Da quando è partita la vaccinazione anti-Covid spuntano come funghi in tutto il mondo notizie di persone che, appena vaccinate, sono poi risultate positive al coronavirus. Ebbene, queste sono delle non-notizie, non ha senso riportarle e non ha senso commentarle e i motivi sono molto semplici: dopo la prima dose di vaccino non si è affatto immunizzati, lo si diventa solo una settimana circa dopo la seconda dose.
Se una persona si sottopone al vaccino oggi e il giorno successivo o anche più giorni dopo risulta positiva al Coronavirus non c’è nulla di strano, è un positivo come tutti gli altri, non significa che il vaccino ha fallito o che è inutile, semplicemente perché il vaccino non ha ancora avuto modo di fare il suo effetto.
Nessun vaccino può proteggere prima di 12-14 giorni. È proprio impossibile. Queste sono non-notizie che generano solo confusione in un momento cruciale per la salvezza del nostro Paese.
Poco dopo ha ribadito il concetto con un altro tweet in cui ha aggiunto:
Il vaccino anti COVID-19 NON PUÒ PROTEGGERE PRIMA DI 14 GIORNI. È impossibile. Per questo, se una persona appena vaccinata si infetta, non c’è nessuna notizia, e riportando il fatto irrilevante – amici giornalisti- generate solo confusione. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno.
Il tweet di La7 dopo un po’ è “magicamente” scomparso, un modo silenzioso per dare ragione a Burioni.
Un soggetto potrebbe aver contratto il virus anche prima del vaccino, risultando positivo qualche giorno dopo il contagio, oppure può essere ancora contagiato dopo la prima dose e anche nei primissimi giorni dopo la seconda dose. Ma questo, come spiegano Burioni e i suoi colleghi, vale per qualunque vaccino, c’è sempre bisogno di qualche giorno per l’immunizzazione.
Per questo è bene ricordare sempre e a tutti che fare il vaccino non significa che subito dopo l’iniezione si può fare ciò che si vuole, andare in giro senza mascherina o stare meno attenti alle misure raccomandate per contenere il contagio. Bisogna continuare a rispettare le regole, il distanziamento, la mascherina e l’igiene delle mani. Per questo la lotta contro il Coronavirus è ancora lunga, sebbene possa essere sicuramente più breve rispetto a quella condotta contro altre malattie.