“Il nostro corso d’acqua più grande e importante ha subito nel corso degli anni forti pressioni antropiche che hanno contribuito a un impoverimento del patrimonio ittico, mettendo a rischio la conservazione delle specie autoctone – ha premesso Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, relatore del provvedimento –. Negli ultimi anni si è registrato, poi, un progressivo aumento di specie aliene invasive che hanno ulteriormente ridotto la presenza di specie autoctone e protette. A tutto ciò va aggiunto un incremento dell’attività piscatoria condotta in modo abusivo da organizzazioni dedite al bracconaggio”.
Nello specifico il protocollo d’intesa prevede che “le Regioni del Po e l’Autorità di Bacino si impegnino a cooperare per promuovere una gestione sostenibile e unitaria della pesca professionale e sportiva e della tutela del patrimonio ittico, attraverso tre obiettivi principali che sono di carattere ambientale, per garantire nel lungo termine un corretto stato di conservazione dell’habitat fluviale e di tutela quantitativa e qualitativa della risorsa idrica; di carattere sociale, per garantire una rispettosa fruizione del fiume attraverso la definizione di specifici regolamenti regionali, condivisi e coordinati; di carattere economico, per garantire il razionale utilizzo delle risorse pubbliche affinché le stesse possano generare ulteriori benefici nel settore della pesca professionale e sportiva”, ha illustrato Alloni.
Inoltre, l’intesa impegna a redigere “uno specifico programma di azioni coordinate che sviluppi la semplificazione delle normative in essere; le operazioni di vigilanza tese a contrastare soprattutto il bracconaggio; la promozione delle attività turistiche; il controllo e il contenimento delle specie alloctone; la tutela della ittiofauna autoctona; il miglioramento del corridoio fluviale del Po e dei siti di Rete Natura 2000; la condivisione di tutte le informazioni disponibili; lo sviluppo di una strategia sostenibile della pesca; la promozione di progetti per una migliore attenzione della politica comunitaria della pesca”.