La Lega nazional-popolare, partito della nazione e non più solo del Nord, diventa ora anche erede dei valori della migliore sinistra. Questo secondo il Matteo Salvini pensiero.
"I valori di una certa sinistra che fu quella di Berlinguer" e cioè del "lavoro, degli artigiani, sono stati raccolti dalla Lega: se il Pd chiude Botteghe oscure, e la Lega riapre io sono contento, è un bel segnale".
Queste le parole del leader del Carroccio, ieri all'Aria che tira su La7, a proposito della nuova sede della Lega in apertura nella capitale, proprio davanti alla storica ex sede del Partito comunista italiano.
Inevitabile la raffica di reazioni da sinistra: alcune accigliate, altre molto più semplicemente ironiche. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti ad esempio suggerisce di chiamare l'ambulanza: "Mi dicono che Salvini si sia paragonato a Berlinguer. Che pena, chiamate il 118".
Sempre dai dem Emanuele Fiano prova "orrore e pietà", mentre Roberto Morassut rammenta a Salvini che Enrico Berlinguer (segretario del Pci dal 1972 all’84, anno della sua morte) è sinonimo di questione morale e che la Lega "sta restituendo con comode rate 49 milioni di euro sottratti agli italiani per i quali è stata condannata".
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Il vicecapogruppo del Pd alla Camera Michele Bordo spiega: "Matteo Salvini come al solito dice bugie. La Lega ha semplicemente aperto la sua sede romana in un edificio dove aveva sede il sindacato di destra Ugl ed evoca il Pci. Un’operazione meschina".
Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, la butta sul sarcasmo: "A Salvini il caldo dà alla testa". Nell’edificio della nuova sede romana della Lega ci sono anche gli uffici del team social del partito per "Salvini Premier" e in passato ci sono stati quelli amministrativi della Dc di Gianfranco Rotondi.