dello Sport;

una lettera con richiesta di incontro su tale problematica, indirizzata nel febbraio 2021, da parte dell'Assessore allo Sport del Comune di Cremona, alla Direzione Generale ASST, non ha avuto risposta;

lo stesso Assessorato, in data 28 novembre 2021, ha nuovamente sollecitato una richiesta di incontro alla Direzione Generale ASST di Cremona e alla Direzione Generale ATS Val Padana e, per conoscenza, all'Assessore Regionale al Welfare Letizia Moratti, al Presidente Attilio Fontana, al Sottosegretario regionale allo sport Antonio Rossi, ai Consiglieri Regionali, al CONI e al CIP Lombardia;

in data 27 settembre 2021, durante l'Assemblea delle associazioni sportive iscritte alla Consulta Cittadina dello Sport, è emersa impellente la necessità di avere risposte certe riguardanti il futuro del Centro di Medicina dello Sport, quale indispensabile presidio sanitario.

Considerato infine che:

lo sport rappresenta, ad ogni livello e ad ogni età, un grande strumento di tutela, prevenzione e promozione della salute dei cittadini;

dopo la crisi pandemica, l'auspicabile ripresa della pratica sportiva deve trovare una pronta risposta da parte del Servizio Sanitario pubblico;

non è possibile lasciare i cittadini e le famiglie nella necessità di affrontare spese aggiuntive per effettuare, a pagamento, certificazioni medico sportive in centri privati.

Tutto ciò premesso e considerato

il Consiglio comunale fa proprie, per intero, le istanze e le criticità sopra esposte ed impegna il Sindaco e la Giunta a farsi portavoce di tali istanze presso le istituzioni sanitarie cremonesi ATS e ASST, chiedendo, con forza, la riapertura del Centro di Medicina dello Sport.

Ordine del giorno presentato in data 21 giugno 2021 da Consiglieri comunali vari (primo firmatario Saverio Simi) sull’istituzione del Garante dei Diritti per l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di Cremona.

Premesso che:

il 5 novembre 2020 sono state convocate congiuntamente le Commissioni Cultura e Politiche alla persona al fine di trattare in modo approfondito ed esaustivo l'argomento relativo all'istituzione del Garante per l'infanzia nella città di Cremona. Prendendo spunto dalla legge regionale n. 6 del 30 marzo 2009, secondo le disposizioni della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza;

i lavori di suddetta Commissione sono culminati il 17/12/2020 nella seduta dedicata al tema, con la presenza del Garante per l'infanzia di Bergamo, dott. Venturelli, durante la quale è stato approfondito il ruolo e l'utilità di tale figura come soggetto chiamato ad affrontare, con la propria professionalità, il delicato tema tutela dell'infanzia nella comunità cittadina. La figura del garante collabora con tutte le altre figure di garanti già presenti a livello locale e nazionale, al fine di creare un network di buone prassi nel territorio di competenza. Verifica che alle persone di minore età siano garantite pari opportunità nell'accesso alle cure e nell'esercizio del loro diritto alla salute e pari opportunità nell'accesso all'istruzione. Segnala, nell'ambito delle rispettive competenze tutte le iniziative opportune per assicurare la piena promozione e tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, con particolare riferimento al diritto alla famiglia, all'educazione, all'istruzione, alla salute.

Considerato che:

l'emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa della pandemia legata al Covid ha imposto soprattutto ai bambini una nuova quotidianità che certamente ha messo a dura prova la loro capacità di gestire emozioni e sentimenti generando ansie e paure per combattere le quali è necessario prestare particolare attenzione alle iniziative che li vedono destinatari o protagonisti privilegiando messaggi positivi e rassicuranti che tutelino la loro serenità.

Preso atto che:

in alcune città (Milano, Palermo, Pavia) già da tempo è stata istituita la figura del Garante dei Diritti per l'Infanzia e l'Adolescenza, un'Autorità che svolge la propria attività in piena libertà ed indipendenza da qualsiasi Istituzione pubblica o privata e non è sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico o funzionale, il quale ha il compito di garantire il rispetto e l'attuazione dei diritti dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze presenti sul territorio Comunale, vigilando, accogliendo segnalazioni, promuovendo iniziative ecc. in collaborazione con il Garante nazionale e regionale.

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta:

ad istituire la figura del Garante dei Diritti per l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di Cremona, proponendo al Consiglio Comunale l'approvazione di un relativo regolamento partendo dai contenuti dei lavori svolti all'interno dei lavori in commissione congiunta.

Mozione presentata in data 26 ottobre 2021 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Roberto Poli) inerente l’istanza di scioglimento di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.

Premesso che:

il 9 ottobre scorso, in occasione di una manifestazione contro l'obbligo del green pass per i lavoratori, nel centro di Roma, per l'intero pomeriggio e fino a tarda sera, appartenenti a Forza Nuova e ad altre organizzazioni di estrema destra hanno tentato di assaltare le istituzioni dando luogo a duri scontri con la polizia, a numerosi episodi di violenza e di vandalismo culminati con il grave danneggiamento della sede della CGIL dove alcuni manifestanti hanno fatto irruzione al piano terra devastando diverse stanze;

i leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, erano a capo di quei manifestanti che si sono staccati dal corteo proprio per assaltare la sede della CGIL dopo aver minacciato dal palco con le parole "Stasera ci prendiamo Roma" ed essersi diretti verso Palazzo Chigi; - al momento sono dodici le persone arrestate per i suddetti fatti, fra i quali Roberto Fiore, Giuliano Castellino e Luigi Aronica, un esponente dei Nar, per numerosi reati fra i quali violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento aggravato, devastazione e saccheggio; - sono trentotto i feriti tra agenti di polizia, finanzieri, giornalisti e passanti; come dichiarato dalla Ministra dell'Interno Lamorgese, si è trattato di atti di violenza con un"'inquietante carica eversiva", in cui erano evidenti la matrice neofascista, la premeditazione nella scelta degli obiettivi e l'utilizzo della violenza quale "metodo" di azione politica per realizzare un attacco alla democrazia, alle istituzioni e ai sindacati che della democrazia rappresentano un importante presidio;

non si tratta di un episodio isolato, in quanto negli ultimi anni si sono verificati numerosi episodi di violenza riconducibili a partiti e movimenti di estrema destra che si organizzano sui social network per infiltrarsi in manifestazioni organizzate allo scopo di alimentare la tensione sociale e compiere atti di violenza e vandalismo;

la gravità delle azioni violente poste in essere da un partito politico come Forza Nuova e da altre organizzazioni di estrema destra è aumentata dall'evidente matrice fascista di tali azioni, troppo spesso derubricate a gesti di pochi e isolati individui violenti, con la volontà di minimizzare in modo colpevole, ambiguo e irresponsabile l'ispirazione di queste organizzazioni politiche all'eredità del ventennio fascista e l'uso della forza e della violenza come "metodo" di azione politica in radicale contrapposizione con l'identità antifascista della Costituzione repubblicana.

Considerato che:

la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista;

l’articolo 1 della legge 20 giugno 1952, n. 645, dispone che: “ai fini della XII disposizione transitoria e finale (primo comma) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta· politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista";

l'articolo 3 della stessa legge prevede che "Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro per l'interno, sentito il Consiglio dei Ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni dell'associazione, del movimento o del gruppo. Nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell'articolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto-legge ai sensi del secondo comma dell'articolo 77 della Costituzione."

Sottolineato che:

anche nel territorio cremonese si sono verificati episodi di matrice neofascista e in particolare al cimitero si tiene ogni anno una celebrazione in memoria di Benito Mussolini e dei caduti della Repubblica di Salò con esibizione di saluti fascisti in dispregio dell'ordinanza comunale che vieta i saluti "romani".

Ricordato che:

il Consiglio Comunale di Cremona ha già approvato un ordine del giorno volto a ridefinire il regolamento di concessione di sale e spazi pubblici affinchè preveda di autorizzare gli spazi solo a coloro che garantiscono il rispetto dei valori costituzionali ovvero i valori di libertà, democrazia, eguaglianza, pace e giustizia sociale,ripudiano il fascismo, non professano o praticano atteggiamenti razzisti, fascisti, violenti e omofobi.

Valutato che:

sono tre i casi di movimenti politici sciolti in virtù della c.d. legge Scelba: il caso di Ordine Nuovo, sciolto nel 1973, quello di Avanguardia Nazionale, sciolto nel 1976, e quello più recente del Fronte nazionale, sciolto nel 2000, a tutela della legalità democratica e repubblicana sancita dalla Costituzione;

Forza Nuova è un'organizzazione politica di estrema destra che si ispira al fascismo, come stabilito da una sentenza della Corte di cassazione (sezione V penale, 8 gennaio 2010, sentenza n. 19449) in cui si legge "Nonostante la fine del regime fascista, sono sopravvissute associazioni e organizzazioni politiche che, come Forza Nuova, si ispirano a questa ideologia e che ( ... ) pretendono di tutelare la propria identità politica”;

quanto avvenuto il 9 ottobre scorso a Roma rientra chiaramente tra le fattispecie previste dalla legge Scelba, ovvero l'uso della violenza quale metodo dì lotta politica, il propugnare la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione, la denigrazione della democrazia e delle sue istituzioni.

Preso atto che:

nella risposta del vice Ministro dell'interno Vito Crimi, all'interrogazione n. 5-04851 dell'onorevole Fornaro sulle attività dei movimenti di estrema destra volte ad alimentare la tensione sociale e a favorire atti di violenza e vandalismo nel quadro dell'emergenza Covid, pubblicata il 28 ottobre 2020 nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali) della Camera dei deputati si legge: "( ... ) nell'interrogazione si fa riferimento al coinvolgimento di gruppi dell'estrema destra in scontri e violenze e, in particolare, a loro infiltrarsi nelle manifestazioni organizzate dalle categorie colpite dalla crisi emergenziale scaturita dall'emergenza sanitaria in corso. A seguito delle più recenti disposizioni adottate e delle conseguenti restrizioni legate alla gestione dell'epidemia da Covid-19, si è registrata un'intensificazione dei fenomeni di protesta che, mirando a cavalcare il malcontento di alcune fasce sociali, contestano le misure, da ultimo, adottate dal Governo nei giorni scorsi. Già da alcuni mesi diversi movimenti di estrema destra hanno intrapreso una strategia volta a strumentalizzare il disagio economico derivante dal contesto emergenziale, al fine di acquisire proseliti e popolarità. In tale contesto, il movimento di Forza Nuova, a partire dallo scorso giugno, ha preso parte a diverse manifestazioni per lo più a carattere estemporaneo che, in numerosi casi, hanno trovato sostegno nell'ambito dei social network più diffusi. ( ... ) Dall'inizio dell'anno, le indagini svolte su soggetti gravitanti negli ambienti di estrema destra hanno consentito di trarre in arresto 6 militanti d'area e di deferirne 322 all'Autorità Giudiziaria. In ogni caso quindi, come emerge anche dai dati illustrati, il Ministero dell'interno, presta la massima attenzione alle diverse forme in cui sì manifesta la protesta e ad eventuali forme di degenerazione in violazione dei principi costituzionali”.

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco

a rappresentare al Governo la necessità di dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di loro competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana.

Ordine del giorno presentato in data 1° aprile 2022 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Alessandro Zagni) sull’intervento presso il Ministero della Transizione Ecologica al fine di promuovere insieme l’azione civile nei confronti della Società Tamoil.

Premesso che:

in data 15 luglio 2015 la Giunta comunale ha approvato la delibera n.134 "Costituzione in giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Brescia nell'appello avverso la sentenza emessa dal Tribunale di Cremona - Sez. penale - in data 18/7/2014 nei confronti dei manager della Società Tamoil Raffinazione;

Ricordato che:

in data 26 settembre 2018 la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva la Tamoil per disastro ambientale e ha confermato a titolo di risarcimento danni le provvisionali erogate al le parti civili, fra le quali il Comune di Cremona;

in data 28 novembre 2018 la Giunta comunale ha approvato la delibera n. 261 "Tamoil Raffinazione S.p.A.: avvio di azione giurisdizionale in sede civile nei confronti dei soggetti responsabili degli atti di inquinamento ambientale", considerato che "la natura di provvisionale rivestita dal risarcimento ottenuto consente l'avvio di un giudizio in sede civile nei confronti dei soggetti responsabili, finalizzato alla definitiva liquidazione dei danni non ambientali provvisoriamente riconosciuti dal giudizio penale";

Preso atto che:

il D. Lgs. 152/2006 prevede che il Ministero dell'Ambiente (oggi della Transizione Ecologica) possa esercitare l'azione civile e quantificare il danno ambientale;

il Ministero, seppur sollecitato da inizio processo, non si è mai costituito come parte civile;

Il Consiglio Comunale impegna il Sindaco

a chiedere al Ministero della Transizione Ecologica di affiancare il Comune di Cremona nell'azione civile di risarcimento dei danni.

Ordine del giorno presentato in data 21 febbraio 2022 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Francesco Ghelfi) a sostegno del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW).

Considerato che:

la presenza negli arsenali e la diffusione di armi nucleari rappresenta ancora oggi una delle più grandi minacce alla pace e alla sicurezza internazionale;

l'Italia ha ratificato nel 1975 il "Trattato di Non Proliferazione" (TP) che impone a tutti gli Stati parte-ASP di impegnarsi per realizzare il disarmo nucleate totale e globale; e aderisce al TNP in qualità di Stato non dotato di armamenti nucleari, essendosi impegnata a non costruirne né a procurarsene in alcun modo;

sebbene gli accordi sul disarmo nucleare concordati tra le grandi potenze abbiano portato nei decenni allo smantellamento di decine di migliaia di armi nucleati, negli ultimi anni le operazioni di eliminazione sono talmente rallentate che, oltre 30 anni dopo la fine della Guerra Fredda, rimangono ancora negli arsenali circa 13.400 armi nucleari;

un percorso denominato Iniziativa Umanitaria e promosso dalla società civile internazionale ha portato a una serie di conferenze internazionali, aperte agli Stati membri delle Nazioni Unite, il cui fine era di negoziare un Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari TPNW;

il "Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari" è stato in seguito negoziato ed adottato con il voto positivo di 122 Stati il 7 luglio 2017; aperto alla firma il 20 settembre 2017 ha raccolto al momento la firma di oltre 85 Stati; lo strumento di ratifica del 50° Stato è stato depositato alle Nazioni Unite il 24 ottobre 2020, per cui il Trattato è entrato in vigore il 22 gennaio 2021.

la pastorale sociale della Diocesi di Cremona ha condiviso un appello lanciato da numerose associazioni e movimenti italiani che vuole sollecitate il nostro governo ad aderire a questo Trattato e che riconosca che le armi nucleari, da sempre immorali, come ha più volte gridato papa Francesco, ora sono illegali

Ritenendo che:

l'adesione al "Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari" sia un'azione che contribuisce a promuovere il dialogo e la diplomazia, lasciandosi alle spalle la logica obsoleta della deterrenza nucleare fondata sulla sfiducia reciproca;

l'entrata in vigore del "Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari" potrà rafforzare la costruzione del paradigma di sicurezza internazionale costruito sulla multilateralità, sugli accordi per il disarmo, sulla sicurezza umana, che anche l'Italia in tante altre occasioni ha sostenuto.

Tutto ciò premesso, ritenendo che la costruzione di un Mondo libero dalle armi nucleari sia un obiettivo comune da perseguire, il Consiglio Comunale di Cremona impegna il Sindaco e la Giunta

ad aderire alla campagna "Italia, Ripensaci", promossa dalla Rete Italiana Pace e il Disarmo e da Senzatomica;

ad aderire all'Appello delle Città (Cities' Appeal), promosso in tutto il mondo dalla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (Premio Nobel 2017);

invita il Sindaco

ad apporre la firma in calce al Trattato TPNW, come atto simbolico da comunicare al Presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, invitandolo a rivedere la posizione finora espressa, cercando le modalità per aderire al percorso iniziato con l'adozione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari;

a sostenere la delegazione di "Italia, ripensaci" alla prima Conferenza degli Stati Parti del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari che si terrà a marzo 2022 in Austria, e invitare il Governo italiano a fare altrettanto;

a condividere con le Commissioni Esteri della Camera dei Deputati e del Senato questo impegno a promuovere le modalità per portare l'Italia nel consesso degli Stati che si impegnano a favore della realizzazione di un mondo libero da armi nucleari

Mozione presentata in data 12 febbraio 2022 da consiglieri comunali vari del Gruppo consiliare Lega - Lega Lombarda (primo firmatario Simona Sommi) sull’istituzione della bandiera cittadina e del Consiglio Comunale di Cremona.

Premesso che:

il simbolo che compare nello stemma comunale della città di Cremona è un braccio con la palla e la scritta “Fortitudo mea in brachio”, oltre alla bandiera a tre bande rosse su sfondo bianco;

la vicenda storica legata al simbolo ricorda un momento glorioso della città che, in epoca medievale, sfidato e sconfitto l’opprimente potere imperiale, si proclamò libero comune;

sulla facciata del Torrazzo e all’interno del Palazzo comunale sono rappresentati scudi recanti tre bande rosse su sfondo bianco, simboli storici della città;

Premesso altresì che:

Antonio Campi, in “Cremona fedelissima città (...)”, porta la prima rappresentazione dello stemma cremonese: una croce d’argento su campo rosso, i buoi che portano il carroccio sono bardati di argento e rosso;in un codice vaticano del ‘300 i cremonesi portano una bandiera a fasce grigie e rosse;

già dalla fine del ‘300 allo stemma fasciato di rosso e argento si unisce il braccio di Giovanni Baldesio che prima sta sopra lo scudo dacchè quello del braccio divenne il cimiero delle milizie cremonesi, poi si posiziona a fianco;

Luigi Voghera a metà ‘800 nel rifacimento di palazzo comunale pone in Sala Consulta uno scudo a fasce grige e rosse sormontate dal braccio e la scritta “Fortitudo mea in brachio”;

sullo scalone del Palazzo del Comune è posto è posto uno scudo fasciato di grigio e rosso, con gli stemmi delle quattro porte della città che rappresentano le quattro contrade e la scritta CO CRE. Lo stemma attuale, come da Dpr 1954, è partito: al primo fasciato di rosso e d’argento, il secondo di azzurro al braccio vestito di rosso e d’argento stringente nella mano una palla d’oro. Corona gemmata a cinque fioroni. 

Considerato che:

in altre città lombarde e non è stata riconosciuta una bandiera cittadina (es. ved. https://www.milanocittastato.it/grande-milano/dandiere-delle-città-della-lombardia-qual-e-la-piu-bella/), che viene affissa nei luoghi istituzionali e in quelli di particolare interesse;

una bandiera cittadina è espressione tangibile della memoria storica collettiva, nella quale la cittadinanza si riconosce;

dopo il lungo e difficile periodo di restrizioni e sofferenze legato alla pandemia, i cittadini cremonesi troveranno nella loro bandiera un simbolo di identità, di orgoglio e di rinascita;

il Regolamento comunale è attualmente in fase di aggiornamento. 

Si impegnano la Presidenza del Consiglio, il Sindaco e la Giunta

ad avviare il processo di inserimento nel Regolamento comunale dei necessari articoli relativi all’istituzione di una bandiera cittadina, che rispecchi le evidenze e le testimonianza storiche relative alla città, anche attraverso eventuali audizioni in commissione cultura, allargata al Presidente del Consiglio comunale e ai soggetti interessati (proponenti Lega Giovani Cremona). 

Ordine del giorno presentato in data 7 settembre 2021 dal capogruppo del Gruppo consiliare Viva Cremona Maria Vittoria Ceraso sui tempi di rilascio della carta d’identità Comune di Cremona. 

Premesso che:

la Carta di Identità Elettronica (CIE), documento di identificazione emesso dal Ministero dell'Interno, è l'evoluzione del documento di identità in versione cartacea che attesta in modo certo l'identità del cittadino sia in Italia che all'estero;

la CIE si può richiedere alla scadenza della propria carta d'identità (dal centottantesimo giorno anteriore alla data di scadenza) o in seguito a smarrimento, furto o deterioramento presso il Comune di residenza o di dimora;

la CIE può essere rinnovata a decorrere dal centottantesimo giorno precedente la scadenza. A causa della pandemia la validità delle carte di identità in scadenza è stata prorogata al 30 settembre 2021 (Decreto Legge n. 56 del 30 aprile 2021). La validità ai fini dell'espatrio resta però limitata alla data di scadenza indicata nel documento;

la CIE è spedita direttamente al cittadino che la riceverà, presso il recapito fornito al Comune, entro 6 giorni lavorativi dalla richiesta;

la CIE può essere usata per accedere ai servizi telematici della Pubblica Amministrazione;

la carta d'Identità Cartacea potrà essere richiesta solo in casi di reale e documentata urgenza per motivi di salute, viaggio, consultazione elettorale, partecipazione a concorsi o gare pubbliche;

dal sito del Comune di Cremona si apprende che non è attivo il servizio di prenotazione dell'appuntamento per il rilascio della CIE tramite il sito del Ministero ma che il Comune ha attivato, per un miglior controllo delle prenotazioni in base alle richieste ed al personale in servizio, propri strumenti per la prenotazione dell'appuntamento per il rilascio del documento d'identità quali l'agenda digitale per le prenotazioni online dei Servizi Demografici. 

Considerato che:

la CIE oltre ad essere strumento di verifica dell'identità è la chiave di accesso a molti servizi online e può essere utilizzata per la fruizione di servizi ad accesso veloce (es.: badge identificativi e abbonamenti elettronici);

con il Sistema Pubblico di Identità Digitale è possibile accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati aderenti (si può consultare il fascicolo previdenziale, iscriversi a un concorso pubblico) ogni volta che un sito o un'app preveda il pulsante "Entra con SPID" e la possibilità di firmare atti e contratti utilizzando le credenziali SPID. Senza una carta d'identità in corso di validità lo SPID non è utilizzabile;

il Comune di Cremona ha ottenuto la certificazione ISO 900 I per i servizi Anagrafe, Stato civile, Leva, Elettorale, nell'ambito del miglioramento degli standard di qualità nell'erogazione dei servizi in favore dei cittadini, della semplificazione amministrativa, dell'implementazione dell'uso dei nuovi strumenti tecnologici al fine di rendere più agevole il rapporto tra Comune e la cittadinanza con tempi di risposta ancor più celeri;

SPID e CIE sono di fatto gli strumenti di identificazione per accedere ai servizi online della PA e ai servizi dei privati;

un cittadino che ad oggi desidera prenotare un appuntamento per il rilascio della CSI ha un tempo di attesa di circa 3 mesi (90 giorni).

Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta

ad adottare i necessari provvedimenti affinché i Servizi Demografici siano messi in condizione di garantire ai cittadini tempi di risposta molto più celeri rispetto alle procedure di rilascio della CIE e ad ogni altra certificazione o adempimento di competenza del Servizio.

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