La lettera vdell'ON Franco Bordo è inviata al Prefetto di Cremona dott.ssa Paola Picciafuochi e al Sindaco di Chieve sig. Davide Bettinelli
Gent.ma dott.ssa Picciafuochi, successivamente all’incontro di sabato 1 agosto organizzato a Crema dal Sindaco Bonaldi, mi sono recato, nella mattinata di ieri, nell’ambito delle mie prerogative di parlamentare, in visita alla struttura di accoglienza di Chieve.
Ho avuto modo di incontrare i cittadini, l’amministrazione, i profughi e la proprietà.Mi permetto di inviarLe la presente per segnalare come la situazione sia davvero difficile: anzitutto i giovani accolti sono ammassati in alcuni appartamenti che a fronte di una capacità (secondo l’ASL) di circa venti posti ospitano una quarantina persone. Manca una vera gestione dell’accoglienza dal punto di vista organizzativo e di mediazione culturale, tasselli fondamentali per permettere una ragionevole permanenza in una piccola comunità come quella di Chieve: alle persone mancano vestiti, scarpe e talvolta cibo. E’ chiaro che è fondamentale, anche per alleggerire la comunità chievese, diminuire il numero di ospiti e provvedere ad una gestione più competente dell’accoglienza. Conscio delle difficoltà che anche Lei è tenuta a fronteggiare, auspico che, anche a seguito dell’incontro con i Sindaci, possa provvedere a cercare di migliorare la situazione sia nel senso della diminuzione del numero di profughi ospitati che in un miglioramento qualitativo dell’accoglienza. Con i cittadini di Chieve che ho avuto modo di incontrare, con i profughi e l'amministrazione comunale ho preso l'impegno a tornare presto per verificare nuovamente le condizioni di gestione della struttura.
RingraziandoLa, fin da subito, per la Sua attenzione e disponibilità colgo l’occasione per esprimerle cordiali saluti
Crema, 3 agosto 2015
On. Franco Bordo Deputato della Repubblica Italiana
Nella foto Franco Bordo con il sindaco di Chieve Davide Bettinelli