Lunedì, 16 settembre 2024 - ore 09.16

Ricatti e contro-ricatti (di RAR)

| Scritto da Redazione
Ricatti e contro-ricatti (di RAR)

Mentre l’Italia intera si prepara ad affrontare le misure di rigore del governo Monti,i “due galli nel pollaio”, Berlusconi e Bossi, fingono di litigare, o magari litigano per davvero, in nome e per conto di interessi di bottega.

Berlusconi tenta di salvare le sue aziende sull’orlo del fallimento, che registrano perdite di oltre il 50% nelle quotazioni in borsa, toccando il punto di non ritorno a meno che non si verifichi un “fatto nuovo”.

E’ già accaduto due altre volte che la salvezza per mediaset & C. è arrivata grazie allo scranno di presidente del consiglio; una volta grazie alla legge Gasparri e la seconda volta grazie a finanziamenti americani, arrivati in Mediaset giusto in coincidenza con l’invio del contingente nella guerra in Iraq dell’amico Bush . Ora i debiti sono diventati non onorabili, le banche premono e gli azionisti cercano di liberarsi delle azioni-munnezza.

La salvezza sta nelle frequenze TV, che arricchirebbero mediaset e stimolerebbero la ripresa delle quotazioni; ma devono entrare gratuitamente, perché i quattrini per pagarle il giusto prezzo non ci sono, a dimostrazione che Berlusconi non vale niente neanche come imprenditore, che riesce a guadagnare solo le le sue operazioni risultano in danno della nazione e con appoggi discutibili: P2, mafia, camorra, ‘ngrangheta, Sacra Corona, Dell’Utri, Mangano, Craxi, Gheddafi, Moubarak, Ben Alì, Putin, Cosentino, Impregilo, Finmeccanica, e compagnia cantando.

Bossi, invece deve recuperare la credibilità della base, che fischia solo a sentire il nome di Berlusconi.

Al ricatto di Berlusconi che avanza pretese di ubbidienza in forza dell’acquisto dello spadone e dello statuto della Lega, Bossi, con le ultime forze rimaste, minaccia di votare l’asta per le frequenze.

Stavolta non si tratta delle miserie di 70 miliardi delle vecchie lire, anche se rateizzate, con i quali comprò la Lega; ora la palla ha un altro peso, si tratta di un illecito arricchimento di due miliardi di euro a cui è legata la sorte di Mediaset, Mondadori e Mediolanum.

Alla fine la spunterà ancora il cavaliere, ma gli costerà molto più di quanto è costata e costerà Veronica; con i voti della Lega l’asta per le frequenze passerebbe e Berlusconi non può permetterselo, anche per non dovere pubblicizzare di essere sull’orlo del fallimento, cosa che allontanerebbe i corrotti, i corruttori e i corruttibili che gli hanno permesso di esibire una maggioranza comprata.

Rosario Amico Roxas

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