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Restituita alla Pinacoteca del Museo Civico una preziosa opera rubata nel 1959

Si tratta del Padre Eterno benedicente, di Tommaso Aleni, detto il Fadino, risalente ai primi anni del Cinquecento

| Scritto da Redazione
Restituita alla Pinacoteca del Museo Civico una preziosa opera rubata nel 1959

 Restituita alla Pinacoteca del Museo Civico una preziosa opera rubata nel 1959

Si tratta del Padre Eterno benedicente, di Tommaso Aleni, detto il Fadino, risalente ai primi anni del Cinquecento

Cremona, 30 agosto 2023 – È tornata nella sua collocazione originaria, la Pinacoteca del Museo Civico “Ala Ponzone”, la piccola tavola raffigurante il Padre Eterno benedicente di Tommaso Aleni detto il Fadino (Cremona, notizie dal 1500 al 1526) risalente ai primi anni del Cinquecento, rubata oltre 64 anni anni fa, per l’esattezza il 15 luglio del 1959.

Nella primavera di quest’anno il dipinto è riemerso in un’asta di una città dei Paesi Bassi. Identificato dal Conservatore della Pinacoteca, Mario Marubbi, grazie al tempestivo e decisivo intervento del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, il prezioso reperto è stato recuperato ed oggi è stato restituito e presentato in forma ufficiale nel corso di una cerimonia tenutasi nella Sala Manfredini di Palazzo Affaitati.

Salutando gli ospiti presenti, l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a restituire al patrimonio cittadino l’opera rubata alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso, ha sottolineato come in questo caso la fruttuosa collaborazione tra diverse istituzioni abbia condotto ad un risultato importante: la restituzione di un bene alla comunità cui appartiene.

Un’occasione di festa, così ha esordito Gabriele Barucca, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova, perché la piccola tavola ritornata alla Pinacoteca ha una valore molto significativo. Questa restituzione è la dimostrazione della speranza che, grazie all’impegno profuso da chi cura il patrimonio artistico e del lavoro meritorio svolto dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, con i quali la Soprintendenza è sempre in stretto contatto, opere che sono state trafugate o di cui si è persa traccia possano tornare nelle loro sedi originarie.

Per il maggiore Claudio Sanzò, Comandante dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, che ha competenza su tutta la Lombardia, al di là dellavoro investigativo svolto, seppure impegnativo, il momento più bello è proprio quellodella restituzione del bene recuperato. Il Comandante Sanzò ha poi brevemente illustrato l’attività che svolgono i militari appartenenti a questo speciale Nucleo - istituito nel 1969, inserito funzionalmente nell’ambito del Ministero della Cultura quale Ufficio di direttacollaborazione del ministro, con compiti concernenti la sicurezza e la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale attraverso la prevenzione e la repressione delle violazioni alla legislazione di tutela dei beni culturali e paesaggistici - citando inoltre gli mportanti risultati conseguiti negli ultimi anni a livello nazionale e regionale grazie anche ad una imponente banca dati e al continuo sviluppo tecnologico perseguito.

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