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Resoconto Consiglio Comunale del 28 aprile 2011.

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Resoconto Consiglio Comunale del 28 aprile 2011.

Resoconto Consiglio Comunale del 28 aprile 2011.
Interrogazione PD su AEM
presentata in data 25 febbraio 2011 da consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Alessia Manfredini) con cui si chiede quale sia l’orientamento di A.E.M. S.p.A. circa la conversione a metano dei propri mezzi.
Premesso che in data giugno 2008 AEM S.p.A. stipulava una scrittura privata con Keropetrol S.p.A. e sig. Conti Alex. L'oggetto era la concessione di un'area situata in Cremona nelle pertinenze del Centro servizi AEM prospiciente via Postumia al fine di realizzare un impianto per la distribuzione di metano e GPL ad uso autotrazione. In tale accordo nelle premesse si precisa che AEM ha in progetto di avviare la trasformazione della flotta di automezzi del proprio gruppo combustibile metano per autotrazione, inoltre al punto 5) AEM s'impegna per quanto nelle sue possibilità a far si che, secondo le normale tempistiche di rinnovo, il parco automezzi (autovetture e mezzi pesanti ivi compresi i compattatori di rifiuti) del proprio gruppo venga trasformato a combustibile gas metano e conseguentemente a farlo transitare sull'impianto di distribuzione oggetto del presente accordo. Considerato che AEM S.p.A. è una società pubblica di proprietà del Comune di Cremona, detiene il 51% della Società Km S.p.A. che esercisce il trasporto pubblico urbano nel Comune di Cremona; il parco mezzi di Km S.p.A. nel percorso cittadino è composto da 33 automezzi alimentati non a metano. Convinti che è indispensabile introdurre almeno nel percorso cittadino mezzi con una dimensione limitata, con minore impatto possibile, preferibilmente a metano o elettrico. Considerato inoltre che il vice sindaco Malvezzi, in passato. in qualità di consigliere di minoranza, era un attivo sostenitore degli interventi di ampliamento della rete di distribuzione del metano e della conversione dei mezzi di Km S.p.A. verso il metano. Rilevato che nella commissione ambiente del 2 febbraio 2011 i vertici di Km S.p.A., nominati dall'attuale giunta Perri, hanno espresso la volontà di procedere al rinnovo mezzi verso il gasolio e non a metano, contraddicendo l'orientamento della società AEM e dell'attuale vice sindaco e l'assessore Bordi. Preoccupati di tale orientamento che non va nella direzione di ridurre l'impatto ambientale nella nostra città, s'interroga l’assessore competente per sapere: quanti mezzi della flotta di AEM sono attualmente alimentati a metano; quanti di essi sono transitati dal distributore posizionato in via Postumia; se è cambiato l'orientamento della AEM S.p.A. nella conversione dei propri mezzi; qual è l’ orientamento in vista del rinnovo dei mezzi di KM S.p.A. e della flotta dell'AEM.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Francesco Bordi che ha letto una nota di AEM Cremona S.p.A. e quindi una nota di KM S.p.A. qui di seguito riportate:
Nota AEM Cremona S.p.A.
AEM Cremona S.p.A. ha agito in modo da favorire la diffusione dell’utilizzo del metano nel Comune di Cremona  non intraprendendo direttamente una specifica attività ma convenendo con soggetti privati la creazione di condizioni facilitanti lo start up di un distributore cittadino e riservandosi la possibilità di optare in futuro per la partecipazione diretta alla gestione dell’iniziativa in ragione del 30% del capitale sociale o per il riconoscimento di un canone per l’utilizzo dell’area composto da una quota fissa ed una quota rapportata ai volumi venduti. In questo modo l’Azienda ritiene di aver contribuito al raggiungimento del risultato consistente alla diffusione dei carburanti quali il metano ed il GPL senza impegno di risorse finanziarie proprie, salvaguardando la valorizzazione dell’area messa a disposizione e senza accollo diretto del rischio imprenditoriale ma generando comunque le condizioni di compartecipazione ai benefici generati dall’iniziativa. Per altro nell’intesa sottoscritta si è acquisito l’impegno oltre che ad acquistare il metano a parità di condizioni dalla società Linea+ e a realizzare e gestire l’impianto in maniera da renderlo funzionale alle necessità operative e di accesso al centro servizi di via Postumia. Nell’ambito dell’intesa sottoscritta AEM S.p.A. si è impegnata “per quanto nelle sue possibilità” a far si che secondo la normale tempistica di rinnovo il parco mezzi aziendali venisse alimentato a metano. Nel frattempo si sono succedute diverse operazioni societarie che hanno modificato la compagine societaria e la titolarità delle flotte, pur tuttavia ad oggi i mezzi a metano già in dotazione alle società partecipate direttamente o indirettamente da AEM sono 16 fiat Panda, 10 fiat Doblò e 1 fiat Punto. Nel merito va considerato che il rinnovo del parco mezzi è progressivo ed avviene per quote annuali ed inoltre che alcune tipologie di mezzi necessari allo svolgimento delle funzioni per le quali vengono acquistati non sono stati da subito ed altri ancora oggi non sono disponibili sul mercato con l’alimentazione a metano, nessuna mutazione di orientamento è maturata in seno ad AEM Cremona S.p.A. Relativamente alla flotta KM si segnala che il documento condiviso da AEM ed Arriva per il rilancio della società prevedeva uno specifico punto relativo all’ammodernamento del parco mezzi per il trasporto urbano con l’introduzione di 5 nuovi mezzi alimentati a metano in relazione però alla disponibilità di risorse disponibili con le linee di contribuzione regionale. Sono seguite valutazioni specifiche della società KM confrontate direttamente con l’Amministrazione comunale che sulla base delle risorse disponibili e tenuto conto di un più complessivo bilancio quanti-qualitativo aveva portato alla adozione di un orientamento diverso. Atteso però che a seguito di intervenute nuove riflessioni sulla tipologia dimensionale dei mezzi da inserire nella flotta urbana a tutt’oggi non è stato reso esecutiva alcuna acquisizione e pertanto nel merito si può procedere a riconsiderare nuovamente l’argomento.
Nota di  KM S.p.A.
Vista l’evoluzione dello scenario riguardante il trasporto pubblico locale a seguito degli sviluppi della normativa regionale, dell’imminente scadenza contrattuale e dell’ipotesi di ridisegno della rete, si comunica che l’Azienda, in accordo con l’Amministrazione comunale, intende sospendere temporaneamente, pur non rinunciandovi, il piano di rinnovo dei mezzi da voi approvato l’anno scorso con nota del 15 aprile 2010.
La situazione, rispetto al passato, ha quindi proseguito l’assessore, è radicalmente mutata, per questo l’Amministrazione ha bloccato il previsto acquisto di autobus in quanto la tipologia prevista non è conforme a quanto si vuole poiché si tratta di mezzi di dimensioni troppo grandi, mentre in città il trasporto pubblico deve essere effettuato con mezzi di dimensioni ridotte. Non va dimenticato infatti che d’ora in poi si cambierà il tipo di trasporto pubblico a Cremona. A breve ci sarà la gara per il rinnovo dell’affidamento di questo servizio: vista la situazione che non è confacente alle esigenze dei cittadini, in fase di gara sarà posta la questione della dimensione dei mezzi di trasporto oltre che la loro compatibilità ambientale. E’ indubbio che il parco mezzi ereditato è obsoleto, in ogni caso è da evidenziare che si sta predisponendo la gara per la raccolta dei rifiuti che prevede, tra i requisiti richiesti, l’eco compatibilità dei mezzi da utilizzare.
La consigliera Annamaria Abbate si è detta non soddisfatta della risposta ottenuta.
Interrogazione presentata in data 3 marzo 2011 dal consigliere comunale del gruppo consiliare Partito Democratico Alessia Manfredini con cui si chiede come si intendono risolvere le criticità segnalate dagli operatori del servizio taxi.
Premesso che il taxi è un servizio pubblico molto utile per Ia città di Cremona; le postazioni dei taxi sono tre: piazza Roma, piazzale della stazione e largo Priori ospedale ed è necessario che siano attrezzate e ben visibili alla clientela. Considerato che già con una nota stampa nei mesi scorsi si segnalava nel piazzale della stazione la mancanza di una tettoia o pensilina per gli utenti, per la postazione di telefonica e la mancanza di segnaletica adeguata; a fine anno, il 30 dicembre 2010, si è svolta una conferenza stampa nella quale i rappresentanti dei taxi segnalavano al Comune una serie di criticità diffuse, aree di sosta precarie e pericolose in stazione; visto che nei mesi scorsi, nel piazzale della stazione il Comune ha posizionato una tettoia per il servizio delle bici a noleggio; il Comune, fino ad ora in merito ai problemi segnalati, non si è attivato. In data 17 febbraio 2011 il Comune con delibera n. 25 è stato costituito il comitato di monitoraggio del servizio taxi, con lo scopo di: favorire costantemente la regolarità di svolgimento del servizio; orientare le modalità di svolgimento del servizio alla domanda effettiva; adeguare il servizio alle esigenze emerse dalla domanda effettiva proponendo soluzioni appropriate e di proporre soluzioni. Considerato che il comitato permanente è nominato dal sindaco ed è composto da 6 figure, di cui tre membri tecnici dei vari settori dell'Amministrazione comunale oltre ad un rappresentante delle associazioni di categoria rappresentative dei tassisti, un componente delle imprese dei radio taxi e un rappresentante delle associazioni degli utenti. Nella speranza che tale organismo possa puntualmente risolvere le criticità di volta in volta segnalate per offrire un servizio migliore e efficiente ai cittadini s'interroga l'Assessore competente per sapere: se nel piazzale della stazione non ritiene utile, magari utilizzando un'area vicino alla postazione dei taxi, collocare una tettoia di protezione utile non solo in caso di maltempo ma anche per fornire un'accoglienza minima a tutte quelle persone che, scese dal treno, utilizzano il servizio per spostarsi in città; se intende migliorare la segnaletica orizzontale e verticale per la sosta breve e per l'individuazione della postazione dei taxi; quando si pensa di togliere i mezzi pesanti da via Dante in modo da evitare il transito degli autobus anche dalla via che permette di accedere all'ingresso della stazione, di limitata sezione, dove contemporaneamente vi è il carico/scarico dei passeggeri che scendono sia dai taxi ma anche dalle auto in modo da evitare situazione di pericolo.
All’interrogazione ha risposto il vice sindaco Carlo Malvezzi: L’attuale area di stazionamento del servizio Taxi presso la stazione ferroviaria è collocata sul lato destro della strada di accesso alla stazione e discende dal progetto, approvato dalla precedente Amministrazione, a seguito del concorso per la riqualificazione dell’area della stazione. Questa Amministrazione, investita della problematica da parte dei tassisti, ha avviato un lavoro di verifica tecnica per individuare le soluzioni più idonee che non compromettessero quanto recentemente realizzato sul piazzale della stazione. In fase di approfondimento sono state ipotizzate più soluzioni:
1.una prima soluzione prevedeva di alleggerire l’attuale postazione inserendo due/tre stalli di sosta presso l’ingresso secondario della stazione lato est; tale soluzione non ha trovato il consenso delle Ferrovie S.p.A. per la presenza della vasca antincendio al servizio della stazione ferroviaria.
2.una seconda soluzione prevedeva di spostare alcune autovetture dei taxi sotto la tettoia della stazione lato est; anche detta soluzione non ha trovato il consenso dei vertici delle Ferrovie in funzione della previsione di nuove uscite di sicurezza da realizzare nelle immediate vicinanze.
3.una terza soluzione prevedeva lo spostamento delle macchine nei parcheggi a pettine di via degli Scali o in alternativa di solo due macchine nella parte pedonale della piazza. Non si è ritenuto di perseguire tale soluzione, in quanto poco funzionale per gli operatori
Per individuare la soluzione più idonea e funzionale sia agli operatori che ai cittadini fruitori del servizio pubblico, si è ritenuto di effettuare un sopralluogo nell’area in questione insieme ai rappresentanti degli operatori del servizio taxi. Durante il sopralluogo sono emerse alcune richieste da parte degli operatori per rendere l’area maggiormente fruibile da parte dell’utenza, quale la previsione di panchine per l’attesa dei clienti, oltre che maggiormente visibile ai cittadini, attraverso una adeguata segnaletica orizzontale e verticale che potenzi quella attualmente presente.
In questo sopralluogo si è concordato quanto segue:
1.l’attuale area dedicata alla postazione del servizio taxi viene ritenuta adeguata
2.verrà installata ad opera del Comune sul marciapiede adiacente all’area di sosta, una copertura (pensilina), inserita adeguatamente nel contesto, a protezione dei clienti del servizio, sotto la quale verrà posizionata una panchina per l’attesa, un punto luce e la postazione telefonica, ricollocando l’attuale colonnina.
3.Verrà potenziata la segnaletica orizzontale e verticale relativa alla postazione taxi, oltre che l’attraversamento pedonale lungo la via Agli Scali in prossimità alla stessa.
Infine per quanto concerne la problematica evidenziata del transito sulla via Dante dei mezzi pesanti e degli autobus, che mette ulteriormente a nudo la scarsa funzionalità delle scelte viabilistiche operate dalla precedente amministrazione, vi si porrà rimedio con la realizzazione della seconda fase di attuazione del progetto della stazione, utilizzando, in alternativa alla via Dante, via Boschetto e via della Vecchia Dogana.
La consigliera Alessia Manfredini si è detta non soddisfatta della risposta avuta.

Mozione di Quinzani
Mozione presentata in data 24 marzo 2011 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Ferdinando Quinzani) circa l’assetto viabilistico di via Dante/viale Trento e Trieste.
Premesso che: la scorsa Amministrazione ha modificato l'assetto viabilistico dei viali Dante e Trento Trieste mediante sensi unici, con relative modifiche delle piazze Libertà e Risorgimento; il progetto prevedeva come ultima fase l'eliminazione dello spartitraffico e dell'illuminazione centrale in viale Dante; quest'ultimo lotto di lavori consentirebbe l'utilizzo di tre corsie di scorrimento e parcheggi a pettine su entrambi i lati del viale, con evidenti benefici per lo scorrimento del traffico e la facilità di sosta, anche a vantaggio delle attività produttive e commerciali poste sul viale. Considerato che: come tutti i progetti, anche quelli di riassetto viabilistico nascono da studi complessivi del problema e pertanto devono essere realizzati nella loro interezza affinché risultino efficaci e rispondenti agli obiettivi iniziali; lo scorrimento del traffico lungo viale Trento e Trieste ha migliorato notevolmente i tempi di percorrenza, anche grazie alla sincronizzazione dei semafori; anche le piazze hanno dimostrato di funzionare egregiamente e smaltire rapidamente i flussi veicolari, pur presentando ancora alcune situazione di criticità eventualmente migliorabili ma che non risultano determinanti nell'assetto complessivo; l'investimento sul raddoppio della via Boschetto fino alla tangenziale ed il consolidamento del sovrappasso del cimitero sono costose opere finalizzate a creare un'alternativa a viale Dante per l'accesso dei mezzi provenienti da fuori città tramite la tangenziale urbana, alleggerendo così il traffico cittadino via Mantova/viale Dante. Preso atto che: viale Dante, così com'è, presenta problemi di scorrimento a causa delle due sole corsie di transito su cui viaggiano pure i mezzi del trasporto extraurbano, con annessi problemi di sicurezza per veicoli, cicli e pedoni; molto problematico è l'accesso e l'uscita della parte sud riservata alla sosta, determinando situazioni di pericolo nella re-immissione nelle corsie di transito veicolare; Considerato inoltre che: il Comune negli anni scorsi ha investito nel progetto di riassetto una cifra molto importante che non può essere sprecata; il ripristino della situazione ex ante non è proponibile per l'elevatissimo costo di circa 2 milioni di euro, che si configurerebbe tra l'altro come sperpero di denaro pubblico e con il rischio quanto mai reale di contestazione da parte degli organismi di controllo contabile; è assurdo pensare rimuovere un progetto non ancora terminato e quindi neppure giudicabile nella sua interezza, a maggior ragione in tempi difficili per i bilanci pubblici che non consentono sprechi per fare e disfare opere sull'onda di posizioni preconcette e pregiudizi di parte. Ricordato che: il progetto dei sensi unici Dante/Trieste negli ultimi 15 anni è stato a vario titolo sostenuto sia dal centrosinistra che dal centrodestra, rendendolo un progetto trasversalmente condiviso, al punto che negli scorsi mandati le forze di opposizione chiesero la realizzazione dell'opera, imputando alla maggioranza di essere in ritardo sulla realizzazione della medesima. Tutto ciò premesso il Consiglio comunale di Cremona impegna il Sindaco e la Giunta a procedere al completamento del progetto medesimo come già previsto fin dall'inizio, mediante la rimozione dello spartitraffico e dell'illuminazione centrale di viale Dante. A privilegiare, tra le ipotesi presentate alla Commissione consiliare di Vigilanza del 22 marzo 2011, quella che oltre a comprendere gli interventi sopra citati, prevede una completa riqualificazione delle due direttrici con l'introduzione di percorsi ciclo pedonali sicuri e dispositivi di moderazione della velocità dei veicoli. Si impegna altresì ad incentivare il percorso esterno (tangenziale – via Boschetto -sovrappasso cimitero) con adeguata segnaletica per i veicoli provenienti da fuori città e diretti verso la stazione/piazza Risorgimento, in attesa della realizzazione del nuovo terminal dei mezzi extraurbani.
Dopo l’illustrazione della mozione da parte del proponente, e dopo l’intervento della consigliera Maura Ruggeri (Partito Democratico) che ha espresso il sostegno al documento, ha preso la parola l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Zanibelli per chiarire che, nella documentazione a disposizione dei competenti uffici, non esiste alcun cenno all’eliminazione dello spartitraffico di via Dante. In ogni caso, ha proseguito l’assessore, vi è stata un’ampia fase di consultazione dei cittadini oltre che di tutte le categorie coinvolte, si sta proseguendo in questa direzione e si sta lavorando alacremente, anche con l’ausilio dei tecnici della Società Autostrade Centropadane, per elaborare un progetto condiviso, magari pensando alla realizzazione di un viale alberato, che abbia caratteristiche più urbane: le competenti commissioni consiliari saranno opportunamente coinvolte per un lavoro di approfondimento e di analisi. A seguito della dichiarazione dell’assessore, il consigliere Quinzani ha presentato un emendamento per cassare la prima parte del dispositivo finale della mozione (come sopra evidenziato in colore giallo). Il documento, così modificato, dopo le dichiarazioni di voto da parte dei rappresentanti dei vari gruppi consiliari, è stato messo in votazione e respinto (su 37 consiglieri, 14 hanno votato a favore, 22 contro, mentre il consigliere Angelo Zanibelli, UDC, si è astenuto).

Rete Territoriale Informagiovani
Approvazione dello schema di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona ed i Comuni della provincia di Cremona che intendono aderire alla “Rete Territoriale Informagiovani”.
Il Consiglio Comunale, dopo l’esposizione dell’assessore Jane Alquati, ed un breve dibattito, ha approvato lo schema di convenzione da stipularsi tra il Comune di Cremona ed i Comuni della provincia di Cremona che intendono aderire alla Rete Territoriale Informagiovani e le relative quote di adesione (si sono astenuti gli esponenti della minoranza).
L’Agenzia Servizi Informagiovani del Comune di Cremona dal 1998 al 2009 ha coordinato la Rete Provinciale Informagiovani in base ad una convenzione stipulata  con la Provincia di Cremona. Allo scadere della Convenzione per il triennio 2007-2009 la Provincia di Cremona non è stata nelle condizioni di sostenere economicamente una proroga o sottoscrizione di nuova convenzione.
 Considerato che l’Agenzia Servizi Informagiovani del Comune di Cremona è diventato un punto di riferimento per i Comuni che negli anni passati hanno aderito alla Rete e considerati i positivi risultati raggiunti oltre che le richieste di adesione avanzate da altri Comuni del territorio cremonese, è stata favorevolmente esaminata la possibilità di gestire e potenziare una “Rete Territoriale Informagiovani” formalizzando una nuova convenzione che vede il Comune di Cremona Capofila di una rete di sportelli.
Finalità della “nuova” Rete è fornire un’efficace comunicazione sulle opportunità offerte ai giovani a vari livelli per sostenere percorsi di partecipazione e approfondimento delle proprie conoscenze, capacità e competenze. Inoltre risponde alle esigenze di famiglie, giovani, enti, servizi ed istituzioni che hanno fra i propri destinatari il target giovanile, svolgendo anche la funzione di orientamento scolastico, formativo e professionale. La nuova formula promuoverebbe inoltre la partecipazione delle realtà territoriali più piccole.
I Comuni potranno aderire con formule diverse che prevedono un contributo economico al Comune di Cremona che sarà utilizzato per sostenere le spese relative alla Banca Dati Nazionale e per la gestione dei servizi erogati. La convenzione avrà validità fino al 31 dicembre 2014.
Approvazione del Rendiconto della Gestione del Comune di Cremona per l’esercizio finanziario 2010.
L’argomento è stato illustrato dall’assessore Roberto Nolli (si veda la relazione allegata). E’ seguito il dibattito che ha visto gli interventi dei consiglieri Elena Guerreschi (Partito Democratico), Luca Grignani (Popolo delle Libertà), Maura Ruggeri (Partito Democratico), Gian Carlo Corada (Partito Democratico), Mauro Fanti (Partito Democratico), Carlo Zani (Popolo delle Libertà) e Federico Fasani (Popolo delle Libertà), al termine del quale ha replicato l’assessore Nolli rispondendo alle osservazioni fatte dai consiglieri della minoranza.  
Dopo le dichiarazioni di voto, il Consiglio comunale, con 24 voti a favore e 11 contro, ha approvato il Rendiconto della Gestione del Comune di Cremona per l’esercizio finanziario 2010 nelle seguenti risultanze finali:

QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE DI CASSA
(Conto del Tesoriere)
RESIDUI COMPETENZA TOTALE

- Fondo di cassa al 1° gennaio    3.781.464,95

- RISCOSSIONI
(colonne del riepilogo generale dell’entrata) (+) 41.036.412,83 63.258.322,37 104.294.735,20

- PAGAMENTI
(colonne del riepilogo generale della spesa) (-) 43.688.957,25 59.060.434,56 102.749.391,81
 ============ =========== -----------------

  Differenza  5.326.808,34
- PAGAMENTI per azioni esecutive (-)   0,00
   ------------------
 Fondo di cassa al 31 dicembre 2010   5.326.808,34
  ===========

CONCORDANZA CON LE TESORERIE

- Fondo di cassa al 31 dicembre 2010  € 5.326.808,34
 (+) € 951.130,32   (*)
  -- ------------------------
- Disponibilità presso le Tesorerie  € 6.277.938,66
   ==============

 (*) Operazioni negative contabilizzate dalla Tesoreria comunale in dicembre e dalla Tesoreria unica in gennaio


QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA

- RISCOSSIONI (+) € 63.258.322,37
- PAGAMENTI (-) € 59.060.434,56
   ------------------------------
  DIFFERENZA (+) € 4.197.887,81

- RESIDUI ATTIVI (+) € 34.244.873,73
- RESIDUI PASSIVI (-) € 37.093.619,08
   ------------------------------
  DIFFERENZA (-) € 2.848.745,35
 -------------------------
  AVANZO (+) * € 1.349.142,46
 ==============

 

 - Fondi vincolati € 0,00
 - Fondi per finanziamento
- RISULTATO DI GESTIONE   spese in conto capitale  € 0,00
 - Fondi di ammortamento  € 0,00
 - Fondi non vincolati  € 0,00
 =================

* - Avanzo  (+) € 1.349.142,46
  - Disavanzo di amministrazione applicato nel 2010 (-) € 1.127.536,99
    ------------------------------
  - Avanzo di pura competenza 2010  (+) € 221.605,47
  =================


QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA

 RESIDUI COMPETENZA TOTALE

- Fondo di cassa al 1° gennaio    3.781.464,95

- RISCOSSIONI  41.036.412,83 63.258.322,37 104.294.735,20
- PAGAMENTI  43.688.957,25 59.060.434,56 102.749.391,81
 =========== =========== -------------------

FONDO DI CASSA AL 31 DICEMBRE 2010    5.326.808,34

- PAGAMENTI per azioni esecutive non regolarizzate al 31 dicembre 2010  0,00
    ---------------------
  DIFFERENZA    5.326.808,34

- RESIDUI ATTIVI  58.300.992,26 34.244.873,73 92.545.865,99
 
- RESIDUI PASSIVI  56.696.050,12 37.093.619,08 93.789.669,20

- DIFFERENZA   - 1.243.803,21
    ----------------------
AVANZO (+)    4.083.005,13
 ===========

 - Fondi vincolati 55.282,82
 - Fondi per finanziamento spese in conto capitale 4.025.349,44
Risultato di amministrazione - Fondi di ammortamento 0,00
 - Fondi non vincolati 2.372,87
 ===========

Il Consiglio comunale ha quindi approvato i seguenti allegati: Conto del Bilancio 2010; Prospetto di Conciliazione; Conto Economico; Conto del Patrimonio; Relazione sul perseguimento dell’obiettivo del Patto di Stabilità Interno; Prospetti dati SIOPE e disponibilità liquide, che corrispondono alle scritture contabili del Comune e del Tesoriere che fanno parte integrante e sostanziale al presente provvedimento. Il Consiglio comunale ha quindi dato atto che non risultano debiti fuori bilancio.
La dimostrazione dei risultati di gestione avviene mediante il rendiconto, il quale comprende il conto del bilancio, il conto economico ed il conto del patrimonio. Il conto del bilancio dimostra i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio annuale rispetto alle previsioni e si conclude con la dimostrazione del risultato contabile di gestione e con quello contabile di amministrazione, in termini di avanzo, pareggio o disavanzo. Il conto economico evidenzia i componenti positivi e negativi dell’attività dell’ente secondo criteri di competenza economica. Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale e la consistenza degli elementi patrimoniali, attivi e passivi, al termine dell’esercizio ponendo in evidenza le variazioni intervenute nell’anno per effetto della gestione del bilancio o per altra causa, rispetto alla consistenza iniziale. I valori iscritti relativamente alle immobilizzazioni materiali sono contenuti: nell’inventario dei beni immobili di proprietà del Comune di Cremona, le cui risultanze, al 31 dicembre 2010, sono state approvate con determinazione dirigenziale del Settore Lavori Pubblici; nell’inventario dei beni mobili di proprietà del Comune di Cremona tenuto dal Settore Economato.

La finalità del rendiconto è quella di fornire informazioni in merito al grado di attuazione dei programmi, alla situazione patrimoniale-finanziaria, all’andamento economico ed ai cambiamenti della situazione patrimoniale-finanziaria dell’ente locale a beneficio di un’ampia serie di utilizzatori del rendiconto nel loro processo di decisione politica, sociale ed economica. Il Conto del Bilancio si conclude con la dimostrazione del risultato contabile di gestione e con quello contabile di amministrazione, in termini di avanzo, pareggio o disavanzo. Il Rendiconto, approvato dal Consiglio Comunale, resta depositato per trenta giorni a disposizione dei cittadini che vogliano esaminarlo presso il Servizio Finanziario.
L’assessore Roberto Nolli ha infine illustrato il bilancio preventivo 2011 e tutte le deliberazioni ad esso correlate

 


 

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