Mercoledì, 01 maggio 2024 - ore 13.36

Scuola, Sileri: ''Ora la sorveglianza è la fase più importante''

''Studente trovato positivo va subito isolato''

| Scritto da Redazione
Scuola, Sileri: ''Ora la sorveglianza è la fase più importante''

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri questa mattina è intervenuto a Radio Anch'io per parlare dell'argomento più caldo di queste ore, ossia il ritorno a scuola. Ha subito spiegato che cosa succede se uno studente viene trovato positivo:

"Se uno studente dovesse risultare positivo deve essere isolato, deve fare il tampone e poi si procederà a fare i tamponi a coloro che sono all'interno di quella classe"

 Poi ha sottolineato come, oltre alla prevenzione, sarà anche importante la sorveglianza:
"Noi e anche la stampa ci siamo concentrati su tutto ciò che è la prevenzione cioè la distanza, le mascherine e il lavaggio delle mani, ma la sorveglianza è ora la fase più importante"

Inoltre ha parlato dei professori:

"Sui professori fragili c'è già un documento che li tutela, è tutto affidato al medico della Asl e dell'Inail: verrà valutato caso per caso. Alcuni professori prenotano il test sierologico alla Asl, ma passano giorni prima che vengano chiamati? Bisogna velocizzare la procedura, ma questo non accade in tutte le regioni"

Altro argomento connesso alle riaperture delle scuole è quello dei trasporti pubblici:

"Sui trasporti si può aumentare la capienza: se si rispettano le regole, si usano disinfettante per le mani e la mascherina, soprattutto per i tragitti che non sono lunghi il rischio è basso. Sui trasporti si è detto anche troppo: distanza, mascherina e lavaggio mani sono più che sufficienti"

Sileri ha parlato anche dei tamponi, il cui numero sta crescendo:

"Durante la stagione autunnale e invernale gireranno altri virus e sarà necessario avere una potenza di fuoco maggiore. Si può arrivare a 300mila test al giorno e forse qualcosa di più nelle prossime settimane, non serve oggi"

E poi ha affrontato anche il tema Immuni, l'App che ancora in pochi hanno scaricato:

"C'è un problema pratico in alcune circostanze, ma in Italia ci sono 80 milioni di telefonini: speriamo di arrivare almeno a 10 milioni. Se tutti avessero Immuni, il contact tracing sarebbe più facile e lo Stato risparmierebbe. Faccio un esempio. Entri in un ristorante, scopri di essere positivo dopo 14 giorni: è vero che il ristorante dovrebbe prendere i numeri di telefono di tutti, ma è difficile ricordare chi era a stretto contatto. In quel caso allora dovrebbero essere messi in quarantena tutte le persone presenti anche se non servirebbe. Con l'applicazione si può fare il tampone solo a soggetti selezionati: Immuni è sinonimo di libertà, la libertà di non dovere andare in quarantena se non si è stato a stretto contatto con un positivo"

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