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Riposa in Pace partigiano Ginetto | Ennio Serventi (Cremona)

Nel giugno del 1944, uscito il bando di arruolamento peri nati nel 1923,decisedinonpresentarsi e ne parlò con il prete del paese. Fu don Mario Roncaglio ad indirizzarlo in una località della val Camonica dove si stavano organizzando formazioni partigiane di orientamento cattolico.

| Scritto da Redazione
Riposa in Pace partigiano Ginetto | Ennio Serventi (Cremona)

Riposa in Pace partigiano Ginetto | Ennio Serventi

Egregio direttore, commossi, impotenti davanti alla maestà della morte, nei giorni scorsi abbiamo salutato per l’ultima volta Luigi Milanesi: il partigiano Ginetto. Portando la bandiera, una delegazione dell’ANPI ha portato le condoglianze ai familiari e a Ginetto l’estremo omaggio. Classe1923, Luigi Milanesi fa parte di quella generazione che, nata e cresciuta sotto il fascismo, ha però saputo sottrarsi alla sua influenza. Una generazione che all’indo mani dell’8 settembre1943 dovette decidere da quale parte stare: o con i ritornati fascisti o con la lotta per la libertà. Lui scelse la lotta e divenne il partigiano Ginetto. Io e Chiara, gentile e mite, lo incontrammo un pomeriggio nella sua casa di Annicco ,gli avevamo chiesto di raccontarci la storia di quella sua irripetibile, grandiosa stagione.

Nel giugno del 1944, uscito il bando di arruolamento  peri nati nel 1923,decisedinonpresentarsi e ne parlò con il prete del paese. Fu don Mario Roncaglio ad indirizzarlo in una località della val Camonica dove si stavano organizzando formazioni partigiane di orientamento cattolico.

Mancato l’incontro con quei partigiani tornò ad Annicco e decise di andare sulle colline del piacentino. In bicicletta sale a Vernasca. Alla osteria di Peppo incontra due giovani di Fiorenzuola (ne ricorda anche inomi: Lommi e Cetti). Partono insieme per i paesi del displuvio parmense piacentino; Bore, Rusteghini, Teruzzi infine Morfasso. Qui si arruolano nella 38ªBrigataGaribaldi comandata da Vladimiro Bersani: il comandante Selva, morì qualche giorno dopo ucciso in uno scontro con i fascisti. Fece parte del distaccamento di Gusano nel comune di Gropparello dove incontrò il partigiano cremonese Bosini che proveniva dalla formazione Stella Rossa. Seppe della presenza di partigiani cremonesi nel distaccamento di Castellana. Ricorda i nomi Giuliano Re, Giuliano Luzzini, Gilberti  Gastaldi, Bragaggia.  Fortunosamente scampò all’agguato di Guselli dove il 4 dicembre 1944 trovarono la morte 25 partigiani. Quando il 6 gennaio del1945 le brigate partigiane di montagna vennero investite dal grande rastrellamento invernale, Milanesi si spostò in pianura trovando rifugio lungo il Po alla cascina Baraccaa  Roncarolo diC aorso. Poi, passato il rastrellamento, ritornò nella sua formazione di  montagna rimanendovi fino alla liberazione. Tornò ad Annicco dove insieme ai compaesani gli si siamo stretti attorno per l’ultima volta.

Ennio Serventi Cremona

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