Tempo fa, in maniera assolutamente provocatoria, ma distante anni luce da qualsiasi simpatia verso Putin, esattamente come la penso oggi, scrivevo che per rimettere in sesto e pulire l’Italia dal punto di vista politico, ci vorrebbe per un paio di settimane l’ex capo del Kgb. Nel fare questa affermazione, non lo nascondo, temevo di essere confuso con i filo-putiniani con i quali non ho da spartire neanche l’aria che necessariamente dobbiamo respirare per vivere, per cui mi son limitato solo ad una tale affermazione.
Guarda caso, ma lo si sapeva ormai da tempo che ciò sarebbe accaduto, il clima post-elezioni sta dimostrando ancora una volta che, forse, anche Putin non sarebbe bastato allo scopo in quanto, la lotta per il potere, ora sta infuriando in modo tanto rumoroso e venefico da assomigliare ad uno sciame di pericolosi calabroni disturbati dall’improvviso fumo prodotto dall’accensione del caminetto e/o della stufa e quindi costretti a scappare, volando vorticosamente attorno alla canna fumaria esterna, pungendo chiunque si avvicini loro, determinandone talvolta la morte per crisi anafilattiche. Per fortuna a me non è successo anche se ho vissuto ieri analogo evento… ma lo dico solo per un casuale o causale accostamento… fra calabroni e politica.
Detto questo mi par di poter dire di essere ritornato ai tempi del berlusconismo ove, calabroni politici, alias marpioni, hanno resistito al fumo della succitata canna fumaria ritornando in vita fino al punto di dover ahimè constatare che, in termini comparativi, la nuova compagine politica sarà nuovamente costituita da matusa all’ennesima potenza e, per di più, molto a conoscenza delle… aule giudiziarie, persino da parte di chi ora batte i piedi per fare il presidente del Senato, realtà che, come sappiamo significherebbe anche vicario del Presidente della Repubblica.
In questa circostanza gli italiani sono serviti a poco per non dire nulla, grazie ad una legge elettorale studiata a tavolino per favorire i politici e sotterrare la dignità del popolo che, impotente dovrà come sempre accettare e forse anche piangere: insomma, a parte la figura femminile a capo del Governo, si dovrà assistere ad un bis berlusconiano, periodo infelice che, a mio avviso, ha dato avvio alla deriva del Paese, e ciò, con molte difficoltà per una ripresa, anche nel medio termine.
Arnaldo De Porti
Belluno Feltre
