Raccolta differenziata al Cambonino di Cremona: così non va di Antonio Croci
Dal 2015 si chiede un incontro tra la giunta comunale e le varie comunità esistenti sul quartiere, incontro che tutt’oggi non è ancora stato fatto, poiché da parte dell’amministrazione non abbiamo ancora avuto risposta
Egregio direttore, parlo in quanto presidente del comitato di quartiere n°4 (Cambonino), in merito a quanto scritto dall’assessore all’Ambiente Alessia Manfredini.
Non si vuole fare polemica ma bensì risolvere questa spiacevole situazione, che è venuta a crearsi da quando è entrata in vigore la raccolta differenziata. Non metto in dubbio che si siano ottenuti dei buoni risultati, grazie anche, come dice lei, alla buona volontà delle persone che partecipano, il problema è che non succede così ovunque: come abbiamo più volte fatto notare, nel nostro quartiere convivono 26 gruppi etnici e cercare di mettere tutti d’accordo non è una cosa semplice, soprattutto per questioni di lingua, cultura e modi di vivere completamente diversi. Dal 2015 si chiede un incontro tra la giunta comunale e le varie comunità esistenti sul quartiere, incontro che tutt’oggi non è ancora stato fatto, poiché da parte dell’amministrazione non abbiamo ancora avuto risposta. Unico segnale che è stato dato sono i cartelli multilingue affissi su alcune vie del quartiere. Tengo a precisare che alcuni locali, dove viene effettuata la raccolta dell’umido e del secco, non sono a norma di legge, mancando i requisisti sanitari ed igienici necessari. La soluzione migliore sarebbe quella di chiudere i garage adibiti ad immondezzai e riposizionare all’esterno i contenitori summenzionat i. Antonio Croci ( Cremona )
