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PD.Burgazzi si presenta

| Scritto da Redazione
PD.Burgazzi si presenta

Elezioni Coordinatore Cittadino PD Cremona. Il documento del candidato Daniele Burgazzi
Il rinnovo degli organismi cittadini del Partito Democratico si tiene in un momento assai difficile della vita politica del paese e della nostra città.
E’ un periodo buio per la democrazia italiana. Ed è stato ben descritto dal card. Bagnasco al consiglio permanete della CEI con parole che molti hanno commentato senza leggerle.

Afferma il cardinale:
“Bisogna che il nostro Paese superi, in modo rapido e definitivo, la convulsa fase che vede miscelarsi in modo sempre più minaccioso la debolezza etica con la fibrillazione politica e istituzionale, per la quale i poteri, non solo si guardano con diffidenza, ma si tendono tranelli, in una logica conflittuale che perdura ormai da troppi anni. (…).
La collettività guarda sgomenta gli attori della scena pubblica, e respira un evidente disagio morale. La vita di una democrazia si compone di delicati e necessari equilibri, poggia sulla capacità da parte di ciascuno di auto-limitarsi, di mantenersi cioè con sapienza entro i confini invalicabili delle proprie prerogative. (…)
Come ho già avuto modo di dire, «chiunque accetta di assumere un mandato politico deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell’onore che esso comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda (cfr art. 54)» (Prolusione al Consiglio Permanente, 21-24 settembre 2009, n. 8). Dalla situazione presente, nessuno ricaverà realmente motivo per rallegrarsi, né per ritenersi vincitore. Troppi oggi contribuiscono al turbamento generale, a una certa confusione, a un clima di reciproca delegittimazione. E questo potrebbe lasciare nell’animo collettivo segni anche profondi, se non vere e proprie ferite.(…)
E quale futuro comune potrà risultare, se il terreno in cui il Paese vive rimanesse inquinato? È necessario fermarsi ? tutti ? in tempo, fare chiarezza in modo sollecito e pacato, e nelle sedi appropriate, dando ascolto alla voce del Paese che chiede di essere accompagnato con lungimiranza ed efficacia senza avventurismi, a cominciare dal fronte dell’etica della vita, della famiglia, della solidarietà e del lavoro.”

Questo è quello che ci ha portato 17 anni di Berlusconi in campo e 8 anni, sugli ultimi 10, di governo del centro-destra in Italia.

Ma anche la città di Cremona è alle prese con un tempo di “vacche magre”: credo, ad esempio, non si ricordi un Natale e un fine anno più scialbo e impersonale di quello del 2010.
Una città svuotata, senza relazioni è quello che ci sta consegnando il governo Perri, con la sua assenza di progetto, con l’asservimento ai poteri forti della città, con gli aumenti di tasse, la totale assenza di politica urbanistica, i tagli alla cultura, alle politiche giovanili, alle categorie più deboli, ecc…

In tutto questo sta il nostro partito, il progetto politico più innovativo del nuovo millennio: un partito vero che fa della democrazia a tutti i livelli, la base della sua esistenza, che discute, che ragiona, che si confronta, che vuole stare in mezzo alla gente con i suoi circoli.

Ovviamente non tutto sta andando senza intoppi, la strada è ancora lunga, errori se ne sono commessi e probabilmente se ne commetteranno ancora (chi non fa nulla, non sbaglia mai e la perfezione non è di questo mondo), ma il cammino non può che andare nella direzione di nuovi valori di convivenza e accoglienza, perché la società è qualcosa di più della somma di singoli individui.


Non dobbiamo cancellare il passato, ma dobbiamo fare tesoro sia degli errori commessi che dei traguardi superati e ripartire per vincere le prossime elezioni.

Non sarà un cammino facile, ma la strada dovrà necessariamente passare attraverso alcuni che ritengo punti fermi:

interni

• rafforzamento del partito in termine di iscritti; una campagna capillare di presenza tra la gente, un impegno comune, che si traduce nella regola “ogni iscritto ne porti uno nuovo”;
• ancora maggiore slancio nell’attività dei circoli, essenziali alla sopravvivenza del partito; plaudo al lavoro che hanno fatto e stanno facendo Annamaria e i coordinatori: garantisco la mia massima collaborazione nel fare crescere ancora di più quelli che sono i punti di ascolto privilegiato degli iscritti e degli elettori;
• nuove iniziative politiche cittadine sui temi più importanti sui quali il PD ha molto da dire e molto ha detto, ma conosciuto da pochi: il lavoro, la scuola, la cultura, lo sviluppo, il fisco, l’ambiente, la mobilità;
• rafforzare i rapporti tra partito e gruppo consigliare, per favorire un costruttivo scambio di informazioni e idee nel lavoro amministrativo di opposizione;
• sempre maggiore valorizzazione delle feste e degli appuntamenti “popolari” del partito in città; tante persone in modo encomiabile si sono resi e si rendono continuamente disponibili per animare le nostre feste, occorre però trovare anche nuove forze, nuove idee, nuove iniziative perché le feste rappresentano un momento molto importante per incontrare la “nostra” la gente
• fare crescere in tutti i livelli di partito e di partecipazione persone nuove disposte a mettersi in campo per un progetto politico condiviso, recuperando in particolare modo il popolo delle primarie e quei nuovi iscritti che ancora non si sono affacciati ad un impegno più continuo

esterni

• intensificazioni dei contatti con le associazioni di categoria: i commercianti, gli artigiani, gli industriali, i professionisti, gli agricoltori
• rapporti più continui con associazioni consumatori, comitati civici e/o di quartiere, comitati pendolari, gruppi spontanei di impegno per la città, gruppi ambientalisti
• aprire confronti sul tema del lavoro in città e dello sviluppo con i sindacati e le associazioni imprenditoriali
• contattare il mondo del volontariato sociale, cattolico e non, per uno scambio di idee e proposte sulle fasce deboli vecchie e nuove della popolazione
• attenzione privilegiata per i giovani: essi sono il futuro della città e stanno vivendo un periodo difficile; sono la prima generazione della decrescita, sono spesso inascoltati e non garantiti e con essi gli adulti hanno contratto un debito, un debito di futuro e di speranza

Accanto a questo occorre anche un rafforzamento del partito sul lato finanziario ed economico: senza mezzi non si riesce ad essere visibili e quindi occorre potenziare quelle iniziative che possano creare risorse per il PD.

Il Partito Democratico di Cremona deve avere un suo progetto politico e di sviluppo della città, con il quale mostrarsi ai cittadini e confrontarsi con chiunque voglia farlo, senza chiusure, ma nemmeno tentennamenti tattici e compromessi.
Il partito deve ascoltare con umiltà chi ha qualcosa di costruttivo da dire, ma deve farsi ascoltare con la forza e la determinazione delle sue idee.
Da primo partito in città e forza di riferimento dell’opposizione al centro destra, abbiamo l’onere e la responsabilità di guidare le forze che intendo cambiare la situazione attuale.
Questa è la nostra vocazione maggioritaria.

Come ha detto PierLuigi Bersani l’11 dicembre in piazza San Giovanni:
“Se si parla dell’Italia e del suo futuro, si deve essere disposti a scelte coraggiose. Queste scelte toccano anche a noi, al Partito Democratico senza il quale nessun cambiamento è possibile. Per noi questo non è solo un orgoglio: è una responsabilità”.

Un lavoro certamente stimolante e pesante che da solo un segretario non può svolgere.
Ecco perché alla definizione di “segretario cittadino” preferisco il termine “coordinatore” ossia colui che raccoglie, mette in fila, armonizza i contributi che tutti possono e devono dare.
Dario Franceschini ha scritto:
“Sono ancora convinto che la politica sia quella chiave per cambiare il mondo, sia la chiave per costruire il giorno che viene. Abbiamo davanti a noi un tempo che vale la pena di vivere. Sarà un tempo di sfide dure e bellissime. Sarà il nostro nuovo giorno. E noi lo vivremo”
Il PD è nostro e non di un vertice o di un dirigente, non è nato sul predellino di un’automobile: tutti noi siamo chiamati a contribuire, con le nostre forze, le nostre capacità, il nostro tempo, la nostra voglia di mettersi in gioco.
 
Ci impegniamo noi e non gli altri.
Unicamente noi e non gli altri,
ne' chi sta in alto ne' chi sta in basso,
ne' chi crede ne' chi non crede.
Ci impegniamo. Senza pretendere che altri s’impegnino,
con noi o per suo conto, come noi o in altro modo.
Ci impegniamo. Senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza disimpegnarci perchè altri non s’impegnano.
Ci impegniamo!
Don Primo Mazzolari

Io ho un unico obiettivo per il PD in città: vincere il prossimo confronto elettorale per tornare a governare Cremona perché abbiamo le capacità, le competenze, la passione, il cuore, l’intelligenza, le persone, le idee per farlo bene e ridare respiro e speranza a questa città che amiamo.

Parafrasando una nota pubblicità: il PD è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni!

Chi ci sta a trasformare il sogno in realtà?

Daniele Burgazzi

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