Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 13.41

Pomì e le eccellenze italiane arma segreta degli azzurri a Rio

#Riomangioitaliano, accordo Coldiretti/Coni per menu autenticamente italiani

| Scritto da Redazione
Pomì e le eccellenze italiane arma segreta degli azzurri a Rio

Le eccellenze dell’agroalimentare italiano – e del territorio cremonese, con la presenza di Pomì – saranno l’arma segreta dei nostri atleti a Rio de Janeiro 2016, grazie a #Riomangioitaliano, l’accordo siglato tra Coldiretti e CONI, che porterà alle Olimpiadi di Rio un menu doc per gli atleti azzurri e gli ospiti di Casa Italia.

L’obiettivo è far conoscere le caratteristiche distintive della produzione agroalimentare nazionale che hanno permesso all’Italia di conquistare la leadership internazionale per sicurezza, salubrità, qualità e sostenibilità ambientale. L’iniziativa – presentata ieri dal Presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, insieme al Presidente del CONI Giovanni Malagò, con la presenza di Paolo Voltini, Presidente del Consorzio Casalasco del Pomodoro e di Coldiretti Cremona – punta sulla valorizzazione in cucina dei prodotti simbolo della dieta mediterranea made in Italy, che per i suoi comprovati benefici per la salute e l’attività sportiva ha conquistato le tavole globali.

Accompagnano Coldiretti, nell’impegno di imbandire la tavola degli azzurri, gli olivicoltori dell’Unaprol con l’olio extravergine a marchio FdAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani), gli allevatori del Grana Padano, i coltivatori di pomodoro Pomì e Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola d’Italia.

«Con orgoglio partecipiamo a un’iniziativa che evidenzia tutto il valore della dieta mediterranea. Attraverso il nostro prodotto Pomì raccontiamo le nostre imprese agricole, il nostro territorio, il bene che vogliamo al nostro Paese», sottolinea Voltini. «L’iniziativa vuole garantire durante i giochi un menu autenticamente tricolore agli atleti italiani, ma anche contrastare il dilagante fenomeno dell’italian sounding a tavola che toglie spazi di mercato al vero made in Italy».

Come evidenziato da Coldiretti, le Olimpiadi rischiano infatti di essere un palcoscenico mondiale per i prodotti taroccati, dei quali il Brasile è un grande produttore, dal Parmesao alla pomarola fino al salame Milano tutto carioca. Gli atleti azzurri – ha precisato la Coldiretti – sono gli ambasciatori dell’italianità nel mondo, che trova proprio nell’alimentazione il suo carattere più distintivo. Il falso made in Italy a tavola vale nel mondo 60 miliardi di euro, pari a quasi il doppio del valore delle esportazioni dei prodotti alimentari nazionali originali. L’agropirateria internazionale utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale e frena le potenzialità dell’export che nel 2015 – conclude la Coldiretti – ha raggiunto la cifra record di 36,9 miliardi di euro.

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