Sabato, 20 aprile 2024 - ore 16.49

Primavera, 3 nuove coppie di cicogne tornano libere nel Parco Adda Sud

Primavera, tre nuove coppie di cicogne reinserite nel territori del Parco Adda Sud. I 6 esemplari sono stati rilasciati l’altro giorno dalla task force Gev che cura il reinserimento ambientale di questa specie: una coppia è partita dal centro di Villa Pompeiana a Zelo, mentre le altre due da quello di Castiglione d’Adda.

| Scritto da Redazione
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Nei due ostelli per cicogne del Parco Adda Sud restano adesso 18 esemplari. “In media le cicogne presenti nelle voliere vengono rilasciate dopo tre anni di permanenza presso la stazione, anche in funzione del numero di nuovi nati. “In base ai rilevamenti effettuati dalle nostre Guardie Ecologiche nel corso degli ultimi anni si è potuto osservare un positivo aumento del numero di cicogne che hanno scelto di continuare a nidificare all'interno o nei dintorni del territorio del Parco - spiega Silverio Gori, Presidente dell’ente di tutela - In media le cicogne presenti nelle voliere vengono rilasciate dopo tre anni di permanenza presso la stazione, anche in funzione del numero di nuovi nati”.

Negli ultimi 10 anni il parco Adda Sud è riuscito a ripopolare l’ambiente fluviale con oltre 200 esemplari. I primi volatili ospitati provenivano dal Centro Cicogne della LIPU a Cascina Venara di Zerbolò, in provincia di Pavia. Poi è stata aperta la Stazione di Ambientamento presso il Centro Visite di Castiglione d'Adda e quindi nel 2011 è stata inaugurata una seconda Stazione di Ambientamento presso il Parco Ittico Paradiso di Zelo Buon Persico. Nel Parco Adda Sud la cicogna trova un habitat ideale grazie alla ricchezza di acqua, lanche, aree verdi ma anche di campi coltivati e di piccoli insediamenti rurali, infatti ama gli ambienti aperti, generalmente di pianura e in particolare preferisce i campi incolti, i prati, le risaie, le marcite e le aree umide in genere.

Pur mantenendo una natura selvatica, ha sempre vissuto accanto all'uomo approfittando dell'abbondanza di cibo e della disponibilità di siti di nidificazione. In Italia la sua nidificazione è una realtà piuttosto recente ma nettamente inferiore rispetto ad altri paesi europei e del mondo. Si presume che stanziasse nel nostro Paese fin dai tempi dei Romani anche se, a partire dal XVII secolo, non si ebbero più indicazioni in proposito: l’azione dell’uomo e le trasformazioni ambientali ne hanno determinato la scomparsa dall'intera penisola per oltre 300 anni. Dal 1958 è in atto un progetto di progressivo reinserimento e adesso la Cicogna bianca è presente in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. La popolazione mondiale conta circa 500.000 individui distribuiti in Europa, Medio Oriente, Nord Africa e Sud Africa. In Europa, la specie è diffusa in 35 Paesi, con circa 200.000 coppie.

La cicogna – spiega il Parco Adda Sud - tende a vivere in gruppo e a costruire nidi non lontani gli uni dagli altri. I nidi vengono realizzati su camini, tetti di case e cascine e campanili, alberi, tralicci e pali. Una volta terminato il nido, la femmina depone da 1 a 6 uova. La cova, effettuata da entrambi i genitori, ha una durata di 33-34 giorni. I pulcini appena nati pesano poche decine di grammi, sono coperti da un rado piumino grigio chiaro che si infoltisce in breve tempo. I primi tentativi di volo vengono effettuati durante i mesi di giugno e luglio, mentre nella seconda metà dell’estate avviene il definitivo abbandono del luogo di nascita.

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