Prestazioni occasionali con i voucher/lavoro accessorio
Nel 2010 è stata introdotta la modalità semplificata per prestazioni di lavoro accessorio occasionale o voucher che possono essere effettuate:
-da giovani che non hanno compiuto i 25 anni regolarmente iscritti presso un istituto scolastico
-da coloro che hanno superato la soglia dei 25 anni regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l’università che potranno svolgere la prestazione di lavoro durante tutto l’anno,
-per lavori domestici, compresa l’assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap;
-per insegnamento privato supplementare;
-per piccoli lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici e monumenti, anche nel caso in cui il committente sia un ente locale;
-per la realizzazione di manifestazioni culturali, sportive, sociali;
-per la collaborazione con enti pubblici e privati per lo svolgimento di lavori di solidarietà
-per attività agricole di carattere stagionale, effettuate da pensionati, casalinghe e studenti con meno di 25 anni;
-nei maneggi di cavalli e nelle scuderie
-nelle imprese familiari nelle quali dal 2010 il ricorso è generalizzato
-per la consegna porta a porta e della vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica;
-da lavoratori assunti a tempo parziale (sia orizzontale che verticale), con l’unica condizione che le prestazioni accessorie non possono essere svolte presso lo stesso datore di lavoro con il quale è instaurato il rapporto di lavoro part time.
L’applicazione del lavoro accessorio viene inoltre estesa agli enti locali e alle pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei limiti di contenimento della spesa pubblica.
Limiti del compenso annuo:
- il compenso, previsto in ogni caso per tutti i prestatori di lavoro accessorio, di € 5.000 per ogni committente nell’anno solare;
- percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito disoccupazione ordinaria, mobilità, trattamenti speciali di disoccupazione edili il limite massimo di 3.000 euro per anno solare
Ricordiamo che il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio non prevede alcuna forma scritta o comunicazione preventiva al centro impiego e non incide sullo status di disoccupato.
Modalità di acquisto voucher.
Il datore di lavoro, sia esso privato , azienda o libero professionista, acquista i voucher presso l’INPS. Ad esempio acquista dei voucher che hanno un lavoro di 50 euro. Il lavoratore che li incasserà, presso gli uffici postali, ritirerà invece 37,50 Euro. La differenza, 12,50 euro, sono per contributi previdenziali ed inail; i buoni sono esentasse.
Il lavoratore non dovrà inserire tali redditi nel modello 730 od unico e nemmeno segnalarni per la compilazione delle dichiarazioni Isee ed Iseu.
Insomma un reddito aggiuntivo al principale che ha una tassazione separata ed una gestione molto semplice che dovrebbe aiutare a diminuire il lavoro nero .
In tutte le sedi Inps vi è uno sportello per la definizione della pratica che il genere è superveloce.
