Signor direttore, in una nota scuola della città la dirigenza si permette continue violazioni della legge e del buon senso impedendo o rifiutando di fornire informazioni ai membri del consiglio di istituto che dovrebbero essere pubbliche (per legge). Scavalca la contrattazione di istituto facendo scrivere le assegnazioni dei compiti prima dell’assemblea e facendole accettare alle Rsu le quali, bontà loro, si limitano a fare da passacarte e a indire le convocazioni del personale dopo aver fatto la contrattazione, giuste per fare l’ambasciata (ambasciator non porta pena)? Il tutto con i sindacati che dormono. Questo è l’andazzo che peggiora di anno in anno. Invece di rapportarsi con il personale i dirigenti hanno deciso di infischiarsene e contravvenire alle norme sia quelle scritte sia quelle non scritte della convivenza civile. Auspichiamo una vertenza sindacale degna di questo nome dopo la pubblicità di questa missiva. La situazione è nota agli addetti ai lavori.
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