Domenica, 13 ottobre 2024 - ore 03.11

SEL impegnata sulla campagna Referendaria su Acqua e Nucleare

| Scritto da Redazione
SEL impegnata sulla campagna Referendaria su Acqua e Nucleare

SEL impegnata sulla campagna Referendaria su Acqua e Nucleare
CONTRIBUTO DI SEL ALLA CAMPAGNA REFERENDARIA SU ACQUA E NUCLEARE
Questa primavera i cittadini saranno chiamati ad una batttaglia su fondamentali questioni: il deteriorarsi della qualità della democrazia e la restrizione degli spazi di partecipazione, l’affermazione delle rendite e della finanza a scapito della produzione, la privatizzazione dei beni comuni. La politica di privatizzazioni avviata negli anni ’90 ha prodotto in molti casi delle vere rendite di posizione per i privati che, una volta comprate le società, potevano fare profitti senza dover fare investimenti..
L’acqua è un bene comune, un diritto che va garantito a tutte e a tutti semplicemente perché sono esseri umani.
In 28 zone d’Italia (i cosiddetti Ato, Ambiti Territoriali Ottimali) il servizio è stato già in tutto o in parte privatizzato in questi anni. L’aumento delle bollette è stato spropositato senza che ci fosse un adeguato miglioramento del servizio. La legge oggetto del referendum (la Ronchi-Fitto) estenderebbe il sistema anche ai 64 Ato ancora gestiti dal pubblico. E’ quindi una legge ideologica che estende a tutti un sistema che già ha dato prova di essere ingiusto.
Si temeva che la normativa sovranzionale euopea inducesse la Consulta a bocciare il referendum rafforzando ancora di più l’idea che ogni volta che si decide in Europa si toglie potere ai cittadini: e invece non è stato così, c’è sempre una responsabilità politica del parlamento e del governo italiani anche quando si dice che “è l’Europa che ce lo impone”. Insomma, anche il semplice fatto che si voti è già una vittoria per la democrazia.
Anche il referendum sul nucleare, nonostante ci fosse stato già un referendum in materia nel 1987 nel quale la stragrande maggioranza degli elettori aveva bocciato l’utilizzo dell’energia atomica, consentirà ai cittadini di decidere su due questioni: non solo la politica energetica del nostro Paese (più nucleare e combustibili fossili oppure più rinnovabili?) ma anche il rapporto tra politica e lobbies.
I referendum di questa primavera nel nostro Paese, soprattutto quelli sull’acqua e sul nucleare, potrebbero aprire una nuova pagina nella politica (e nella vita quotidiana) di questo Paese.
 
Lapo Pasquetti
SEL Circolo di Cremona

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