Sabato, 20 aprile 2024 - ore 14.01

Pianeta migranti. Giochi di violenza sui minori lungo la rotta balcanica.

Il recente rapporto di Medici senza frontiere “ Giochi di violenza” denuncia le quotidiane brutalità subite dai minori migranti da parte della polizia di frontiera ai confini della Serbia con l’Ungheria, la Bulgaria e la Croazia, tutti e tre membri dell’UE.

| Scritto da Redazione
Pianeta migranti. Giochi di violenza sui minori lungo la rotta balcanica. Pianeta migranti. Giochi di violenza sui minori lungo la rotta balcanica. Pianeta migranti. Giochi di violenza sui minori lungo la rotta balcanica. Pianeta migranti. Giochi di violenza sui minori lungo la rotta balcanica.

“Sono stato catturato dalla polizia croata quando ero quasi al confine con la Slovenia e sono stato picchiato a lungo. Mi hanno spogliato nudo, faceva molto freddo. Mi hanno messo nella parte posteriore della macchina e mi hanno riportato fino in Serbia.” (ragazzo di 15 anni dall'Afghanistan)

“Ho visto con i miei occhi la polizia in assetto antisommossa picchiare le persone. Molti erano giovani, adolescenti, e i loro volti erano coperti di sangue. Prima hanno lanciato i lacrimogeni e poi sono entrati nella nostra stanza, hanno picchiato tutti con i bastoni e molti di noi sono stati feriti.”(giovane di 30 anni dall'Afghanistan)

Sono partito con i miei fratelli ma ci siamo separati durante il viaggio. Il più grande, di 18 anni, è in Germania, l'altra di 16 è in Austria. Non so come raggiungerli e non voglio che passino dei guai. Non so cosa fare. (ragazzo afghano di 12 anni)

Sono solo alcune delle tante testimonianze raccolte da Medici senza frontiere che da più di un anno ascoltano la stessa identica storia di giovani picchiati, umiliati e attaccati con i cani nel tentativo disperato di proseguire il loro viaggio. A più di un anno dalla chiusura della rotta balcanica e dell'UE-Turchia, la Serbia rimane uno dei principali hub per persone che desiderano entrare nell'Unione Europea da oriente.

Nei primi 6 mesi del 2017, il 92% dei bambini e dei ragazzi che si sono recati nelle cliniche per la salute mentale di MSF raccontano di aver subìto violenza fisica e indicano come responsabili le autorità e la polizia di frontiera dell’UE, precisamente di Bulgaria, Ungheria e Croazia. Circa la metà di questi bambini (48%) ha identificato le autorità bulgare. Inoltre, da gennaio a giugno 2017, le équipe mediche di MSF che lavorano nelle cliniche mobili a Belgrado hanno documentato 62 incidenti di violenza intenzionale al confine con l’Ungheria e 24 al confine croato. La gran parte dei racconti, ascoltati da MSF negli ultimi due anni, testimoniano lo stesso schema di percosse, morsi di cani e uso di spray urticanti, in un quadro apparente di violenza sistematica contro le persone che tentano di raggiungere l’Unione Europea.

“È vergognoso che alcuni Stati membri dell’UE stiano intenzionalmente usando la violenza per impedire a bambini e ragazzi di cercare asilo in Unione Europa. In questo modo, l’unico effetto è quello di causare seri danni sia fisici sia psicologici, rendendo questi ragazzi ancora più vulnerabili e spingendoli nelle mani dei trafficanti che l’UE e gli Stati membri dichiarano di voler combattere”, conclude  Contenta, responsabile affari umanitari di MSF in Serbia. Ma dov’è finita l’Europa paladina dei diritti umani, della civiltà e delle radici cristiane?

Medici senza frontiere lavora con i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti in Serbia dalla fine del 2014 fornendo cure mediche e di salute mentale, ripari, acqua e servizi igienici ai punti di ingresso e uscita dal Paese. Da gennaio 2016, lavorano a Belgrado, la capitale della Serbia, per fornire cure di salute di base e mentale alle persone bloccate in insediamenti informali nella città. Nel 2017, MFS ha aperto una clinica fissa nel centro città e continua a lanciare appelli affinché sia garantito l’accesso alle cure sanitarie, ai ripari e alla protezione per le persone più vulnerabili tra gli uomini, le donne, e i bambini bloccati in Serbia.

Link http://archivio.medicisenzafrontiere.it/pdf/serbia-games-of-violence-3.10.17.pdf

 

2448 visite

Articoli correlati

Petizioni online
Sondaggi online