Si è svolto in mattinata l’incontro tra l’assessore alle Politiche Sociali Luigi Amore e i rappresentanti delle segreterie provinciali confederali e dei
pensionati. Per le organizzazioni sindacali erano presenti Donata Bertoletti della CGIL, Monica Manfredini della CISL, Mario Penci della UIL, Roberto
Carenzi di SPI CGIL, Palmiro Crotti di SPI CGIL, Jindra Rubasova di FNP CISL e Guglielmo Reali di UIL Pensionati. Tema della riunione, convocata dallo
stesso assessore, la possibilità di intraprendere un lavoro sinergico per la definizione di politiche a sostegno dei diritti delle persone e delle famiglie.
Al termine sono stati condivisi alcuni aspetti sui quali avviare un confronto, riconoscendo alle organizzazioni sindacali non solo il ruolo di
rappresentanza e tutela dei diritti dei cittadini, ma anche quello di proporre idee a supporto della programmazione delle politiche e degli interventi.
In particolare, sarà sviluppato quanto già condiviso con l’Amministrazione per quanto riguarda la piattaforma sindacale rispetto al progetto di
politiche territoriali. Ribadita quindi la priorità delle politiche sociali come condizione dello sviluppo economico e di qualità di vita del territorio,
nonché lo sviluppo di strategie che consentano il maggiore raccordo con le politiche economiche ed industriali, è stata evidenziata la necessità di
consolidare un organico di personale adeguato ai servizi sociali comunali, sia in termini di professionalità che di stabilità del rapporto di lavoro.
Altro aspetto messo in evidenza è il rafforzamento di visioni alternative e non esclusivamente di tipo assistenziale della tutela sociale, in grado di
promuovere spazi di incontro, di accoglienza e di orientamento con le persone, non solo nell’emergenza, ma anche e soprattutto in forma preventiva
e in modi più diffusi e facendo ricorso alle risorse presenti nel tessuto sociale.
Per quanto riguarda gli interventi preventivi, questi saranno intesi come opportunità anche per un impiego più razionale ed oculato delle risorse
economiche. Sono stati confermati il ruolo fondamentale del Distretto Sociale ed i processi sperimentati con il Piano di Zona attraverso l’impegno
dell’Azienda Sociale del Cremonese.
E’ stato posto l’accento sulla condivisione delle esperienze e dei progetti che possono sviluppare la sinergia delle politiche di welfare. Altrettanto
importante dovrà essere lo sviluppo della collaborazione con le politiche attive del lavoro, raccordando tutti gli attori istituzionali competenti a
livello territoriale.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno inoltre evidenziato la necessità di mantenere ed implementare gli interventi ed i progetti
capaci di contenere e contrastare le condizioni di fragilità, anche in conseguenza delle difficili condizioni economiche.
Infine, nell’ambito della programmazione pubblica, particolare interesse sarà riservato alla sperimentazione di progetti che consentano di attivare
un sistema stabile di risposte ed interventi di prossimità, attraverso il coinvolgimento delle risorse del terzo settore, dell’associazionismo e del
volontariato locale, in collaborazione con i servizi sociali comunali, nel rispetto delle distinte ed autentiche funzioni.
Cremona, 21 dicembre 2012