Domenica, 05 maggio 2024 - ore 12.05

Prezzo del latte: da Italatte una proposta non soddisfacente

In relazione alla qualità riteniamo decisamente restrittive e penalizzanti rispetto alla realtà produttiva degli allevamenti lombardi le condizioni previste dalla nuova tabella qualità che accompagna la proposta di Italatte

| Scritto da Redazione
Prezzo del latte: da Italatte una proposta non soddisfacente

“Pur comprendendo le difficoltà complessive che caratterizzano il comparto lattiero – caseario in questo momento e le dinamiche dei mercati europei di riferimento, non possiamo ritenerci soddisfatti della proposta formulata da Italatte nei giorni scorsi per il contratto di fornitura del latte per la nuova campagna produttiva” afferma il presidente di Confagricoltura Lombardia Matteo Lasagna.

“Sono diversi, a nostro avviso, gli aspetti critici della proposta, partendo da uno spread rispetto al prezzo base definito in riferimento al mercato UE 28 che corrisponde sostanzialmente al costo del trasporto del prodotto di importazione” prosegue il presidente Lasagna “In questo modo, quindi, non viene riconosciuto nessun valore aggiunto alla nostra produzione in relazione al suo elevato standard qualitativo e al suo possibile utilizzo per produzioni di pregio a marchio DOP”.

“Sempre in relazione alla qualità riteniamo decisamente restrittive e penalizzanti rispetto alla realtà produttiva degli allevamenti lombardi le condizioni previste dalla nuova tabella qualità che accompagna la proposta di Italatte e non riusciamo sinceramente a comprendere le ragioni per cui modificare i parametri di riferimento sinora adottati, anche alla luce del fatto che un altro marchio importante facente capo al gruppo Lactalis – ovvero Parmalat – manterrà la tabella già in uso da diversi anni”.

“Un’ultima forte perplessità riguarda l’esplicito divieto di operare in condizioni di pluralità di acquirente – conclude il presidente di Confagricoltura Lombardia – Una condizione vincolante per quegli allevatori che si trovassero a produrre una quantità di latte superiore a quella definita nel contratto e che sarebbero così obbligati a conferire anche la quota in eccesso a Italatte con una riduzione del prezzo loro corrisposto, senza avere la possibilità di collocarlo presso altri caseifici a condizioni economiche più vantaggiose”.

Fonte: Confagricoltura Lombardia 

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