Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 12.13

Pollini (M5S): Sul progetto H2OIseo, Regione fa orecchie da mercante

Ancora senza risposta una mia interrogazione e un accesso atti di due mesi fa

| Scritto da Redazione
Pollini (M5S): Sul progetto H2OIseo, Regione fa orecchie da mercante

Pollini (M5S): “Sul progetto H2OIseo, Regione fa orecchie da mercante: ancora senza risposta una mia interrogazione e un accesso atti di due mesi fa.” 

“Il 25 maggio abbiamo depositato un'interrogazione in Regione per cercare di fare luce sul progetto denominato “H2OIseo”. A questa interrogazione non è ancora stata data una risposta nonostante le numerose criticità che abbiamo sollevato” Così la consigliera regionale del M5S in merito al nuovo progetto regionale che si prefigge l’obiettivo di riconvertire la tratta Brescia-Iseo-Edolo, ora a diesel, in idrogeno.

“Rimane senza risposta anche l’accesso agli atti, datato 5 maggio, indirizzato a Ferrovie Nord Milano che detiene la paternità di questo progetto. A FNM abbiamo chiesto di avere accesso a tutta la documentazione riguardante il progetto di Iseo. Fortunatamente siamo riusciti a vedere buona parte della documentazione senza aspettare le risposte di FNM ma non posso non sottolineare lo sgarbo compiuto dalla dirigenza della società che non risponde ad un atto formale di una consigliera regionale dopo quasi due mesi, mentre oggi era presente a Iseo, con due assessori regionali, il presidente Fontana e una delegazione di sindaci, in un incontro rigorosamente a porte chiuse”.

“Ancora una volta si è deciso di ignorare la popolazione e il territorio e calare dall’alto un progetto che presenta più di una criticità. Innanzitutto troviamo scorretta la decisione dell'amministrazione comunale di Iseo di non informare, ancora oggi, la cittadinanza riguardo a questo progetto. Trovo assurdo che Trenord e FNM abbiano già provveduto ad acquistare 6 treni a idrogeno quando ancora non esiste un impianto in grado di produrre e fornire questo idrogeno”.

“Andando poi a leggere le carte del progetto, ci si rende conto che non è stata fatta alcuna valutazione delle alternative, come invece prescrive il codice degli appalti. Regione non ha preso in considerazione l’elettrificazione della linea e non ha dimostrato che la soluzione a idrogeno è più sostenibile sia ambientalmente che economicamente rispetto a quest’ultima. Basterebbe questo per cestinare l’intero progetto e l’avvio di un’istruttoria da parte della Corte dei Conti”.

“Nel frattempo i due bandi di gara per gli impianti di Brescia e Edolo sono andati deserti e Regione spera di recuperare parte dell’investimento, che dovrebbe sforare i 300 milioni di euro, dal PNRR. Ma se ciò non dovesse accedere, chi paga l’intero investimento? A tutto ciò si aggiunge il timore, o meglio la certezza, che questi fondi vengano drenati da quelli che servivano per migliorare ed efficientare il servizio sulla medesima tratta. Quindi oltre al danno anche la beffa: per rincorrere il sogno dell’idrogeno (per altro idrogeno sporco perché prodotto dal metano e non da rinnovabili) si sacrifica un intero territorio e centinaia di utenti e pendolari che attendono da anni un trasporto pubblico su ferro efficiente ed efficace”.

 

Brescia, 30 giugno 2023

 

 

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